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venerdì 24 dicembre 2010

Il dibattito nel Consiglio Comunale del 21 dicembre 2010 e le conclusioni del Sindaco in merito a Palazzo Littorio e fabbricati limitrofi


Il punto 10 dell'ordine giorno prevedeva la " Ricognizione delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare per il triennio 2011-2013 (Relatore Vice Sindaco)", la discussione si è tuttavia focalizzata sul fabbricato denominato Palazzo Littorio di Piazza Matteotti sulla cui alienazione la minoranza si è sempre detta contraria. Il filmato riprende la parte del dibattito e delle conclusioni che attengono a questo argomento mentre sono omesse quelle parti del dibattito riguardanti il valore di stima dell'immobile, argomentazione sollevata dai consiglieri Montanari, Malvisi e Cerri, e quanto riguarda l'aggiornamento riguardo pareri e prescrizioni della sovrintendenza, argomento questo sollevato queste dai consiglieri Sartori e Toscani.
Al termine la votazione ha visto il no dell'opposizione motivato dal parere contrario per l'operazione di alienazione del Palazzo Littorio. In sostanza l'opposizione propende per una soluzione unitaria che comprenda sia Palazzo Littorio che gli altri edifici ed aree limitrofe: ex forno comunale ed ex Sala G. Rossa. Il relatore Vice-Sindaco Tanzi ha comunque mostrato apertura verso questa posizione della minoranza e sulla stessa linea si è espresso il Sindaco Cantini nella sua conclusione integralmente ripresa nel filmato. 
Dall'intervento del Sindaco Mario Cantini  si può senz'altro capire che nel nuovo anno si ricercherà una soluzione eventualmente diversa rispetto alla semplice alienazione del Palazzo Littorio, questo aspetto verrà valutato rivedendo il progetto, già a suo tempo approvato, circa la destinazione degli altri edifici e delle aree che costituiscono buona parte dell'isolato tra Piazza Verdi e Piazza Matteotti. 
Resta il fatto che oggi non si ha un'idea su come intervenire su quest'area. Il Sindaco nelle sue conclusioni richiama anche la necessità di vagliare la destinazione di questi edifici prendendo in considerazione il sottoutilizzo di altre strutture della città tra queste l'ex-Palazzo delle Orsoline e, possiamo aggiungere noi, l'ex Palazzo dei Gesuiti. Implicitamente verrebbero pertanto accantonate soluzioni quali spazi museali o espositivi, in modo più esplicito viene detto che anche la Sala Civica prevista nel vecchio progetto non rientra più tra gli obiettivi di questa amministrazione.
Emerge sempre di più la mancanza di una progettualità complessiva riguardo al ruolo che il patrimonio storico e monumentale fidentino nell'economia della città, situazione oggi resa più pesante da un eccesso di disponibilità di spazi di proprietà comunale o di partecipate dopo l'operazione Nuovi Terragli.

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