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giovedì 8 maggio 2014

Il candidati sindaco si confrontano sulla città


Nella sala polivalente della parrocchia di San Michele si è da poco concluso l'incontro delle associazioni di categoria con  i candidati Sindaco del Comune di Fidenza. Tema dell'incontro "il mondo delle piccole e medie imprese".
L'ampia sala era affollata di un pubblico interessato che educatamente ha applaudito tutti.
La rigida scaletta degli interventi è stata rispettata così come l'ora d'inizio le 20.45 per l'abile regia del giornalista GianLuigi Negri, moderatore dell'incontro. 

Ogni candidato ha avuto pochi secondi per presentarsi. Alla auto-presentazione di ogni candidato Sindaco è seguita l'intervento del Presidente CNA delegazione Fidenza, Roberto Rubini che ha introdotto le prime due tematiche di discussione che rimandavano principalmente al problema della sicurezza particolarmente sentito da chi esercita attività economica ma anche dalle famiglie.
Ha esordito Andrea Massari spiegando che il tema della sicurezza solo marginalmente è un compito del Comune essendo questo servizio di competenza dello stato, sul tema della vigilanza urbana ha ritenuto indicare un possibile ricorso ad istituti di vigilanza privati visti i buoni risultati ottenuti in altri comuni. Franco Nardella ha invece proposto l'utilizzo di cittadini volontari (le ronde padane?). A queste soluzioni un po' avventurose si contrappone il discorso di Gabriele Rigoni che vuole trovare nel miglioramento del coordinamento tra le varie forze di sicurezza presenti nel territorio una risposta efficace al problema. A questo proposito dichiara di aver già positivamente avviato un primo contatto. 
Più politico ci è parso l'intervento degli altri candidati.
Nel suo intervento del Presidente APLA Confartigianato delegazione Fidenza, Roberto Sassi ha introdotto come tematiche di discussione la riduzione dei tributi a carico delle imprese e la necessità di favorire la partecipazione delle piccole imprese locali  nelle gare di appalto.
Sul primo punto Francesca Gambarini ha decisamente dichiarato che è sua intenzione contenere l'imposizione locale attraverso alcuni risparmi: riduzione drastica dei dirigenti, eliminazione della figura organizzativa del direttore generale e utilizzo di Palazzo Porcellini per gli uffici oggi sistemati in locali in affitto o locazione.
Più cauti gli altri candidati che hanno fatto presente che i Comuni oggi, volenti o nolenti, sono dei semplici esattori di imposte decise a livello centrale senza reale spazio di manovra tenendo presente che l'attuale tassazione locale è al livello tariffario minimo. Gabriele Rigoni si è più concentrato sul secondo punto, quello degli appalti e delle forniture, individuando come compito del comune quello di favorire ed incentivare forme di intese tra imprese locali per renderle competitive. Emerge qui quel qualcosa in più che gli è consentito dalla sua esperienza di imprenditore.
A seguire l'intervento del Presidente ASCOM Confcommercio delegazione Fidenza, Stefano Calza, che introduce altre tematiche di discussione: rilanciare le attività nel centro storico, migliorane l'accessibilità e la possibilità di sosta (parcheggi), nel suo intervento ha esemplificato anche provvedimenti di miglioramento possibili  a costo zero.
Esordisce fra i candidati Francesca Gambarini che indica la necessità di rivedere in modo integrale la viabilità cittadina, l'eliminazione delle righe blu e il completamento del parcheggio Guernica (una volta era un giardino e ce lo potevamo permettere). Francesca vede anche con favore restrizioni nelle aperture del centro commerciale outlet. Andrea Massari in pratica si limita ad attribuire a se i meriti di passate scelte: parcheggio diffuso in varie aree cittadine. Gabriele Rigoni ricorda che è in corso di costruzione il raddoppio del maxi-parcheggio di via Marconi che dovrebbe risolvere molti problemi. 
Giovanna Galli più semplicemente dice che la soluzione di molti problemi del centro è già nella testa degli operatori, basta sentirli e lei l'ha fatto.
Il Presidente Confesercenti delegazione Fidenza (Giorgio Vernazza), interroga poi i candidati circa le iniziative in corso che non sempre hanno portato ai risultati sperati, riferendosi poi al centro commerciale Naturale sulla cui validità comunque sembrano non esservi dubbi, introduce poi l'argomento della incentivazione delle nuove iniziative imprenditoriali giovanili.
Ma è sul tema dell'eccesso burocratico introdotto da Massimo Caprari, CIA imprese di Parma.
Andrea Massari scopre che ci sono più di 60 regolamenti comunali dimenticando di esserne il coautore. Così come sorprende la spinta a sburocratizzare strutture elefantiache (ufficio tecnico, dirigenze) anche queste create in tempi sospetti per quanto lo riguarda. La promessa è poi questa "nei primi 5 mesi proporrò 10 consigli comunali con il solo scopo di delegiferare".
Non sono mancate promesse di ridurre la burocrazia creando altre figure organizzative eventualmente di coordinamento ma questo in realtà aggraverebbe il problema, speriamo vengano dimenticate.
Più convincente Gabriele Rigoni nell'affermare che applicherà alla burocrazia le stesse cure dimagranti che ha sperimentato nelle sue imprese.
Questo non è tutto ma i candidati hanno altri modi per spiegarsi senza dipendere dalle mie note.

