giovedì 14 gennaio 2010

L'assedio delle lottizzazioni al parco dello Stirone




L'urbanizzazione della prima campagna a sud di Fidenza sta proseguendo compromettendo il fragile equilibrio di canali, alberi e  campi che caratterizzava questa parte del territorio pedecollinare. A contraddire la filosofia urbanistica che prevedeva che lo sviluppo avvenisse in  quartieri distinti concepiti come i nuovi capisaldi urbani, trasposizione moderna delle antiche mura farnesiane, nascono in ordine sparso nella campagna agglomerati di case frutto di lottizzazioni non riferibili ad alcun razionale disegno urbanistico. Un primo intervento ha interessato la frazione di Vaio dove una villa settecentesca è stata ristrutturata a mono-bilocali e i contigui fabbricati agricoli, in precedenza costruzioni precarie, si sono trasformati in villette e schiera e piccoli condomini per un insieme di rispettabili dimensioni. Siamo ai confini di quello che insistiamo a chiamare Parco Naturale dello Stirone. L'assalto alle rive dello Stirone caratterizza ormai il territorio che dal Quartier Luce si spinge verso la confluenza del Torrente Ghiara nel Torrente Stirone. Poco prima di raggiungere la rotatoria di smistamento verso l'ospedale è prevista una nuova lottizzazione. Il pannello  dichiara in modo esplicito che la lottizzazione riguarda la costruzione e vendita nel parco dello Stirone di villette a schiera, appartamenti e mansarde. Più avanti praticamente ai piedi dell'argine risulta già realizzato un condominio che, data la vicinanza con alcune costruzioni preesistenti, sarà la premessa per la realizzazione di un complesso di abitazioni. La saldature tra nuove e vecchie costruzioni azzererà tra non molto la fascia agricola di rispetto che ogni parco  dovrebbe avere. 

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