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giovedì 26 febbraio 2009

Città, territorio e buone intenzioni

"FARO' VOTARE AI FIDENTINI IL PIANO EDILIZIO"

INDICAZIONI DI PROGRAMMA DI PAOLO ANTONINI CANDIDATO SINDACO DEL PARTITO DEMOCRATICO

"A Fidenza oggi si vive bene e questa giunta ha fatto tanto per mantenere alta la qualità della vita. Non è sul passato ma sul futuro che c'è divisione. Io ho idee diverse sulle quali non mi sono potuto confrontare con Cerri. E quali sono queste idee?:
Primo: compattare l'Unione dei Comuni delle Terre Verdiane.
Secondo: Voglio portare fidenza ad essere protagonista all'interno della provincia. Siamo il secondo Comune del parmense e vogliamo pesare per questo non solo quando ci sono le elezioni.
Terzo: dobbiamo crescere per trovare la ricchezza da redistribuire.

Voglio sia chiaro: il Psc conterrà le linee del nostro sviluppo, non solo urbanistico. Per questo mi impegno a trovare lo strumento adeguato per far sì che i fidentini lo possano votare. Oggi la legge prevede che la cittadinanza sia informata. Noi andremo oltre: faremo votare questo piano dalla gente.

Da Polis Quotidiano del 25 febbraio 2009

Commento

Un assessore della ormai passata amministrazione ed aspirante sindaco che si esprime in questo modo sulla qualità della vita a Fidenza ha probabilmente in testa che qualcosa si può ancora peggiorare.
Vediamo le "idee":
primo: l'omaggio alle Terre Verdiane? E' per affermare la continuità non solo ideale con la precedente gestione Massimo Tedeschi delle cui sciagurate scelte è stato fedele esecutore.
secondo: proveniendo da un partito (PCI poi PDS) Antonini soffre della sudditanza della politica locale alle scelte operate con logica feudale nelle centrali di partito in regione ed in provincia. Alla città di Fidenza non serve confrontarsi con Parma, serve invece rapportarsi meglio al proprio territorio ed alla propria cultura che poi è la stessa dei comuni vicini.
terzo: dobbiamo senz'altro crescere, bel concetto
Ultimo: "faremo votare questo piano (il PSC?) alla gente". Come è stata finora gestita la Partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche non ci assicura sulla sincerità del proposito, d'altra parte sulla carta è facile ottenere un consenso salvo poi a trovarci con le torri al posta dei terragli, il Polo del Freddo al posto della campagna, un mostro prossimo venturo al posto del distributore Esso, un'area vuota in attesa al posto di Palazzo Panini, quartieri stile Disney attorno alla città.

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