14 commenti:

  1. Essendo coinvolto e sotto giudizio del blogger non mi dilungo.
    Invito solo a riflettere su quanto detto dai presidenti delle associazioni di categoria che hanno introdotto e fatto le domande. Credo sia importante una riflessione.
    Cordialità.
    Andrea

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  2. buongiorno
    vedo che che nel resoconto della serata vengono descritti più volte gli interventi dei sig Rigoni Massari Gambarini...ma la signora Angela Amoruso non era presente in aula.......

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    1. Era presente e lo sai. L'aver trattato a caldo la serata appena conclusa mi ha portato a questa ed altre omissioni. Angela sa che può contare su questo blog se ha materiale che ritiene di pubblicare, l'ho detto all'inizio, l'ho confermato due giorni fa, l'ho detto anche agli altri.

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  3. Trovo personalmente che nel dibattito-conferenza di ieri sera si sia scavato un solco ben più profondo, di quanto non fosse prima, tra i "candidati VIP" (Gambarioni, Rigoni, Massari) e i tre "rincalzi" (Amoruso, Nardella, Galli). Non mi è piaciuto il proporsi di Massari, con l'esperienza di politico navigato ha esternato, non senza un briciolo di presunzione-arroganza, quanto è proposto nel suo programma. Un peccato che non abbia fatto cenno ai suoi errori del passato (diretti o coinvolgimenti) proponendo disinvoltamente anche migliorìe volte al fermo della cementificazione (ma quale marchio di fabbbrica portano i Gigliati, il Quartiere Europa e Villa Ferro?). Chi ha voluto questi quartieri dormitorio privi di servizi e tra l'altro pure carenti in fatto di sicurezza? Chi ha voluto, in conseguenza di questo lo svuotamento del centro? Agli elettori l'ardua sentenza! Gambarini e Rigoni hanno sovrastato tutti gli altri da ogni punto di vista, la prima forse un po' presa dall'emozione dei "riflettori" alle prime battute, poi comunque chiara e disinvolta. Un metro di giudizio personale lo uso nel confrontare i vari candidati sullo sfruttamento del tempo a disposizione: i tre VIP hanno sfruttato tutto, anche superando, seppur di poco, il tempo a disposizione, mentre gli altri tre (più accentuatamente Nardella e Amoruso) non arrivavano neppure a sfruttare il tempo loro concesso, questo non vuol dire che son possano essere bvravi sindaci, ma che è difficile che riescano ad inviare il giusto messaggio all'elettorato, lacuna che non fa danni, ma piuttosto grave per un politico aspirante sindaco

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    1. Scusa ma io ho visto un altro film. Ho visto che la Gambarini prometteva a destra e a manca, una venditrice nata. Ma oltre al modo di fare da vero politico, le sue promesse da marinaio credo si siano già sentite, così come quelle di Massari, che giustamente come dici tu, ha sfoderato un attimino di arroganza. Se da una parte sono piacevoli da sentire, dall'altra hanno un passato che gli pesa sulle spalle, sempre le solite promesse. Rigoni è stato appena appena sufficiente, per avere dietro un Cantini e una pletora di aiutanti, se l'è cavata appena appena. L'Amoruso molto emozionata ma il programma ce l'ha ottimo. si deve fare le ossa ma l'onestà e la volontà ci sono tutte. Deve maturare. Peccato che nonvedo alcuna riga del suo intervento.

