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giovedì 30 marzo 2017

Migranti


Dal 4 al 9 aprile nei nuovi spazi espositivi delle Orsoline.

Promossa dal Centro Culturale Tamoglia col patrocinio del 
Comune di Fidenza e di Caritas Diocesana

Una grande inchiesta che da 7 mesi è in tour in tutt’Italia per informare i cittadini sulla reale portata e sulle ragioni dell’emergenza migranti. Si può riassumere così la mostra “Migranti. Le sfide dell’incontro” – ideata dal giornalista Giorgio Paolucci, già vicedirettore del quotidiano “Avvenire” – visitabile a Fidenza dal 4 al 9 aprile prossimo, nei nuovi locali espositivi delle Orsoline. Un evento patrocinato dal Comune e dalla Caritas Diocesana, reso possibile grazie all’impegno del Centro Culturale “Luigi Tamoglia”.


DOVE E QUANDO: TUTTE LE INFORMAZIONI

La mostra aprirà i battenti martedì 4 aprile e si prolungherà fino a domenica 9 aprile. Completamente gratuita, si compone di 30 maxi pannelli realizzati con una miscela di documentazioni fotografiche e di dati resi intuitivi dall’utilizzo delle infografiche. Il percorso della mostra sarà intervallato da tre postazioni video, come trait d’union multimediale. Sono prenotabili le visite guidate, chiamando il numero: 333 5714580. Ospitata presso i nuovo spazi espositivi di via Costa 8, la mostra sarà aperta tutti i giorni con questi orari: da martedì 4 aprile a venerdì 7 aprile dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19. Sabato 8 aprile dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 20. Domenica 9 aprile dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19. Sabato 8 aprile, alle 11, sarà presente a Fidenza anche il curatore, Giorgio Paolucci.

“UNO STRUMENTO PER INFORMARE”

“La vicenda dei migranti è la più imponente emergenza umanitaria del nostro secolo. Un fatto di portata mondiale che interroga ognuno di noi, sul quale l’unico approccio possibile è quello dell’informazione, scevra da qualsivoglia lettura politica e mossa dal desiderio dell’analisi e del confronto. Per questo ci siamo messi a disposizione e ci fa piacere aver incontrato la disponibilità del Comune di Fidenza e della Caritas Diocesana”, spiega Margherita Rabaglia, presidente del Centro Culturale “Tamoglia”.

“Quando viene offerta a tutta la Comunità l’occasione di un confronto sia sempre una conquista positiva – dichiara l’assessore alla Cultura e alla Scuola, Maria Pia Bariggi –. Una conquista che in questo caso vale doppio, perché coinvolge in modo particolare i nostri studenti, dando loro tutti gli elementi per metabolizzare un argomento complesso, che tocca tutti ogni giorno, senza distinzioni di ruoli. Nell’era delle fake news, della disinformazione organizzata, l’accesso alla conoscenza è dirimente”

“L’emergenza migranti non si può considerare una materia affidata esclusivamente alla gestione di un Ministero o ad un’Europa che ha scelto di girarsi dall’altra parte – commenta il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari –. I Comuni sono in prima linea, per evitare l’indegno scaricabarile che si traduce nel business privato dell’accoglienza e in una ripartizione dei soggetti da assistere che grava su alcuni ma non su tutti. Fidenza si è data regole chiare, ma sembra un’eccezione nello scenario nazionale. Poter discutere di tutto ciò grazie al contributo del nostro volontariato è utile e denota la vivacità speciale di Fidenza. Ecco perché ringrazio di cuore il Centro Culturale “Tamoglia” per l’occasione che ci ha portato e la Caritas Diocesana per aver voluto essere parte di questa esperienza”.

Silvano Pietralunga, Direttore della Caritas Diocesana, afferma che “siamo lieti di patrocinare la mostra perché è un’occasione per un focus su un punto meno noto alle cronache ma essenziale: deve essere chiaro anche verso quale modello di integrazione vogliamo procedere. Caritas e tutte le altre Istituzioni hanno bisogno di sapere quale progetto c’è quando queste persone escono dai percorsi di accoglienza. Dove andranno? Cosa faranno? Rischiamo, altrimenti, di vanificare uno sforzo enorme”.

4 commenti:

  1. Mmmh, ucci ucci, sento odor di Ciellucci; o ce n'è o ce n'è stati, o ce n'è di rimpiattati. Chiedo venia, i ciellini ed i neocatecumenali non mi piacciono, preferisco i cristiani semplici, modello Gesù Cristo. Che Don Giussani e Kiko Argüello mi perdonino, miserere mei, Domine!

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    1. Non ti piacciono i ciellini?, gli integralisti nostrani?, guarda che sono sulla breccia dal '69 ! E da allora sono diventati molto potenti, se fossi in te starei attento a quello che scrivi. o)

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  2. No, ma che dici, sono tutti buoni, bravi, vergini, martiri, come Formigoni.

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  3. I ciellin ini non sono tanto integralisti, quanto integristi, per la loro tendenza ad isolarsi da chi non è dei loro e a circondarsi solo di altri ciellini.

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