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venerdì 4 marzo 2011

Elogio e pratica del copia ed incolla

Elogio dell'imitazione


Tullio De Mauro, nel suo Guida all’uso delle parole. Parlare e scrivere semplice e preciso per capire e farsi capire, introduce delle questioni importanti che, naturalmente, non appartengono al solo codice linguistico, ma si rifanno a temi più generali di comunicazione:
"Inventare significa trovare con l’intelligenza, con l’ingegno, qualcosa di nuovo.
Tuttavia ogni invenzione dell’uomo può essere considerata una manipolazione imprevista dei materiali a disposizione. La creatività come invenzione. Quella che cambia i termini, manipolandoli e trasformandoli. Trasformare, alterandoli, i termini del problema, cambiare le regole del gioco: questo è inventare. Accanto a questa c’è un’altra creatività, rispettosa al massimo di termini e regole. E’ la creatività di chi si muove entro una tecnica data e ne sfrutta sapientemente le possibilità. Le due forme di creatività, quella inventiva e quella regolare sono entrambe preziose.
Tuttavia sempre si pratica il culto dell’originalità e della creatività. Una parola come imitatore è diventata, invece, un grave insulto. Ma se gli esseri umani non sapessero imitare e ripetere, nemmeno potrebbero imparare le regole di grammatica di una lingua. Per tutte le le specie, e anche l’umana, vivere e sopravvivere significa prima di tutto saper ripetere e imitare. Combinare e inventare vengono dopo. Se vogliamo capirci e farci capire dobbiamo rassegnarci a essere poco originali. Ma anche l’imitazione e la ripetizione è a suo modo creativa. Chi imita e ripete lo fa necessariamente in condizioni diverse da quelle in cui si è prodotto il modello imitato e ripetuto."
da Franco Lancio


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