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    2. Elimineremo il burocratese, perché a noi piace che tutti comprendano con semplicità.
      La trasparenza per noi dovrà essere totale, adotteremo modelli di democrazia partecipata sia coi Cittadini che con le Imprese. È nostra intenzione sperimentare il Bilancio "partecipato" che offrirà opportunità di adottare scelte di comunità, condivise in una nuova dimensione di responsabilità collettiva e non più "delegata".
      "Pensare in piccolo" è la nostra parola d'ordine, tant'è che se andassimo al governo della città non autorizzeremmo più alcun nuovo centro commerciale. La Grande Distribuzione Organizzata, quella che – ad esempio – importa frutta e verdura straniera ponendo in sofferenza i produttori del nostro territorio, va contrastata in ogni modo possibile. Anche perché per ogni dieci posti di lavoro che offrono, ne fanno perdere trenta alla PMI.
      A tale riguardo abbiamo intenzione di introdurre anche una moneta complementare o locale, che potrebbe essere lo SCEC ma non solo, proprio per favorire gli scambi fra imprese locali e consumatori.
      Vogliamo adottare una politica fiscale che favorisca le imprese di Fidenza che vogliono rimanere a Fidenza, o nuove imprese di cittadini fidentini. E quelle che assumeranno dipendenti a tempo indeterminato.

      Consulta: non siamo favorevoli alla creazione di una sorta di direttorio che decide per tutti. Noi del MOV.5 Stelle riteniamo che vada valorizzata la democrazia diretta. È ben noto il nostro slogan "ciascuno vale uno" per cui chiameremo a raccolta i cittadini o le imprese in incontri dove sperimenteremo un coinvolgimento diretto e senza filtri lobbistici, dei soggetti interessati attraverso modelli di open space technology, schede di rilevazione dei bisogni, portali istituzionali, sondaggi e, ancora più importante, sperimenteremo il bilancio partecipativo per responsabilizzare cittadini e imprese sulle scelte del loro futuro, ad esempio facendo decidere a loro come investire il 5% del bilancio comunale.
      Questo non esclude un dialogo aperto e trasparente con ogni portatore di interesse, purché non siano interessi lobbistici ma tesi al bene di tutta la comunità. Leggere la "proposta delle PMI" è stata una cosa per noi particolarmente gradita perché abbiamo notato, ed apprezzato, lo sforzo di fare rete di un gran numero di Associazioni di categoria. Questo riteniamo sia il futuro, dove i campanilismi devono fare spazio al senso di comunità

      Unione dei Comuni. Da noi c'è già l'Unione delle Terre Verdiane che è fra le più antiche d'Italia quindi ben sperimentata, ma che ha messo in evidenza gli interessi spesso contrapposti dei numerosi Sindaci del Distretto. Noi pensiamo occorra invece fare rete ed acquisire una solida coscienza di quanto le economie di scala possano aiutare i Comuni sempre più abbandonati al loro destino dallo Stato. Inoltre, è per noi imperativo che i servizi siano erogati in modo omogeneo ai cittadini, con una cabina di regia che guardi soltanto al bene comune Per questo, ci batteremo strenuamente affinché l'ASP abbia strutture e servizi internalizzati e non delegati al "privato" (peraltro più costoso). Se i Comuni dell'Unione capiranno questo, sarebbe un grande segno di civiltà. Diversamente, si andrebbe incontro al fallimento, all'insegna di una visione medioevale di quel che erano i Comuni

      Edilizia: è presto detto: incentivi volumetrici no, riqualificazione urbanistica si. La pianura padana è la più ampia d'Italia eppure è stata sacrificata a favore di una cementificazione selvaggia, una viabilità scorrevole, ma a volte eccessiva, a scapito dell'agricoltura. Tutto ciò dev'essere fermato prima che sia troppo tardi. Le case devono diventare antisismiche, ad evitare i drammi che hanno recentemente devastato la nostra regione. E devono diventare efficienti dal punto di vista energetico. Ciò si tradurrebbe in bollette meno care per chi investe nella propria casa ed in minore inquinamento.

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    3. Aiuti alle imprese: siamo molto titubanti a favorire la patrimonializzazione dei Confidi perché si rischia di snaturare il loro scopo per farli diventare quasi delle Banche. Già oggi molto spesso i Confidi non hanno un grande potere contrattuale nei confronti delle Banche che, invece, dovrebbero essere chiamate ad un'assunzione di responsabilità, giacché la crisi è nata da loro nel 2008. I Confidi non dovrebbero sostituirsi alle Banche, ma favorire l'accesso a "nuovo" credito quindi non garantendo finanziamenti già in essere bensì nuovi investimenti o aiuti concreti alle aziende che si trovano in gravi difficoltà a causa del "credit crunch" Cosa molto più interessante ci sembra la "rete" d'imprese poiché vorremmo favorire il più possibile le PMI locali.

