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domenica 6 dicembre 2009

L'urbanizzazione della costa di Siccomonte



Dopo aver cambiato volto alla campagna attorno alla città ormai diventata periferia della periferia o villaggio commerciale l'edilizia si spinge sulle prime colline. L'episodio più recente è la costruzione di una serie di edifici sulla costa che porta a Siccomonte in posizione dominante dal punto di vista panoramico. Si tratta di una forzatura del Prg e del regolamento edilizio certamente ben congegnata in un ambito di intervento in cui la funzione pubblica di controllo è inesistente per un motivo molto semplice: l'operazione è stata condotta senza delibera della Giunta Comunale ma sulla base di atti gestiti dall'Ufficio Tecnico in completa autonomia. La presentazione dei progetti è avvenuta nel periodo in cui la Commissione per la Tutela del Paesaggio era direttamente presieduta dal responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale che rivestiva pertanto la duplice figure di controllato e controllante!
Sia tratta di quattro edifici sul crinale della collina che porta a Siccomonte di tipologia costruttiva dubbia in quanto non riconducibile ad una finalità strettamente legata all'uso agricolo. Abbiamo appurato che in data 5 maggio 2009 è stata presentata denuncia inizio attività per installazione recinzione e cancelli mentre in precedenza il 21 aprile 2009 era stata presentata pratica di restauro e risanamento conservativo di tipo B di fabbricato accessorio a servizio dell'azienda agricola. I lavori sono praticamente finiti, totalmente per quel che riguarda fondazioni e murature, in corso risulta la coibentazione delle coperture. Le evidenti difformità tra il costruito e le precedenti motivazioni dei lavori hanno poi portato alla richiesta di variante al progetto di costruzione 101/2008 per realizzazione fabbricato accessorio. Leggendo le licenze edilizie risulta che il responsabile UTC del provvedimento è Frazzi Luigi e che, attenzione, l'abitabilità risulta necessaria. Quest'ultimo requisito a mio avviso non è in linea con una motivazione dei lavori di "restauro risanamento conservativo di tipo B di fabbricato accessorio a servizio dell'azienda agricola.".
Le istruttorie di competenza di UTC sono tuttora in corso e non poteva essere altrimenti per vari motivi: non c'era l'urgenza come nel caso della demolizione di Villa Panini, non è il caso di prendersi troppe responsabilità.
Dalla normativa urbanistica vigente l'intervento non si configura come "restauro risanamento conservativo di tipo B" ma si tratta a mio parere di un intervento di nuova costruzione. Stabilire poi che questo sia corretto o meno sulla base delle leggi e dei regolamenti comunali non è certo di mia competenza e mi limito pertanto ad evidenziare la precarietà dei regolamenti stessi e delle procedure a garantire la tutela del territorio.
L'alterazione del paesaggio è evidente dall'esame del materiale fotografico prodotto.
A titolo di curiosità e non solo, propongo anche la foto delle costruzioni del cosiddettoo Villaggio del Sole in costruzione in Via Togliatti prima della rotonda di Lodesana/Vaio, le dimensioni della costruzioni sono le stesse dei quattro edifici di Siccomonte. Mi attendo che per questi ultimi prima o poi siano richieste ulteriori varianti con cambiamenti d'uso.

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