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martedì 13 marzo 2012

La Battaglia di Anghiari di Matteo Renzi

Il dipinto del Vasari viene "bucato" per inserire sonde esplorative



La storica Battaglia di Anghiari fu combattuta mercoledì 29 Giugno dell'anno 1440 tra i Fiorentini, vincitori, ed i Milanesi, guidati da Niccolò Piccinino e superiori in uomini e mezzi. L'aspra battaglia viene così descritta dal Machiavelli: "Ed in tanta rotta e in si lunga zuffa che durò dalle venti alle ventiquattro ore, non vi morì che un uomo, il quale non di ferite ne d'altro virtuoso colpo, ma caduto da cavallo e calpesto spirò".

Battaglia comunque non inutile ai fiorentini, che conservarono l'indipendenza, e non dannosa per il Duca di Milano come dice sempre il Macchiavelli : "…la vittoria fu molto più utile per la Toscana che dannosa per il duca (di Milano), perché se i Fiorentini perdevano la giornata, la Toscana era sua; e perdendo quello, non perdè altro che le armi e i cavalli del suo esercito, i quali con non molti danari si possono ricuperare".

La battaglia importante è invece quella che si sta consumando in questi giorni a Firenze riguarda quella dipinta da Leonardo in Palazzo Vecchio. L'affresco fu danneggiato durante le operazioni di essiccamento del colore in modo irrimediabile e quel che resta è coperto da un affresco del Vasari realizzato probabilmente su un supporto indipendente.

Riproduzione del lavoro di Leonardo in un disegno di
Peter Paul Rubens conservato al Museo del Louvre a Parigi


L'assalto oggi è condotto dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha fatto bucare il lavoro del Vasari per scoprire quel che cela, per ora campioni di colore frettolosamente dichiarato identico a quello utilizzato da Leonardo per la Gioconda. Lo sia o non lo sia non cambia niente.

Il patrimonio artistico italiano non ha bisogno di scoop ma di tutela e valorizzazione anche in termini economici dell'esistente. Mettersi a grattar tele o bucarle non produce nulla di buono e certamente qualche danno. Se poi sappiamo cosa nel miglior dei casi si possa trovare, ebbene, allora non è proprio il caso di farlo.
Italia Nostra ha scelto questo articolo per esprimere il suo parere


La Battaglia di Anghiari
Un articolo di Tomaso Montanari


Emerge il nero a Palazzo Vecchio! Ma no, non c’entrano i fondi di Lusi: è il colore della Gioconda. Anzi, vuoi vedere che in quell’intercapedine c’è anche qualche capello di Monna Lisa in persona? Magari ci sono perfino le ossa: e sai come schiatterebbero alla Provincia, che scava inutilmente a Sant’Orsola, se le trovasse il Renzi? E c’è già chi dice che Vasari abbia costruito una intercapedine minore per preservare un torsolo di mela morsicato da Leonardo. Se siamo fortunati, l’analisi del DNA scioglierà l’enigma, anzi il mistero: a Leonardo piacevano le mele?
Meglio provare a sorridere, perché a prendere seriamente la conferenza stampa di ieri viene da piangere. Domani l’opinione pubblica globale sarà riportata, come per incanto, ad una dimensione pregalileiana della conoscenza. Tutti i media titolano infatti sulle ‘prove’ della presenza di Leonardo: ma di quali prove parliamo?

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