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venerdì 24 aprile 2015

La Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore compie 50 anni

Mons. Mario Zanchin, Vescovo
Con questa spolverata di santità si apriva l'anno 1964 che inaugurava un periodo di esplosione pastorale nella Diocesi ed a Fidenza in particolare. L'anno successivo vedremo l'elevazione del quartiere Corea a Parrocchia ma anche tante altre iniziative o progetti che hanno poi coinvolto nuove e vecchie generazioni.
Sembra passato un secolo ma in realtà ne è passata solo la metà, ancor meno è durata la spinta che il motore Diocesi imprimeva alla città già negli anni '90 l'appiattimento degli entusiasmi avrebbe condotto alla situazione attuale di disarmo di significative realtà.

Da "il Risveglio" anno 1964
Non certo in disarmo la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore che si appresta a celebrare il suo cinquantesimo anno sotto la guida Don Felice Castellani con iniziative a tutto campo.

Celebrazioni per il 50° della Parrocchia 1965-2015

Celebrazioni per il 50° della Parrocchia 1965-2015
Celebrazioni per il 50° della Parrocchia 1965-2015
Celebrazioni per il 50° della Parrocchia 1965-2015

A Don Felice ed ai suoi parrocchiani un augurio di proseguire senza preoccuparsi di essere eventualmente in controtendenza. Riprendiamo sotto la lettera che Don Felice a diffuso in occasione della Santa Pasqua.
Lettera di don Felice per la Pasqua 2015
don FeliceCarissimi parrocchiani e amici.
Questa volta il nostro ormai storico Notiziario è piuttosto...”magro”. Non solo per la crisi economica, ma anche perché ha l’unica funzione di annunciare il Programma consueto della Pasqua e quello straordinario delle celebrazioni per il Cinquantenario della nostra parrocchia.
Pertanto si presenta soprattutto come “invito” a vivere questi due straordinari eventi, il secondo dei quali, il Cinquantesimo, rimarrà irripetibile. Per esso abbiamo predisposto un ricco e suggestivo programma che coinvolge tante persone della comunità, compresi anche alcuni dei testimoni e protagonisti della fondazione.
Attraverso le celebrazioni programmate vorremmo ritornare alle radici di questo mezzo secolo di storia, perché sappiamo che “chi dimentica il suo passato non può sognare il suo futuro.” Logicamente, la figura centrale di questa data sarà il Santo Patrono che la Chiesa di Fidenza ci ha consegnato: Giuseppe di Nazaret, il Lavoratore.
Non si tratterà dunque di un’auto-celebrazione, ma di un momento previlegiato per ringraziare il Signore di aver dato a questo quartiere periferico di Fidenza (non più Corea!) un Patrono ed una Comunità, che per mezzo secolo si sono prodigati al servizio della gente del territorio, cattolici e non, frequentanti e assenti, senza discriminazione alcuna; e di questo chi ci conosce ne è testimone e garante.
Fin da ora ringraziamo le tante persone che, accogliendo l’invito del parroco e del Consiglio pastorale, hanno aderito o aderiranno al lavoro di volontariato per l’impegnativo allestimento delle varie manifestazioni; in particolare le Ditte e le singole persone della parrocchia o amici di essa, che hanno “sponsorizzato” con adesione spontanea le notevoli spese dell’allestimento.
La finalità principale di questa festa è, dunque, quella di aiutarci a scoprire e amare di più la figura del nostro grande Patrono e, con la sua benedizione, di imprimere nuovo vigore a questa nostra comunità, che con i suoi cinquant’anni si sente, nello stesso tempo, ancora giovane, ma già matura. Nonostante il parroco...
don Felice Castellani


3 commenti:

  1. Ma Giuseppe aveva pagato i contributi? A chi, all'INPS? A quale sindacato degli artigiani era iscritto? Riceveva una pensione minima sociale,oppure, in quanto padre putativo di una divinità, una retribuzione massima? Era lui a carico di Cristo o viceversa? Maria lavorava solo come rezdòra palestinese o contribuiva all'economia familiare? Cristo, poi, era un ribelle rivoluzionario, aveva assorbito i germi della contestazione più radicale dalla famiglia, voleva destabilizzare lo status quo contemporaneo e futuro, per cui, i benpensanti farisei ed i perbenisti scribi, insieme con le alte sfere ecclesiali di allora, come sempre, pensarono bene di eliminarlo dalla faccia della Palestina. Ma non avevano letto attentamente il Vecchio Testamento e le profezie, in esso contenute, e si trovarono spiazzati dalla Sua Resurrezione. La fede, come la legge, non ammette ignoranza!

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  2. Ho già postato due volte un lungo commento, ma quando clicco "pubblica", sparisce.

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  3. Clary, non c'è due senza tre; ariprova!

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