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mercoledì 4 maggio 2011

Celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia: concerto nella Cattedrale di Fidenza


Sabato 30 aprile, nella splendida cornice della nostra millenaria Cattedrale, la Diocesi di Fidenza ha voluto celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia con un concerto della Corale San Donnino diretta dal maestro Giovanni Chiapponi.
Una serata organizzata con molta cura e attenzione, cantata in modo straordinario da tutta la Corale oltre che dal famoso baritono fidentino Romano Franceschetto e dalla giovane cantante solista Maryam Najafi, il tutto in uno scenario di grande suggestione umana e spirituale.

Assieme al Vescovo di Fidenza Mons. Carlo Mazza, sono state tantissime le persone che hanno voluto essere presenti a questo eccezionale evento affollando la cattedrale, tra i quali l’assessore provinciale Giancarlo Castellani, l’assessore Giuseppe Commerci, il consigliere comunale Giuseppe Cerri, mons. Claudio Melgazzi, don Gianemilio Pedroni, don Adriano Contestabili e don Paolo Pacifici.
La bandiera Italiana al fianco di quella dello Stato Vaticano dietro alla statua della Madonna hanno sottolineato il legame mariano tra, l’Italia, Fidenza e la nostra Chiesa che si testimonia nella nostra Cattedrale.
Don Adriano Contestabili ha ricordato come l’evento è stato voluto dalla diocesi di Fidenza per salutare l’Italia, in una giornata straordinaria per tutta la cristianità vista la beatificazione a San Pietro, del grande Giovanni Paolo II, a cui sono stati dedicati i primi due canti: la “Meditation” di Massanet e il “Tu es Petrus” di Perosi.
La bravissima e giovanissima violista Giulia Chiapponi ha accompagnato la “Meditation” con il violino donatogli per l’occasione dal maestro Romano Pastori.
Tutta la Corale San Donnino, composta da 18 uomini e 14 donne, oltre al maestro Giovanni Chiapponi, si è invece presentata con la coccarda tricolore a testimoniare l’affetto e l’attenzione verso la bandiera italiana .
Sempre don Adriano Contestabili ha quindi sottolineato come il nostro risorgimento sia legato in modo indissolubile a Giuseppe Verdi sia per la sua sublime musica che per quel “Viva Verdi” che ha accompagnato tutti i moti risorgimentali.
“Giuseppe Verdi – ha continuato don Adriano – che fu eletto deputato di Borgo San Donnino nel 1861, è una gloria della nostra terra e della nostra diocesi e per questo siamo particolarmente felici!”.
Dopo il “Dal tuo stellato soglio” di Gioacchino Rossini è stata la volta de “La Vergine degli angeli” di Giuseppe Verdi, definita da don Contestabili come “una delle più alte ed emozionanti espressioni della preghiera nella lirica” e tutti i presenti sono stati rapiti da questa splendida preghiera cantata divinamente dalla nostra Corale.
Avanti quindi con altri memorabili brani verdiani: “O signore del tetto natio”, “Gli arredi festivi”, e il “Jerusalem”, tutti applauditi ripetutamente dai presenti.

Ha quindi preso la parola il vescovo di Fidenza mons. Carlo Mazza, che ha ricordato lo scopo della serata da Lui fortemente voluta con queste parole: “stiamo celebrando una bellissima serata che la Diocesi ha voluto donare come atto di amore alla città di Fidenza in occasione dei 150 anni dell’Unità dello Stato Italiano. Perché come ha ricordato il Santo Padre Benedetto XVI il risorgimento ha concluso il cammino della nazione italiana che è invece partito molti secoli prima nel lontano medioevo. Come cattolici non dobbiamo dimenticare che l’Italia è formata da molte etnie che nel tempo si sono fuse. Il Cristianesimo ha dato un grande contributo alla costruzione prima alla nazione italiana e poi all’ordinamento amministrativo dello Stato che ha perfezionato l’Unità di Nazione. Mi piace sottolineare la frase del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che alcune settimana fa, durante le celebrazioni, ha sottolineato come “ divisi saremmo stati spazzati via dalla storia”, noi con questa serata abbiamo voluto fare un altro passo verso il senso di unità del popolo italiano lavorando per costruire e consolidare la nostra cultura nazionale. Ora, come cattolici, dobbiamo riprendere con forza la nostra presenza all’interno dello Stato Italiano in tutte le sue articolazioni. Vorrei infine ricordare una frase di don Bosco, a mio avviso molto significativa, infatti amava ricordare come occorra “essere cittadini di fronte allo stato e religiosi di fronte alla Chiesa”, esprimendo valori di riferimento più che mai attuali”.
Finale mozzafiato, grazie ad un crescendo di emozioni regalate dalla Corale San Donnino accompagnata da Franceschetto e da Maryam con i brani più famosi del repertorio verdiano: “Si ridesti il leon di Castiglia” e il “Va pensiero”.
Quindi, con grande concentrazione, tutti i presenti hanno recitato assieme la Preghiera per l’Italia scritta nel gennaio del 1994 proprio da Giovanni Paolo II.
Memorabile la conclusione con il canto dell’inno nazionale “Inno di Mameli” sentito in piedi da tutti i presenti, farse mai cantato prima all’interno della nostra Cattedrale.
Inaspettata premiazione finale, da parte del Vescovo, che ha donato tra gli applausi una targa alla Corale San Donnino, al baritono Romano Franceschetto e alla giovane cantante Maryam Najafi.
E’ terminata così una serata straordinaria che verrà ricordata a lungo sia dalla nostra Chiesa che dalla nostra comunità civile.

Amedeo Tosi


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