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mercoledì 25 luglio 2018

Alieni e stranieri

Ulisse e Nausicaa, di Jean Veber
Leggevo spesso, ai miei alunni, “Sentinella”, di Fredric Brown. Rappresenta ottimamente la paura dell'Alieno, del Diverso, dell'Ignoto, dell'Altro da sé, gli equivoci e i disincanti tra Sconosciuti ed anche la necessità di una comprensione bilaterale; quando culture, civiltà, razze ed etnìe, si incontrano, spesso collidono e si mostrano ostili, solo per il fatto di non conoscersi reciprocamene.
L’Alieno proietta spesso su di sé le caratteristiche peggiori dell’umanità. E'  costantemente mostruoso, cattivo ed ostile, ma sempre e solo perché è diverso rispetto all'ambiente e al contesto sociale e culturale in cui si viene a trovare. Alieno è l'immigrato, da e per ogni paese del mondo. 

Lo straniero-alieno comunemente è visto come un distruttore, che arriva senza aver chiesto e ricevuto il permesso, e mette in atto un’opera di colonizzazione, palese o subdola, diretta all'annullamento della cultura in cui si insedia, o alla sottomissione psicofisica degli indigeni; si dimostra, anche, nemico di qualsiasi fede religiosa. Insomma, l’extra-terrestre e l’extra-comunitario, nella percezione comune, hanno diversi punti di contatto.

Nel cinema di fantascienza, l’Alieno era, spesso, il nemico del momento. Aveva assunto, via via, le sembianze dei “musi rossi” dei films western, dei feroci “musi gialli” nipponici, poi, ora più che mai, dei “musi neri” o perlomeno, molto “abrunsàti, come disse l'ineffabile Calderoli. In alcuni films di SF degli anni '50, si fanno chiare allusioni ad alieni “comunisti”, invasori e devastatori dal rosso pianeta Marte, o dediti a sostituire i bravi e buoni americani con replicanti, privi di ogni umano sentimento o con la loro resa in schiavitù, tramite microchip inseriti nel cranio. 

Ma, a volte, gli alieni si mostravano del tutto pacifici, nei confronti dell’essere umano e della sua cultura, come tanti immigrati attuali. In altri films, ci si concentra sulle questioni della tolleranza e del razzismo, dopo l'invasione in massa di profughi alieni, in fuga da un regime dittatoriale. In maggioranza, si tratta di alieni perbene, ma non mancano i criminali; un po' come tra gli italiani che emigravano nelle Americhe, o tra le migliaia che sbarcano, oggi, sulle nostre coste. In un caso, nel film “District 9”, gli Alieni sono rinchiusi in ghetti, per via della xenofobia e dell'intolleranza da parte degli umani: sono troppo diversi! E i nigeriani, addirittura, sono presentati come criminali abbietti, dediti alla vendita illegale di armi aliene, popolati da prostitute e persino cannibali. 

Dora Akunyili, Ministro dell'informazione nigeriano, aveva chiesto di non proiettare la pellicola, nel suo paese, e aveva preteso scuse formali da parte della Sony, anche perché screditava l'ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo; nel film vi è un gangster chiamato proprio Obesandjo. Una casualità? 


Franco Bifani

2 commenti:

  1. Ciao, Franco.

    Concordo pienamente.
    Anche a me piace molto il racconto di Brown e proprio quest'anno, in una classe prima Liceo Scientifico, ho trattato a lungo il tema dello "straniero", che è sfociato nella ralizzazione di un compito scritto piuttosto impegnativo, ma che gli studenti hanno svolto benino, considerando la loro giovane età: tutti si sono espressi, per fortuna, più o meno come te.
    Riporto il testo della traccia:
    COMPITO IN CLASSE D'ITALIANO
    SOCIETÀ MULTIETNICA E MULTICULTURALE: SCONTRO DI CIVILTÀ O INTEGRAZIONE? LA PERCEZIONE DEL DIVERSO
    Avete sentito spesso parlare, in differenti contesti, di diversità. Sulla base delle conoscenze acquisite, provate a darne una definizione ed a citare degli esempi; quindi, affrontate il problema del diverso inteso come altro da noi per cultura, religione, aspetti somatici...
    Svolgete la traccia indicata secondo lo schema del testo argomentativo, tenendo presente quanto segue:
    -Definire il concetto di immigrazione;  frontiere libere o no?  Immigrazione clandestina: che fare? 
    -Diversità ed emarginazione nella nostra società: immigrati ed extracomunitari, ma anche, ed incredibilmente, abitanti del Sud Italia sono, spesso, oggetto di pregiudizio e di discriminazione, derivati dall'ignoranza, che genera paura e crimini contro l'umanità (vedi anche i recentissimi fatti di cronaca)
    -Analisi dell'articolo di Umberto Galimberti in fotocopia allegata: la tolleranza non basta
    -Visione dello spettacolo teatrale “I Persiani”, tratto dalla tragedia di Eschilo e considerazioni dal miniprogetto correlato: il ribaltamento del punto di vista
    -La cultura classica come melting pot, la concezione del dono e dell'ospitalità nell'antica Grecia (vedi testo di Storia, ai passi indicati); intercultura, competenze di Cittadinanza: il valore dell'accoglienza e dell’integrazione: le differenze sono una ricchezza?
    -Racconti di parenti o amici di famiglia che hanno vissuto l'esperienza dell'emigrazione
    -Racconti: “La sentinella”, di F. Brown; “Il paese dei ciechi”, di H. G. Wells; articoli, romanzi e film che trattano del tema in oggetto, ad esempio il film vincitore dell'Oscar 2018 "The shape of water".

    Come vedi, c'è "La sentinella".

    In una classe seconda abbiamo trattato il tema della Cittadinanza, partendo dalla Constitutio Antoniniana di Caracalla e prima, con fonti da Cicerone, Seneca..., da cui si evince che siamo cittadini della nostra Patria, ma anche del mondo.

    Perché non studiano almeno un po' certi signori che, chissà come, assurgono al ruolo di Ministri (da minus, meno, mentre magister da magis, più, vorrei ricordare!!)?

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    1. Beatrice, sei un’insegnante eccezionale, io e te saremmo stati due colleghi in perfetto accordo. Prova ad andare sul web, per leggere un altro racconto magistrale, “Zoo”, di Edward D, Hoch. Pare una tavoletta per bimbi, na il finale a sorpresa si presta a considerazioni attualissime. Lo leggevo sempre ai miei ragazzi. E poi, Beatrice, leggevo loro anche una preghiera mirabile, del Capo nativo americano Yellows Lark, definita il Pater noster degli Amerindi. Lo trovi facilmente sul web. Parole di un uomo dalle qualità fideistiche invidiabili, da far invidia a tanti cattolici. Le tracce del saggio che hai proposto sono infallibili. Putrtroppo, Beatrice, ci sono troppi immigrati che assolutamente non vogliono o non possono integrarsi. Vedi gli islamici. Lì Capua o, se io andassi a vivere in un paese musulmano, non potrei mai rinunciare a certi miei punti fermi, etici e religiosi. Uando due culture si incontrano , una delle due viene sopraffatta. Guarda i disastri di etnocidi e genocidi infami che abbiamo combinato noi europei. E arrivavamo su navi belle robuste, senza chieder nessun permesso, piantando bandiere in nome di Dio. Ora avviene il boomerang di una terribile ed irreversibile Nemesi storica. Ciao, grandissima collega, e grazie per il commento.

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