      Favorire le PMI locali nei bandi: noi pensiamo in piccolo e vogliamo contrastare la Grande Distribuzione Organizzata così come i cosiddetti "global service" poiché tutte le statistiche dimostrano che si ottengono economie di scala soltanto laddove si appalta un unico servizio (esempio: costa di meno un unico appalto di pulizia dei locali comunali, ovunque essi siano che non tanti contratti uno per ogni edificio) mentre invece quando ad un'unica azienda si appaltano diversi servizi, i costi aumentano perché l'azienda quasi sempre ne subappalta una parte. Inoltre, solitamente le aziende che forniscono globalservice hanno apparati amministrativi costosi e le loro spese generali sono alte. Vi è anche un maggior rischio che queste imprese, essendo poche, facciano "cartello" fra loro quindi la strada migliore per noi è fare appalti mediopiccoli e consentire di partecipare il maggior numero di imprese locali. Occorrerà anche valutare la concorrenza sleale del mondo cooperativo che fruisce di regimi fiscali troppo favorevoli e sta facendo scadere verso il basso il mercato del lavoro, se non in certi casi un vero e proprio "dumping" contrattuale con gravi ripercussioni sui consumi e sull'economia reale.

      Imposizione locale ridotta alle neo imprese: si, solo se a favore di aziende locali

      Agevolazioni ai lavoratori autonomi: si, sia per le nuove imprese, sia per chi assume dipendenti a tempo indeterminato. Ciò potrà essere fatto soltanto in concomitanza ai tagli agli sprechi e alla necessaria razionalizzazione delle spese comunali valorizzando il coinvolgimento dei dipendenti comunali troppo spesso rimasti inascoltati.

      Accordi per anticipare i crediti bloccati dal patto di stabilita: si a condizione che le Banche non ne approfittino con operazioni di cartolarizzazione del credito che impongano oneri troppo alti alle imprese. La via maestra sarà, per noi, rispettare il patto di stabilità e quindi pagare le imprese direttamente e a tempo debito, senza spese di intermediazione bancaria o finanziaria.

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    4. Tassa Rifiuti. Il nostro progetto è molto più ambizioso che una semplice riduzione tariffaria (vedi Programma www.fidenza5stelle.it ).
      Premesso che vogliamo trasformare il rifiuto in risorsa, attraverso il riuso ed il riciclo, siamo favorevolissimi a dialogare col mondo dell'impresa per ricalcolare le tariffe ispirandoci al principio "chi inquina paga".
      Siamo invece assolutamente contrari a considerare l'inceneritore una risorsa anche perché non lo è per niente. Per produrre il calore per il teleriscaldamento l'inceneritore viene alimentato da enormi quantità di gas metano. La tariffa applicata da IREN per smaltire i rifiuti tramite l'inceneritore è forse la più alta d'Europa. Inoltre gli inceneritori sono insalubri, antieconomici e sovradimensionati. La nostra regione ha tanti inceneritori quante sono le province per cui se la Campania è la terra dei fuochi l'Emilia è la terra dei fumi. Inceneritore no grazie. Siamo invece favorevoli a rinegoziare i contratti con le multiutility anche perché recenti sentenze della Corte Costituzionale e della Corte dei Conti ce ne danno la possibilità. Su questo punto, se avremo la fiducia dei fidentini, potremmo sorprendervi con idee all'avanguardia il cui unico obiettivo è far risparmiare ai cittadini ed alle imprese, a scapito delle lobby delle multiutility oltre a grossi benefici per la salute.

      I circoli privati, per la parte di somministrazione alimenti, devono essere equiparati alle normali aziende. Lo ha suggerito persino il Prefetto agli "stati generali" dell'economia che si sono svolti di recente. È un fatto di giustizia, più ancora che economico.

      Su Tasi Cosap e Imu vale quanto già detto. Favoriremo le imprese locali e chi assume a tempo indeterminato nella misura in cui ce lo consentiranno le risorse disponibili.

