L’urbanizzazione di Fidenza verso ovest, oltre il torrente Stirone, ha avuto un’accelerazione indotta dalla nuova viabilità che ha liberato dal traffico pesante un lungo tratto della via Emilia. Ai primi insediamenti di natura artigianale e produttiva nella zona di Fornio e di Rimale si aggiungono ora costruzioni residenziali già in fase di avanzata realizzazione e aree abbandonate dalle coltivazioni pronte per nuovi insediamenti.
Pagine
▼
sabato 31 ottobre 2009
lunedì 12 ottobre 2009
San Donnino oltre la tradizione
Prima della provvidenziale scoperta di Louis Pasteur l'antica scienza medica non disponeva di rimedi efficaci da contrapporre alla rabbia, la temibile malattia che, come è noto, viene trasmessa all'uomo dal morso di animali infetti. Si può pertanto comprendere come, nei non infrequenti casi di idrofobia, gli ammalati anziché affidarsi alle cure dei medici preferissero ricorrere direttamente all'intercessione di San Donnino. Era infatti opinione diffusa che il santo taumaturgo di Lombardia e Toscana (così viene definito il nostro patrono nelle antiche immagini devozionali) potesse garantire una sicura guarigione, sconfiggendo, con la santità del suo martirio, il "crudele morbo", causa di gravi sofferenze e dall'esito quasi sempre letale.
Lo confermano una tradizione quasi millenaria e, soprattutto, le numerose testimonianze puntualmente registrate presso gli antichi santuari. Di questa antica pratica si ha memoria anche nei diari e nelle lettere di alcuni illustri viaggiatori di passaggio a Borgo, come Madame De Stael (1766-1817) che, in una lettera a Vincenzo Monti, riferisce di essere stata testimone oculare di un episodio in cui le persone afflitte dal morbo si sarebbero recate in chiesa per ricevere la benedizione del prete.
mercoledì 7 ottobre 2009
1946 - Borgofidentini in posa
Una foto del 1946 scattata alla base dello scalone che, sul lato sinistro del duomo, portava al loggiato del vecchio seminario demolito l’anno successivo.
martedì 6 ottobre 2009
Il quartiere di Villa Ferro
Il progetto del quartiere di Villa Ferro nasce come "naturale conseguenza" della concessione in uso, più che decennale, del podere di Villa Ferro al partito comunista per l'annuale evento della festa dell'Unità. Tanto tempo non è bastato alle amministrazioni cittadine che si sono succedute, senza soluzione di continuità politica, per progettare il quartiere che, per mancanza di servizi e discutibili soluzioni abitative, rischia di restare un quartiere dormitorio.
sabato 3 ottobre 2009
giovedì 1 ottobre 2009
Viabilità urbana: il caso di Via Gramsci
In questi due mesi l'Amministrazione ha cercato alcune soluzioni minimali, discutibili, ma indicative di una volontà di intervenire. Abbiamo l'intervento, molto discusso, volto a creare zone di parcheggio sul tratto esterno di via Gramsci e su Via Vittoria, abbiamo la sistemazione di via Berenini a tempo di record, performance consentita dall'utilizzo di mano d'opera volenterosa e con poche pretese sindacali, l'impresa comunque era di quelle canoniche cui molto è concesso. Dimenticavo l'apertura del tratto di via Mazzini lungo la salita verso la stazione che quando la percorri credi di arrivare a Manhattan, comunque poteva andare peggio ed a questo qualcuno starà già lavorando. Non molto quindi riguardo ai bisogni abbastanza per i cento giorni che Montanari ha concesso.
C'è chi dice che l'intervento prossimo venturo sarà la riapertura al traffico di Via Gramsci, stavolta sono i commercianti che si vedono minacciati e la cosa penso vada preventivamente valutata, come si dice quando non si sa cosa dire, nelle "sedi opportune".
Io che non sono commerciante, ho solo un piccolo appunto, grande come una strada, da fare: il progetto era quello di rendere via Gramsci un salotto in continuità non solo ideale con la piazza, per cui via i marciapiedi non servivano, bene a meno di due anni servono.