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venerdì 19 novembre 2010

Il fotovoltaico su suolo agricolo: la regione ci ripensa


Approvata risoluzione dei Verdi per regolamentare l'installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli

L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione presentata dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo e sottoscritta da numerosi altri per impegnare la Giunta a predisporre al più presto una norma che regolamenti la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra.
"La risoluzione - spiega soddisfatta la consigliera Meo - è stata approvata con il voto favorevole di tutti i gruppi, sia di maggioranza sia di opposizione. Ciò è molto importante perché evidenzia quanto l'occupazione di suolo agricolo da parte dei grossi impianti fotovoltaici sia considerato un problema da parte di tutte le forze politiche."
"Abbiamo dato indicazioni chiare - continua Meo - alla Giunta per individuare le aree in cui vietare l'installazione a terra di impianti fotovoltaici come gli ambiti rurali ad alta vocazione produttiva o quelli interessati da vincoli di carattere ambientale o paesistico. Nello stesso tempo abbiamo indicato le aree su cui indirizzare l'installazione di tali impianti come quelle a 
destinazione produttiva, le aree adibite a parcheggio, le superfici coperte già esistenti o le aree libere poste all'interno della perimetro dell'abitato."
"Benché la tecnologia fotovoltaica consenta di produrre energia pulita, utilizzando una fonte rinnovabile, non la si può considerare priva tout court di impatto sull'ambiente, in quanto occorre distinguere tra le diverse tipologie di impianto. In particolare, essa è difficilmente condivisibile quando è realizzata mediante grandi impianti a terra di pannelli fotovoltaici realizzati su suoli agricoli."
"E' risultato evidente a tutti i consiglieri - conclude Meo - che gli impianti fotovoltaici integrati sull'involucro esterno degli edifici di taglia piccola e media godono di una serie di vantaggi fondamentali rispetto alle grandi centrali a terra: generano energia elettrica nel luogo del consumo e riducono le perdite di distribuzione; impiegano superfici dell'involucro altrimenti 
inutilizzate; sono meno appetibili da parte di speculatori estranei al tessuto produttivo locale (viceversa a caccia di investimenti di taglia maggiore); promuovono in modo più efficace gli operatori locali, contribuendo a sviluppare professionalità tra gli installatori e i progettisti nostrani; infine, se ben integrati negli edifici possono essere occasione di riqualificazione architettonica in edilizia."

Oggetto n. 571 - Risoluzione proposta dai consiglieri Meo, Naldi, Monari, Pariani, Sconciaforni, Donini e Barbati per impegnare la Giunta a predisporre linee guida per disciplinare gli impianti di pannelli fotovoltaici a terra. (Prot. n. 32543 del 4 novembre 2010)

E da noi?
Ricordiamo che nella seduta del Consiglio Comunale di Fidenza del 21 settembre scorso veniva approvato un impianto fotovoltaico su terreno agricolo nella frazione di Rimale. I consiglieri Giuseppe Cerri e  Daniele Ajello avevano, in modo diverso, espresso il loro dissenso. Giuseppe Cerri della minoranza non PD aveva votato contro mentre Daniele Ajello della maggioranza aveva abbandonato. I consiglieri del PD, non avendo in proposito opinione propria, hanno preferito astenersi. In questo confermando il loro allineamento alle posizioni del partito in provincia così ben illustrate dal consigliere provinciale Giancarlo Castellani. 

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