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martedì 10 gennaio 2012

Ex-ospedale: partono le demolizioni.


Poco è rimasto di antico nell'area del vecchio ospedale che attende il braccio meccanico del demolitore. L'intervento è imminente, ne da informazione la Gazzetta di Parma  in edicola oggi con un ampio articolo dedicato ai cantieri fidentini.
Il  complesso originario sorse alla fine dell'ottocento come Collegio dell'Angelo per iniziativa delle madri Orsoline e fu via via affogato da aggiunte, sopraelevazioni e modifiche dopo che, nel 1920, vi fu trasferito l'ospedale civile che vi rimase per più di ottant'anni.
Il Collegio dell'Angelo in una cartolina degli anni '20
Era indispensabile intervenire su quest'area abbandonata al degrado dopo il trasloco dell'ospedale civile nella sede attuale ai piedi delle colline di Lodesana.
Il progetto d'iniziativa privata, il complesso è stato ceduto nel 2008, dovrebbe, oltre a portare ad uno standard di decoro accettabile, rivitalizzare la zona una volta assai frequentata data la presenza dell'Ospedale Civile.
La parte della nuova costruzione che ingloberà i resti del Collegio dell'Angelo prospetta su Via Berenini, il rendering (vedi immagine sopra) ci mostra l'edificio come dovrebbe apparire al termine dei lavori. Una grande "vela" che vorrebbe dar movimento all'architettura del palazzo ci trova perplessi.
Maggiori preoccupazioni desta la parte del complesso attualmente a verde.
Probabilmente verrà anche cancellata la palazzina sede dell'ex Dispensario Antitubercolare di nessuna pretesa architettonica ma che costituisce una memoria di altri tempi.

1 commento:

  1. Ricevo e pubblico il parere di Pignolo:
    Ma se il Collegio dell'Angelo era negli anni '20 a due piani, con quello sguardo d'insieme così riposante, allora adesso è già snaturato, con un terzo piano che è una superfetazione.
    Solo che è una superfetazione di oltre 50 anni fa e quindi già soggetta a tutela anche quella.
    Dilemma: lo si riporta alla sua origine o lo si lascia così con un piano in più?
    La risposta è nel disegno a colori...
    Capirai, con quel che costano gli spazi!!!
    Ciao, "Pignolo"

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