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venerdì 4 novembre 2011

Restauri senza idee, idee da restaurare.

L’abbazia di Castione de’ Marchesi.
Il "caso" Castione Marchesi di Fidenza


Ritorna agli onori della cronaca il caso di Castione Marchesi con un articolo a quattro colonne dal titolo "Salviamo l'antica abbazia di Castione: sta crollando" a poca distanza di tempo dalla seduta del 2 febbraio 2011 in cui il Consiglio Comunale di Fidenza che ne aveva deliberato il recupero con uno stanziamento di 850.000 euro da spendersi in più annualità. Dal tenore dell'articolo si può arguire che i lavori non siano ancora iniziati.

Non specifica tuttavia la delibera, se non in modo generico, quali effettivo uso verrà fatto del complesso limitandosi ad affermare " particolare interesse storico ed architettonico consistendo di un complesso abbaziale di origine benedettina di stile romanico risalente all'XI secolo d.C.", informazione questa che possiamo trovare in qualsiasi guida turistica. 
Manca infatti la precisazione, che poi è condizionante per il successo del recupero della struttura, circa la destinazione finale del complesso come si trattasse, per assurdo, di ottenere uno spazio da adibire a sala civica, ritrovo per dopolavoristi, sfondo per foto ricordo o qualcosa d'altro. 
Sappiamo tuttavia che a Fidenza è in atto, attraverso una infinità di stralci, il recupero del Collegio dei Gesuiti assai criticabile nelle finalità specie nella parte concernente l'ottenimento di spazi ricettivi di pernottamento. Questo progetto, per il quale molti soldi sono stati spesi in presentazione in presentazioni, convegni e spese viaggio, basti pensare che risale al 1989 l'inizio della elaborazione mentre nel 2007 è stato completato il progetto esecutivo. Tempi lunghi, tanto lunghi che nel frattempo i promotori, i referenti tecnici e quelli culturali iniziali, salvo almeno un'importante eccezione, sono stati dimessi o quasi. Anche l'importanza relativa di Fidenza in rapporto alla Via Francigena è nel frattempo decisamente diminuito di fronte alla vivacità di altre realtà, tipo Siena che, nella sua proposta di ottenere il riconoscimento dell'Unesco per la Via Francigena, si trova la palla al piede delle altre realtà, tipo la nostra, ancora ancorata alle locandine, alle guide informative ed agli uffici di ricevimento e di promozione. 
In definitiva: mancano idee per il Monastero di Castione, mancano idee fattibili in tempi non biblici per il Collegio dei Gesuiti di Fidenza e mancano strategie non improvvisate  per la Via Francigena. 
Azzardare proposte del tipo facciamo la struttura ricettiva per "pellegrini" a Castione, ridimensioniamo il progetto Collegio dei Gesuiti in modo da renderlo fattibile, diventa imperativo in questi tempi bui a motivo della mancanza di risorse spendibili e, appunto, di idee


fidenza: Chiesa e ex-Collegio dei Gesuiti


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