      Programmazione urbanistica e scelte dell'Amministrazione: siamo ben consapevoli che le scelte del Comune hanno un forte peso sul mondo dell'impresa e vorremmo tanto poter aiutare il più possibile le aziende fidentine.
      Per questo vogliamo agire su tre linee di comportamento:
      A) usare la leva fiscale tassando di più chi inquina, e di meno le nuove aziende locali o chi assume dipendenti, ad esempio. O anche con sgravi alle imprese che si trovano in particolare stato di sofferenza per mancanza di liquidità.
      B) usare meglio i pochi soldi del Comune, tagliando gli sprechi, non dando più in appalto a terzi le attività che possono essere svolte dagli impiegati comunali in sinergia con le associazioni di settore (ad esempio le luminarie natalizie, le feste e ricorrenze, le fiere ed altro). Quindi finanziando direttamente alcune iniziative quali il rilancio dell'arte e della cultura del centro storico (ad es. con una navetta del Comune che porti i turisti dell'Outlet in centro)
      C) demolendo la burocrazia inutile e dando la massima trasparenza ad ogni attività comunale attraverso un portale per chi cerca/offre lavoro, mettendo sul sito qualunque cosa possa essere utile alle imprese ed ai cittadini, compreso moduli scaricabili per tutte le domande che possono essere fatte al Comune. Creando quel famoso SUAP dell'Unione T.V. che non è riuscito a decollare, al fine di uniformare le norme sull'intero territorio.

      Sanzioni: se possibile, lo strumento della "diffida" preventiva ci sembra un'ottima idea. Ovvio che andrà valutata la gravità dell'inadempimento.

      Sicurezza: il problema è enorme e quindi di difficile soluzione. Pensiamo che se torna ad esserci lavoro per i fidentini, questo possa aiutare molto. Se andremo al governo della città coinvolgeremo subito il Prefetto per sottoscrivere protocolli che garantiscano la maggiore sicurezza possibile nel territorio. Occorrerà coordinare gli interventi al fine di attuare la tolleranza zero sulle infrazioni al codice penale.

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    5. Nuovi centri commerciali: stop ai nuovi centri. Rivitalizzazione del centro con iniziative culturali, artistiche, ludiche e di intrattenimento. Se gli artisti vorranno esibirsi in piazza senza oneri per il Comune, (se non un modesto rimborso spese), non verrà chiesto di pagare il plateatico. Vogliamo dare il massimo spazio alle iniziative dei giovani.
      Le iniziative come le fiere non dovranno essere gestite da intermediari che caricherebbero di costi inutili gli interessati.
      Sui mercati ambulanti estemporanei va fatta chiarezza. Se l'aiuto agli ambulanti può danneggiare le aziende di Fidenza allora non verrà fornito alcun aiuto.
      Sull'abusivismo tolleranza zero poiché di certo non si può premiare chi rovina l'economia locale oltre che quella nazionale. Su fiere e sagre si è già detto. Chi somministra alimenti dovrà essere preferibilmente selezionato fra gli esercenti locali.

      La formazione vorremmo fosse fatta gratuitamente dagli anziani ai giovani, in appositi spazi messi a disposizione dal comune, salvaguardando mestieri che per un fattore “generazionale” vanno scomparendo. Il sapere ed il saper fare sono risorsa preziosissima che non va perduta, anche in assenza di un immediato riscontro economico. Vorremmo pertanto favorire aggregazioni multigenerazionali dove il vecchio artigiano insegna al giovane disoccupato, gratuitamente o quasi, il proprio antico e prezioso mestiere.

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  4. Massari mi è parso molto compassato, troppo sufficiente, del tipo "tanto vinco io signori e voi non siete nessuno". In questo caso, molto raro, mi trovo d'accordo con lei Sig. Meletti. Gambarini e Rigoni una spanna sopra gli altri se si considera da quanto tempo Massari mastica politica diversamente da loro. Come ha perfettamente centrato il problema quando lei dice "Un peccato che non abbia fatto cenno ai suoi errori del passato (diretti o coinvolgimenti) proponendo disinvoltamente anche migliorìe volte al fermo della cementificazione (ma quale marchio di fabbbrica portano i Gigliati, il Quartiere Europa e Villa Ferro?). Chi ha voluto questi quartieri dormitorio privi di servizi e tra l'altro pure carenti in fatto di sicurezza? Chi ha voluto, in conseguenza di questo lo svuotamento del centro? Agli elettori l'ardua sentenza!"
    Massari con un pò più di umiltà avrebbe potuto almeno riconoscere che alcuni dei problemi di oggi sono figli delle scelte avventate del passato, ma l'umiltà non è una delle prerogative di Massari, anzi.

