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mercoledì 15 dicembre 2010

Vivere da abusivi nella periferia di Fidenza

Sempre più si avvalora l'ipotesi che la spinta costruttiva a Fidenza non ha tenuto conto sia delle reali necessità della città che delle reali capacità tecniche ed amministrative per gestire il complesso fenomeno. La lettera di Antonio C. denuncia in modo esemplare questo stato di cose su cui da tempo è necessario intervenire.
Ma leggiamo ora la lettera di Antonio:
"Venite ai Gigliati: 50% degli appartamenti invenduti… Va bene che in centro è scomodo per tante ragioni… però a Fidenza mica siamo in 50.000!!! In effetti si è costruito un pò troppo! Per quanto riguarda l’ENEL è uno scandalo: hanno difficoltà tecniche a portare la corrente dalla cabina (chi ha progettato il quartiere??) agli edifici! Siamo tutti con luce di cantiere…lo saremo almeno fino a marzo. Sono stato all’Ufficio Tecnico del Comune dove una signora, un signore (entrambi dirigenti di cui per privacy non faccio il nome) ed un famoso architetto mi hanno accolto (con enorme fastidio da parte della prima!!!) dicendo che il problema lo stavano risolvendo…che proprio quel pomeriggio dovevano incontrare i dirigenti ENEL per risolvere la questione… da allora è passato un mese… e abbiamo ancora luce di cantiere! Una parte di coloro che lavorano presso il Comune di Fidenza (così come una discreta parte dei dipendenti pubblici in generale) dovrebbe meglio comprendere il “sacrificio” e la “sopportazione” dei cittadini…e zappare per qualche giorno la terra! Saluti. P.s. ripensandoci… zappare la terra no, meglio asfaltare la Tangenziale Nord e soprattutto quel tristissimo e disastrato tratto di strada che passa dietro al cimitero e che porta al voltone!!
Antonio C.
15 dicembre 2010"



1 commento:

  1. Ambrogio, io abito in fondo a Via Gobetti, non mi posso lamentare del condominio e dei suoi abitanti; c'è un ampio parcheggio, alberi, aiuole, un gran bel prato verde, dietro l'edificio, fino ad arrivare alla Via Togliatti. Passo spesso di fianco all'agglomerato di case, infinito e sterminato, che portano sulle strade per Tabiano, da Villa Ferro in avanti; la mattina pare il deserto di Sonora, la sera ci sono due finestrelle illuminate su cento. E i servizi varii, le infrastrutture minime, dove stanno, là come qui da me? L'unico segno di vita sociale utile alla comunità, qui nei miei paraggi, come là, è un'edicola, che apre dalle 8 alle 8, cogli l'attimo! Ma se uno vuol fare spesa, per qualsiasi articolo alimentare od extra, o si usa l'auto e si percorrono chilometri, altrimenti uno è fritto e rifritto, specie se comincia ad avere una certa età. Se solo ci s'accorge che manca qualche cosa, un uovo, del latte, del pane, una lampadina, le sigarette, si fa più presto a rinunciare. Certo sarà forse scomodo,per certi versi, come dice Antonio C., abitare in centro, ma qui pare di vivere sulla Luna. La notte io mi aspetto, un giorno o l'altro, di sentire ululare i lupi o i coyotes e di vedermi girare, nel cortile condominiale, nei giorni della merla, orsi bianchi, foche e pinguini; mi aspetto di sentirmi suonare al campanello di casa non più i Testimoni di Geova, ma poveri cacciatori eschimesi perdutisi nel pack di cemento. Che i Prominenten comunali, specie se femmine, siano altezzosi, arroganti e spocchiosi, è una normalità; ci sarebbe da meravigliarsi del contrario, dillo tu ad Antonio C., te ne prego, se lo conosci!

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