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venerdì 14 ottobre 2016

C'era una volta un paese senza semafori, si chiamava Castione Marchesi.



C'era una volta un paese senza semafori, si chiamava Castione Marchesi. 
E' frazione di Fidenza, ma con un passato ricchissimo di storia di varie epoche, dalle terramare ai Pallavicino, passando per lo stupendo romanico della millenaria chiesa. Alcuni decenni fa era un paese che brillava di "luce propria", contando su tanti servizi: banca, ufficio postale, ambulatorio medico, dentista, trattorie e pizzerie, panificio, consorzio agrario, barberia, sartoria, merceria e chi più ne ha più ne metta, ma, ahimè, non aveva i semafori. 
In seno al comune di Fidenza non ne è mai fregato nulla a nessuno se questo paese ricco di storia e di cimeli a testimoniarlo, si stava sfaldando come neve al sole, di quasi tutti i servizi elencati e non, resta solo il ricordo. 
Basti pensare che dal censimento del 1906 risultavano 2.125 abitanti, oggi non si arriva a cinquecento. Poco meno di una decina d'anni fa venne realizzata la piazza al centro del paese e nella fase di rinnovamento che stava arrivando, qualcuno avrebbe voluto una rotonda al fianco della piazza, ma era una minoranza, la maggior parte pensava ai semafori. 
In comune assecondarono ben volentieri questa richiesta: in primis perché costano molto meno di una rotonda e poi bastava "raccontare" alla gente che davano una nota di colore, praticamente tre per ciascuno, con l'alternativa del lampeggio nelle ore notturne, roba da risparmiare anche le luminarie natalizie!!!


Semaforo provenendo da
Busseto direzione Fidenza
Il semaforo prospiciente la piazza scatta sul rosso conseguentemente alla velocità dei veicoli che viene registrata da appositi sensori se si superano i 50 Km/h. Molti automobilisti danno per scontato di essere stati essi stessi la causa del cambiamento di colore, per cui passano tranquillamente in velocità, talvolta esibendosi anche in sorpassi da formula uno nel tratto che precede il secondo semaforo. 
Il rosso può essere provocato anche da automezzi che confluiscono provenienti dalla strada laterale, ma questi sono comunque visibili, per cui basta frenare per dar loro la precedenza. 
Ciò che non è visibile è il pedone, nel caso azioni la chiamata per l'attraversamento ed il rosso conseguente agli automezzi in transito, infatti esso è coperto da una siepe vegetale al centro della curva, per cui credo che la disgrazia sia sempre in agguato. Per questo semaforo e per evitare disgrazie nessuno ha mai fatto nulla!
Parliamo adesso del secondo: si trova all'incrocio tra la SP 588 ed un'altra strada, come l'altro, ma in prossimità di una scuola. Quando venne installato, scattava al rosso per le auto provenienti da Busseto su sollecitazione del rilevatore di velocità e per quelle provenienti dalla strada prospiciente la scuola azionato dal sensore a terra per i veicoli che lo calpestano. 



Semaforo provenendo da
Busseto direzione Fidenza
Qualcuno, intelligentemente, si accorse che era inopportuno fermare le auto provenienti da Busseto, allora venne disinserito il rilevatore di velocità e restava sempre verde, fintanto che un autoveicolo non calpestava il sensore a terra della strada confluente. 
Il problema però sta nel fatto che tale strada è piuttosto stretta ed il sensore viene regolarmente calpestato anche dai veicoli che la imboccano uscendo dalla provinciale, tanto da fare inutilmente scattare il rosso per chi transita sull'arteria più importante. 
Tanto per restare in tema di favole, visto come ho iniziato, qualcuno, forse il lupo cattivo, allontanò il "buono" che aveva voluto il disinserimento del rilevatore di velocità, sostituendolo con uno "cattivo", il quale disse: "Rimettiamo il rilevatore!!!". 
Il problema sta però nel fatto che tale rilevatore provoca il rosso registrando il superamento di 50 Km/h dove per duecento metri si possono ancora fare i 90. In più tale "sforamento" di velocità provoca il rosso anche per coloro che arrivano dalla parte opposta. 
A questo punto la strada che dovrebbe godere di maggiore scorrimento è quella che subisce il maggiore rallentamento, mettendo così a dura prova la pazienza degli automobilisti, tanto che molti hanno iniziato a non rispettare più nemmeno questo semaforo in caso di rosso, sottolineo il pericolo perché qui siamo vicinissimi ad una scuola. 
Tutti questi cambi peggiorativi sono stati fatti senza chiedere il parere degli abitanti, che già hanno fatto rimostranze in merito, ma nessuno si muove, si aspetta forse la disgrazia? 
Mah! Vorrei concludere, visto l'inizio, con un "...e vissero tutti felici e contenti", ma questo lo riservo a quando interverrà qualche altro "buono" che sarà stato in grado di scalzare il "cattivo dei semafori di Castione Marchesi".

                                       Germano Meletti

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