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martedì 3 gennaio 2012

Ricordi d'Oriola

L'Oriola tra storia e mito: il quartiere plebeo
L'Oriola in un olio su tavola di Ponzi Ettore 1955

Ricordi d'Oriola è il libro che Nino Secchi, personaggio a tutto tondo nel panorama fidentino, dedica al suo quartiere: l'Oriola. 

Il materiale iconografico non difetta e Nino Secchi l'usa abbondantemente presentandoci numerosi scorci del quartiere e i personaggi che nel quartiere sono nati e vissuti negli ultimi settantanni. Non importa all'autore ricordare che oggi il quartiere Oriola è una ristretta fascia di territorio urbano che insiste su due vie parallele, Via Mentana e Via Ponteromano, cucite alla centrale Via Cavour da Via Vito Aimi e che, sino al 1930, l'Oriola aveva una estensione bel maggiore in quanto partendo dalla Rocca arrivava alla Porta di san Donnino comprendendo di fatto l'area oggi battezzata Piazza Grandi. Nino infatti dice in apertura del libro
"Questo volumetto non vuol essere nulla di letterario, di storico, di analisi o ricerca sociologica ... in poche parole niente di impegnato e, tanto meno, di colto. Semplicemente un tributo alla "gente d'Oriola" un ricordo affettuoso ...."
Il lavoro ha avuto l'omaggio di S.E. mons. Carlo Mazza vescovo di Fidenza, dell'assessore alla cultura del Comune di Fidenza, Lina Callegari ed infine di Francesca Gambarini, presidente del Consiglio Comunale della città, ma sopratutto legata al quartiere
"relitto tardo barocco cresciuto -male- attorno alla Cattedrale, malsano e fatiscente ........".    
Per la cronaca il libro in pochi giorni si è esaurito e questa mattina ho ritirato l'ultima copia rimasta che Nino aveva conservato e dedicato a me, "oriolano di confine". 


Così appariva l'esterno del quartiere Oriola dalla finestra della mia abitazione in via Mazzini 28A
(Olio su compensato 28X37 1952 di E. Ponzi)

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