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venerdì 19 giugno 2009

I platani del DLF e la morale del candidato Sindaco


Il Male ed il Bene secondo Enrico Montanari

Siamo alle solite: la partecipazione dei cittadini alle decisioni (passata amministrazione) o la volontà di ascolto della gente (promessa elettorale) sembrano destinate ad essere sempre e solo promesse elettorali.
Emblematica la risposta del candidato sindaco Enrico Montanari alla domanda :
Quale è il suo giudizio in merito al taglio dei 2 platani secolari nell'area dell'ex Dopolavoro ferroviario?

Risponde:
“Tagliare un albero secolare è male, ma realizzare un'infrastruttura - in questo caso un sottopasso - utile a tutti è un bene. Bisogna chiedersi se è più consistente il male o il bene, rispetto a quella scelta. Per questo penso sia stato giusto tagliarli. Governare in modo responsabile è questo, il resto è demagogia. Ma, se posso, penso anche qualcosa della domanda: in questa campagna si è parlato troppo di buche, o di platani, e poco di persone, che invece dovrebbero essere la nostra preoccupazione principale. Dobbiamo riparare le buche, ma tenendo al centro le persone”

Pur dando atto al prof. Enrico Montanari che, fino ad ora, non era tenuto a conoscere personalmente la nostra città, ritengo che prima di rispondere avrebbe dovuto minimamente consultarsi con la cittadinanza e non semplicemente affidarsi alle informazioni fornite da chi ha deciso l'intervento. Avrebbe forse capito che il sottopasso non c'entra niente con i platani, anche Giuseppe Cerri lo sa, il sottopasso risulta già realizzato per quanto riguarda il “buco” e soprattutto le strutture laterali in cemento. Il sottopasso di fatto da un anno manca solo delle rifiniture, del sottofondo stradale e della pavimentazione, in parte poi il sottopasso è da tempo già agibile verso aree private. Una ricca documentazione fotografica può essere prodotta. Il problema che Montanari non sa o finge di non sapere (ma se così fosse siamo ancora alla vecchia politica) è che il famoso sottopasso è d'interesse principalmente privato, e che di fatto verrà ripristinata la precedente viabilità a servizio del piazzale della stazione e per lo scorrimento da Ovest as Est. La risposta di Enrico Montanari è pertanto supportata da dati non veri ed applica a questi considerazioni abbastanza banali di stampo moralistico confondendo il bene con l'utile.
No, non ci siamo, le piante, non solo queste piante, sono state sacrificate, presto altre piante seguiranno ed insieme a loro luoghi caratteristici della città, della gente che poi sono le persone con cui Montanari auspica di dialogare. Ebbene a due giorni dalla possibile elezione a Sindaco della città forse è il caso di non fidarsi di chi ha la responsabilità dei misfatti in materia urbanistica a Fidenza. Il suo compagno d'avventura Giuseppe Cerri ha dichiarato più volte di dissentire “personalmente” da queste scelte urbanistiche attribuendole ad una precedente Amministrazione e lasciando poi man libera all'Ufficio Tecnico Comunale per la difesa d'ufficio!
Affinché la proposta politica della Sinistra a Fidenza diventi o ridiventi credibile, ed io sono certamente interessato a che questo succeda come lei o più di lei, occorre veramente che lei si confronti con i cittadini, le persone, anche su questi temi di cui le piante sono solo un episodio e non il peggiore. Altrimenti la Sinistra a Fidenza resterà quella di sempre, due partiti, quello degli affari che decide con/ed attraverso le cooperative ed i privati. Gli Amministratori, nolenti o volenti si adeguano. L'altro partito resta quello della Tortafritta per quelli che, semplici cittadini, votano.

Ambrogio Ponzi
Il mio commento è stato postato sul bog Diario di Fidenza

1 commento:

  1. Nessuno, mai, mi toglierà la convinzione che un candidato Sindaco debba essere del luogo. In questo caso , i cittadini, sapranno per certo che i suoi errori, le sue omissioni, i suoi scempi o le buone cose che ha realizzato sono frutto di consapevolezza. Diversamente, resterà sempre il dubbio: sòja me? Sè vöt ca'l sappia lö, l'é näsì a...

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