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giovedì 6 aprile 2023

Frammenti di "Misteri": la solitudine di Dio

In questo giorno che apre il triduo pasquale rileggiamo questa poesia del nostro caro e non dimenticato Don Lino Cassi, per trent'anni parroco a San Michele di Fidenza. 

GETSEMANI 2000
(FRAMMENTO)

Che fai, Gesù, nel buio ?
Che fai, solo,
    in questa notte duemila
    lontano dai tuoi ?
Che fai in questo silenzio,
        un tempo rotto soltanto
        dall’ululare dei cani
        e dall’irridente verso della civetta
    e ora dall’urlo impaziente delle ambulanze
    e dalle ubriache grida
    dei motori ?

Con chi parli,
     se parli ?
Chi ascolti,
     se ascolti ?
     Nell’abisso in cui ti immergi
chi incontri ?
     Il Padre, che tu cerchi,
         e che ti ama tacendo
     o il nemico,
         camuffato maestro di menzogna ?

Solitudine,
    stretto nell’interminabile corridoio oscuro,
        senza sbocchi,
    schiacciato dal peso del mondo.
Sempre di sangue è il sudore
    ma abisso si è fatta l’angoscia.
Sarà sempre così
    fino alla fine ?

Vorremmo...
sorreggerti, vorremmo
ma come
se noi stessi siamo il peso,
che già porti?

E poi siamo stanchi
e le palpebre grevi...
Sonno, falsa innocenza,
alibi subdolo:
«non abbiamo visto niente»!
Sonno di polveri, fumo e siringhe;
di stordimento
e stanchi riti,
e sofisticate distrazioni.

Fra poco
qualcuno di noi ti bacerà
e poi ti lascerà
in balia di sconosciuti,
solo.

Qualcuno almeno, tornerà pentito ?
E saranno ancora le donne
ad esserti coraggiosamente vicine ?
Don Lino Cassi



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