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martedì 23 settembre 2008

Palazzo Panini: nei giornali del 23 settembre 2008




L'articolo apparso su quotidiano "INFORMAZIONE" di Parma

FIDENZA L'intervento è avvenuto senza nessun preavviso alla cittadinanza
Villa Panini, ruspe in azione
Ieri pomeriggio sono ripresi i lavori di demolizione


Hanno aspettato giorni con i motori spenti,aspettando che tutto tornasse a tacere facendo credere che nessuno le avrebbe più riviste. Ma poi sono tornate per finire il lavoro. Ieri a Fidenza le ruspe del cantiere di Villa Panini si sono di nuovo messe in azione sui resti di quello che rimaneva dell'edificio che un tempo sorgeva in via Gramsci. Giorni di polemiche e di parole infuocate,lotte unitarie di cittadini e Soprintendenza per i Beni artistici e storici per salvare un pezzo di storia di Fidenza,non sono servite ad evitare la demolizione della struttura. E ora,tutto procede come se nulla fosse mai accaduto. Proprio ieri,senza nessun preavviso alla cittadinanza,le ruspe hanno infatti ripreso il loro lavoro interrotto la notte del 4 agosto,distruggendo quello che ancora restava di Villa Panini.
La denuncia del fatto arriva da fidenza.ponziettore.it , con le foto delle ruspe al lavoro.
Ha testimoniare l'ultimo capitolo di una battaglia che non ha portato a nessun risultato "Ancora una volta l'arroganza si è sposata all'ignoranza e a nulla è servita l'indignazione delle persone comuni e gli appelli delle associazioni ambientaliste" si legge. Nel mirino anche il comportamento del Soprintendente Luciano Serchia che,"dopo aver inspiegabilmente tergiversato nell'emettere il decreto di fermo dei lavori dando la possibilità all'impresa di portare avanti il suo progetto, e dopo aver sbandierato la sua indignazione verso l'attentato alla cultura e alla città,di fatto ne ha finora accettato la logica non informando la città e le associazioni ambientaliste che ne avevano sollecitato l'intervento" Una nota di biasimo infine anche all'amministrazione comunale,che "ha gestito la cosa come non ricadesse nelle sue responsabilità preoccupandosi solo dell'impatto sulla viabilità delle macerie".


Articolo apparso su quotidiano "La Gazzetta di Parma"


VIA GRAMSCI - REVOCATO DALLA SOPRINTENDENZA LO STOP AI LAVORI
Villa Panini, via alla demolizione

Le decorazioni rimaste integre tra le macerie dovranno essere recuperate


Revocato l'ordine di sospensione dei lavori di demolizione Villa Panini, intervento che aveva creato recentemente non poche polemiche.
La soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici Parma e Piacenza conferma dunque il via libera allo smantellamento dell'edificio e alla rimozione delle macerie che, da agosto, ingombravano viale vittoria (strada ancora chiusa traffico) e via Gramsci, in attesa di un responso definitivo.
Il discusso villino del primo 900, era infatti stato demolito in parte il 4 agosto, quando un ordine emesso in extremis dalla Soprintendenza - allertata dalla sezione fidentini di Italia Nostra - aveva sospeso i lavori per accertare l'eventuale tutela di cui era meritevole l'edificio, attualmente di proprietà di un privato e per cui il Prg prevedeva la possibilità di abbattimento.
Con la lettera di revoca, inviata alla società impegnata nei lavori e al Comune di Fidenza, la vicenda sembra volgere ad una conclusione.
il documento segue infatti una prima e parziale revoca di sospensione emessa il 27 agosto che avrebbe consentito il recupero degli elementi architettonici e decorativi rinvenuti tra le macerie è la messa in sicurezza dei muri superstiti della palazzina. Le decorazioni recuperate, così come quelle rimaste integre - secondo il documento siglato dal soprintendente Luciano Serchia - dovranno essere inserite nel progetto architettonico previsto per quell'area. E' presto tuttavia per conoscere la sorte delle aree che - secondo quanto emerso dai primi incontri tra Soprintendenza, Comune e ditta impegnata nei lavori - saranno sottoposte a tutela indiretta comprendendo la fascia dei villini del primo '900 che si affacciano su viale Vittoria e parco delle Rimembranze. A questo riguardo, il vicesindaco Paolo Antonini sottolinea il "proficuo rapporto avuto con la Soprintendenza".
"Un rapporto di collaborazione - ha proseguito - che abbiamo sempre alimentato e che manterremo anche in futuro in vista della ricostruzione su via Gramsci, perché la nuova struttura possa inserirsi nella peculiarità dell'area"
m.i.m.

1 commento:

  1. Non si capisce quale "avvertimento" il comune avrebbe dovuto dare alla popolazione! Dovevano girare con le trombe, per annunciare che dopo quasi 2 mesi venivano (finalmente) sgombrate quelle macerie? O forse avremmo dovuto tenere quel cumulo ancora per anni?
    La verità è che le cose non potevano che andare così, su quella casa non c'era nessun vincolo di tutela e la sovrintendenza lo sapeva da più di 10 anni...

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