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domenica 24 giugno 2012

Fidenza: come uscire dalla tela del ragno

Una pausa di riflessione è quanto di meglio necessiti l'urbanistica fidentina: congelare alcuni progetti, rivederne altri, fare un quadro conoscitivo serio del costruito, dei lavori fermi per mancanza di fondi, delle iniziative senza inizio. Nel frattempo concentrare le risorse sul PSC e gli altri strumenti urbanistici diventa imperativo. 
Manca alla nostra città un progetto di città che non sia una somma di progetti concepiti da una decina d'anni e rivisti in senso peggiorativo, sfugge il disegno generale che  funzionari, chiamati anche "tecnici", stanno portando avanti. 
Fare oggi un progetto nuovo per la città presuppone che il vecchio (protagonisti inclusi) sia messo da parte. I nostri amministratori non devono limitarsi ad essere gli esecutori dei piani urbanistici formulati altrove e da altri soggetti, anche se controfirmati da "fidentini del sasso" che ricorderemo come "fidentini del cemento".
Solo in questo modo l'apporto del team nominato dal Sindaco a contribuire alla redazione dei nuovi strumenti urbanistici potrà esprimersi positivamente, anche in termini di partecipazione.  


Il telaio della futura edicola è la vera novità nel panorama urbano fidentinoL'intero intervento prevede nel sottosuolo un deposito a pagamento per biciclette che costerà l'equivalente di un acquisto di più di 100.000 biciclette.

L'attuale Amministrazione ha dimostrato la capacità di concludere quei lavori che ha ritenuto di dover terminare cercando di riportare la città da "unico grande cantiere" di cose non fatte, alla normalità. 
Questa capacità di fare dimostrata dall'attuale Amministrazione può utilmente ancora esercitarsi al completamento delle opere in corso di realizzazione o in sofferenza: ex-ospedale, quartiere "I Gigliati", palazzo ex-Esso (turiamoci il naso), area tra Via Ariosto e Via Porro, piazzale della stazione (turiamoci il naso), cimiteri frazionali (obbligatorio intervenire) e completamento raccordo della città con lo svincolo intermedio della tangenziale (in corso). 
Altre opere impostate da anni e mai realizzate possono invece essere riviste e ridiscusse, portiamo questi pochi ma importanti casi: nuovo Solari in zona Cimitero e costruzioni commerciali nell'area pubblica dell'ex Foro Boario (ora adibita a parcheggio), area ex Bar Balilla dove è prevista la costruzione di un edificio stile Nuovi Terragli, parcheggio nel Parco Guernica di Via Mazzini.

Area ex Esso

Area ex Bar Balilla

Area ex Foro Boario
Eppure eravamo partiti bene

Novembre 2009 - Fidenza, Psc e dirigenti parla il sindaco Cantini

La giunta sta lavorando alla definizione del nuovo piano strutturale e già nei primi mesi dell'anno prossimo qualche idea potrebbe essere presentata ai cittadini
L'attesa per il primo PSC targato centrodestra nella storia di Fidenza è quasi finita. La giunta guidata da Mario Cantini sta lavorando alla definizione del nuovo progetto e già nei primi mesi dell'anno prossimo qualche idea potrebbe essere presentata ai cittadini. «L'ufficio - sostiene il primo cittadino - sta continuando l si sarebbe volua costruzione del Quadro Conoscitivo ed all'inizio del prossimo anno avvieremo un confronto più ampio all'interno e all'esterno della struttura comunale per una sua conoscenza e condivisione». La giunta precedente, quella di centrosinistra targata Giuseppe Cerri, proprio sullo strumento urbanistico si spaccò in due, subito dopo aver fatto un bando. Quella Cantini rispetto agli ingombranti predecessori sembra voler fare qualche passo indietro allo scopo di ricominciare (quasi) daccapo. «L'Amministrazione precedente - afferma Cantini - aveva effettuato un bando per la scelta del team esterno cui hanno partecipato professionalità di rilevante importanza; intendiamo riprendere quel bando, riaprire nei termini in modo da ampliare il campo delle possibili scelte e poi procedere spediti ascoltando tutti, ma riservandoci alla fine la responsabilità ed il dovere delle scelte. Definiremo contestualmente i tre livelli di cui si compone il Piano Urbanistico Comunale: PSC, POC e RUE, ma già nei primi piani di settore che definiremo ed approveremo, ovvero l'aggiornamento del Piano del Traffico, il Programma Energetico Comunale, il programma di intervento e riqualificazione di specifici ambiti del centro storico, si definirà l'idea di città che ci guida: una città di regole e di opportunità nello stesso tempo, una città attenta e capace di cogliere le sempre più veloci modificazioni del sistema economico e sociale e di interpretare il proprio ruolo in continuità con la propria storia».
Articolo di POLIS QUOTIDIANO (Parma) pubblicato il 20/11/2009
Omessa la seconda parte dell'articolo relativa alla question dirigenti, visto che ormai sappiamo com'è andata.


Lettura consigliata

Edificabilità. Il Consiglio di Stato ribadisce: il piano la dà, il piano puo toglierla
"Il piano urbanistico generale può senza ombra di dubbio modificare una destinazione d’uso precedente, anche se è stata avviata e lungamente elaborata la procedura di formazione di un piano di lottizzazione. Oltre alla corretta motivazione, l’unica spesa che il comune deve sostenere è quella eventuale di spese legittimamente sostenute dal proprietario. É del tutto legittimo imprimere una destinazione d’uso agricola a un terreno precedentemente dichiarato edificabile se quel terreno è idoneo per l’agricoltura."
"Con buona pace di quanti cianciano di “diritti edificatori” attribuiti dai piani urbanistici e non revocabili senza pagare. Una nota, e il testo della sentenza 2418/2009.
Un’importante sentenza del Consiglio di Stato (IV sezione, sentenza n.2418/2009 del 10 gennaio 2009) ribadisce un principio da tempo affermato nella giurisprudenza, e tranquillamente calpestato di quanti affermano che, se un piano urbanistico comunale prevede una volta che un determinato terreno sia edificabile, nasce nel proprietario un “diritto edificatorio” che non può essere revocato da unb piano successivo. Una conferma, con qualche interessante integrazione a favore dell’interesse pubblico."

Continua sul sito web  http://www.eddyburg.it

Il testo della sentenza, in formato .pdf


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