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mercoledì 17 giugno 2015

"Dubbi e contraddizioni sul percorso della Via Francigena" un contributo di Germano Meletti


 DUBBI E CONTRADDIZIONI SUL PERCORSO
DELLA VIA FRANCIGENA

Via Francigena: un  piccolo fiore all'occhiello per il "turismo povero" di casa nostra. Storicamente uno dei grandi cammini pellegrini storici europei, che da diversi anni è stato reindividuato e proposto ai moderni camminatori e ciclisti. 
Abazia di Castione Marchesi
Sono tanti i soggetti muniti di bastoni e zaino che vediamo transitare sulle strade fidentine partendo da Castione Marchesi, per poi attraversare Bastelli, giungere a Fidenza e poi puntare verso Cabriolo, Siccomonte e dirigersi fuori dal nostro comune prima di arrivare a Costamezzana di Noceto. 
Proprio dal "punto di entrata" nel comune, in località Castione Marchesi, viene segnalato un intoppo dovuto alla superficialità di applicazione di un cartello di "divieto di caccia" al palo di un segnale stradale, andando a coprire il piccolo adesivo biancorosso indicatore della Via Francigena percorso di Sigerico. 
In diversi pellegrini ultimamente hanno sbagliato strada in quel punto, pochi giorni fa è capitato ad una signora tedesca, sono tantissimi gli stranieri sul percorso, tra l'altro dolorante ad una gamba e giunta in paese a Castione Marchesi. 
Questa persona in difficoltà è stata notata dal sottoscritto. Ho caricato in macchina la signora tedesca portandola a Fidenza, dove la struttura adibita ad alloggio del Convento dei Padri Francescani è chiusa da qualche mese.
Chiesa di Cabriolo, campanile ed abside
Altro punto di ricezione dei viandanti sulla Via Francigena è situato presso la bella Pieve di Cabriolo, anche qui però la struttura è chiusa per lavori. 
Mi chiedo: in un momento in cui sembra che, seppur lentamente, il progetto stia prendendo piede, tanto da incrementare, anche se di poco, i passaggi ogni anno ed in vista dell'inizio del Giubileo straordinario proclamato dal Papa, in cui è facile prevedere un decollo definitivo del percorso francigeno, trovarsi l'assenza di strutture adeguate, a parte quelle a gestione privata decisamente meno economiche, non è certamente qualificante per le ambizioni di tale percorso.
Sono inoltre venuto a conoscenza del trasferimento della sede operativa della Via Francigena da Fidenza al Palazzo Farnese di Piacenza, emarginando così la nostra città, in cui è rimasta solo la sede legale presso Casa Cremonini, nella torre medioevale prospicente il duomo.
Palazzo Farnese a Piacenza
Mi piacerebbe un po' più di chiarezza in questa situazione da parte di chi di competenza e penso che anche i fidentini non disdegnerebbero: da una parte si proclama l'intenzione di far qualificare come patrimonio dell'umanità dell'UNESCO tale bel percorso e dall'altra si portano altrove le sedi e lo si fa in sordina, in quanto tale trasferimento sarebbe avvenuto già da qualche mese.
In conclusione mi pongo un altro quesito: ma allora è già decaduto il tanto declamato analogo progetto, tamburo battente della campagna elettorale dello scorso anno, per il duomo? 
Questa intenzione è allora integrativa di quella del duomo o sostitutiva? 
Se qualcuno fosse in grado di chiarire gliene sarei grato.

                                Germano Meletti

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