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  5. Mi ricordo di una battuta, da parte del Marchese Del Grillo-Sordi, che potrebbe adattarsi a Massari: "Io so' io, e voi nun siete un cazzo!". Però, mi sovviene anche di Bernazzoli, che era tronfio come un tacchino, e credeva di battere 10 a 0 Pizzarotti; poi, s'è visto...

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  6. Ecco il mio commento all’incontro di ieri sera.
    Ero presente alla serata, ottima organizzazione, ottima la disponibilità delle categorie a collaborare per una Fidenza migliore. non ho condiviso l'atteggiamento polemico di chi continua ad attaccare le persone senza fare proposte programmatiche concrete, i consiglieri uscenti dovrebbero conoscere il bilancio comunale altrimenti cosa ci vanno a fare in consiglio, la fiducia ai dirigenti e amministrativi è cosa superata chi è eletto deve tutelare gli interessi degli elettori senza avanzare scuse o non sapevo, il primo compito è il controllo degli atti amministrativi.
    leggo ora i comunicati dei 5 stelle( dove era ieri sera la loro candidata a sindaco ) mi dicano dove sono visibili –realizzate le loro proposte che cosi potrò giudicare la loro validità, mi spiegano perché il loro GRILLO non condivide PIZZAROTTI,.a chi dobbiamo dare credito ?
    Ritengo Rigoni l'uomo giusto per Fidenza, l'uomo del fare con ha voglia di fare per i suoi concittadini, le persone candidate nelle liste che sostengono Rigoni, senza nulla togliere alle altre liste, rappresentano le persone più disponibili per amministrare Fidenza,
    Manfredo Pedroni

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    1. Pedroni, mi sa che abbiamo visto un film diverso; ma dove l'hai vista l'ottima organizzazione? Come ho avuto modo di scrivere sul mio blog "voceliberafidenza" gli organizzatori neriterebbero un bel 2 in pagella. In quanto alla disponibilità delle categorie a collaborare questo non possiamo dirlo ne tu ne io, visto che non c'è stata la possibilità di intervento da parte del pubblico ma semplicemente delle pappardelle preconfezionate da parte delle organizzazioni sindacali più per autocelebrarsi che per dare un contributo effettivo alla costruzione di un futuro migliore per la nostra cittadina. Ho avuto l'impressione che la cosa cui si tenesse per davvero non era quella di ascoltare le proposte dei candidati sindaci, dal momento che non si è dato loro lo spazio necessario per poter intervenire liberamente su ogni singolo argomento, piuttosto quella di dimostrare ai propri iscritti che ogni tanto si fa qualcosa, oltre naturalmente al voler manifestare una chiara intenzione intimidatoria nei confronti dei candidati. L'uomo giusto è Rigoni? non lo so, una cosa è certa che da quello che si sente in giro allo stesso Rigoni ultimamente starebbero un tantino stretti i panni che si è scelto. Sempre stando alle stesse voci provenienti da aree molto vicine, Rigoni starebbe vivendo con molto fastidio l'insistente fiato sul collo che gli starebbe arrivando da parte di elementi riconducibili alla vecchia amministrazione al punto che qualcuno mormora che ormai stia passando come il prestanome di Cantini. Sarà vero o saranno solo voci false e tendenziose, non è dato saperlo, di certo sta il fatto però che ogni qualvolta Rigoni tenda di fare qualcosa di esclusivamente suo si ritrova addosso l'ingombrante simbolo della lista dell'amministrazione uscente..

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  7. Confermo, ero presente. La spocchia di Massari era pesante e rimadava subito all'ex candidato Bernazzoli. Per sua fortuna non ha incorporato Gene G. come sponsor. Come elettore di sx sono rimasto disgustato e di certo opterò per altre liste civiche. Certo è che la potenza di fuoco messa in cantiere è davvero da grandi appaltatori. Gareggiare con tre liste è davvero curioso, mi domando perchè non ne abbiano fatto una sola visto che concordano tutte sullo stesso nome. Quale sarà la differenza tra le tre? Sarei curioso di saperlo e spererei che qualche giornalista riuscisse a fargliela questa domanda. Secondo me se li dovessero mettere tutti su uno stesso palco finirebbero per scontrarsi come dei montoni.

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