Pagine

venerdì 27 gennaio 2012

Sant'Emidio, Borgo San Donnino ed il terremoto

La tradizione popolare e cattolica attribuisce a Sant’Emidio, oltre alla capacità di guarigione, una serie di miracoli, di cui sicuramente il più famoso è il miracolo del terremoto di cui esistono diverse versioni.  
Ed ecco il legame di Sant'Emidio con Borgo così come mi è pervenuto dall'associazione culturale Sant'Emidio nel Mondo (nota 1) con cui sono in contatto: "un testo pubblicato a Borgo San Donnino nel 1857 sotto il titolo "Compendio della vita di S. Emidio martire, protettore de’ suoi devoti contro il flagello del terremoto" (Borgo San Donnino, Tip. Verderi 1857, 16 pp.) di cui ci è stata segnalata una copia presso la Biblioteca Palatina di Parma".

La data di pubblicazione non è certo casuale: il 1 febbraio 1857 l'area parmense-reggiana era stata sede di un terremoto locale abbastanza significativo.

A poco più di 150 anni da quell'evento tellurico in questi giorni la terra non cessa di tremare e sul web il santo è diventato popolare.
Sant'Emidio nacque a Treviri nel 279 da famiglia pagana. A ventitré anni, ricevuto il battesimo, Emidio iniziò a studiare le Sacre Scritture, diventando un ottimo predicatore e suscitando le ire dei pagani.
Recatosi dal papa Marcello, su invito di un angelo in sogno, Emidio venne ordinato vescovo di Ascoli.
Iniziò la sua predicazione, convertendo moltissimi pagani e operando guarigioni. Il governatore Polimio, credendolo incarnazione del dio Esculapio, gli promise in matrimonio la figlia Polisia. Ma Emidio la convertì, suscitando l'ira di Polimio, che ordinò di decapitarlo.
Avvenne allora l'ultimo miracolo del santo: al momento di morire, raccolse il proprio capo, camminando fino al monte dove aveva costruito un oratorio. Era il 5 agosto 309.
Nel 1703 un violento terremoto colpì le Marche risparmiando Ascoli, protetta dal suo patrono. Per riconoscenza, nel 1717 gli abitanti gli eressero una chiesa. (Avvenire)
Nota 1 
SENM (2012). Sito Internet dell’associazione culturale «Sant’Emidio nel mondo» (aggiornamento gennaio 2012).


Nessun commento:

Posta un commento