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venerdì 17 aprile 2020

CoronaVirus.Ore ed ore da riempire, da noi, ...


The remains of the day

Quello che resta del giorno, da quando mi alzo, verso le 7,30, fino a mezzanotte e dintorni, quando mi trascino di nuovo, controvoglia, a letto. Penso che sia, press'a poco, quanto accade, durate questa forzata inerzia, a tanti miei coetanei pensionati, dai 70 in su. 

Ci sono ore ed ore da riempire, da noi, chiusi entro gabbie abitative. 
C'è chi ne possiede di ampie, comode, utili e dilettevoli con terrazze, giardini, parchi, al mare, ai monti, ai laghi, sui colli, e chi è pigiato dentro a mono o bilocali, a tentare tutti una sgambatina casalinga. 
E tutti a stramaledire virus e dintorni, e le  restrizioni, spesso assurde, tra bombardamenti audiovisivi ossessivi su come dobbiamo comportarci, di questi tempi, e quegli slogans melensi, tipo #andratuttobene e #iorestoacasa. E proprio in TV, ultima speranza, per trascorrere serate un po' meno noiose, per tirare l'ora che non volge il disìo e non intenerisce il core.  
 Dalla finestra, il deserto  dei Tartari, una ghost town, percorsa da rare e timide auto, quasi pudiche di  essere in giro. Chi osa scendere in strada, mascherinato,, incrocia altrettali esseri che schizzano di lato, come rane in uno stagno, insidiate da una serpe, con esoftalmo e mimica da terrore profondo. 
Dopo aver sversato l'immondizia, sapientemente parcellizzata per poter prendere più spesso una boccata d'aria pura, dopo quella viziata e stagnante di casa, si va in edicola, in farmacia, a fare spesa, anche solo per un etto di stracchino o di prosciutto. Ivi vagano, dopo l'ingresso contingentato, sparuti avventori inscafandrati, che si evitano accuratamente, a distanze di km.  Poi, il  triste ritorno alla magione, tra triti e ritriti percorsi allucinati. Così passiamo, in tanti, quello che resta del giorno da Covid-19, The remains of the day. 
Forse questo brano è il più adatto alle presenti giornate: El deguello-  https://youtu.be/T9MgguowiF0

Franco Bifani

P. S. Ambrogio, ti mando un'altra mia lettera, non per voler fare la primadonna, ma tanto per tenerci uniti tra noi, leggendo qualche cosa, di questi noiosi e drammatici tempi. Ciao!

4 commenti:

  1. Il deguello! Bella musica, da film, solamente!
    Avendo una impronta più proletaria ed una certa età, aspetto serenamente.
    Rimedi per vivere quel che rimane del giorno?
    Lavori: pulizie della casa, collaborando, condividendo ed alleviando la metà.
    Evitare notiziari politici, da qualsiasi parte provengano. Portano solo odio.
    Se non si dispone di meglio, coltivare qualche piantina, cresce inconsapevole del mondo.
    Letture edificanti, non deprimenti. Ma Lei ne sa più di me.
    Musica, Musica: di ogni genere gradita. Possibilmente full immersion!
    Più diretti, i vecchi filmati di Charlie Chaplin anni '20. Considerarne gli insegnamenti.
    Ricordare quanti del Borgo sono "andati avanti" insegnandoci: Come si fa.
    Progetti: Viaggi, attività, conoscenze, apprendimento.
    Contatti con viventi spiritosi e, non ultimo attendere l'inevitabile con la coscienza pulita.
    Accolga quanto Lei preferisce. Adelante, Pedro! (pardon) Professore!

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    1. Avverto Anonimo che, dopo una vita di letture, da 14 anni, per una caduta di retina, cin grande rammarico, non riesco più a farlo. Mi limito a quanto trovo sul PC, retroilluminato.
      Per il resto, mi è scappata la voglia di un po’ di tutto. Scrivo qua e là, spero di non disturbare troppo, è un modo per sentirmi parte dell’umanità. In ciò sono grato ad Ambrogio, che ci tiene informati e su di tono, favorendo scambi di opinioni.

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  2. Gradevolissimo racconto, condito con la giusta dose di ironia. Grazie Biffino.

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    1. Clary, curati e stammi bene, mi raccomando.

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