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martedì 7 agosto 2012

Solo la cultura rende liberi?

La scritta sul muro del Palazzo Orsoline, ingresso biblioteca comunale, può essere considerata un invito a salire, ma attenzione, nel massimo silenzio, come avvertono gli avvisi nelle sale, e senza ruzzolare dalle scale interne messe lì proprio per questo.
Sul contenuto si può essere favorevoli o contrari: nella vita non sono forse le persone ignoranti a prevalere mentre la mente critica si ferma a metà strada e la libertà è imbrattare i muri? Comunque viva la cultura , viva la critica, viva la libertà e viva i muri!
Occorre comunque ricordare che "una volta" il "polifunzionale edificio" ospitava la palestra comunale dell'A.S. Boxe. Altri tempi allora l'equazione cultura-critica-libertà non l'avevamo ancora scoperta e, nel piazzale della stazione, non c'erano le torri.


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"Studiare rende liberi, la cultura rende liberi. E’ questo il profondo messaggio che vuole trasmettere il muro con il suo appello. Nonostante la nostra sia una società in cui fanno carriera i raccomandati. In cui i media propongono modelli come veline, tronisti o calciatori. E le scoperte scientifiche trovano posto solo nelle ultime pagine dei quotidiani."

2 commenti:

  1. Ciao Ambrogio,
    "Prima di tutto, liberi "Da" cosa? Secondo, liberi "Di" lordare, oltraggiare, violare le cose che appartengono a tutti o a singoli che non siano te stesso? Perchè ti guarderesti bene, vero, dall'imbrattare i muri di casa tua. La cultura, non è la madre della critica, spesso sterile ed infarcita di frasi fatte, per la quale basta dire sempre di no a tutto ed asserire il contrario di tutto per sentirsi "liberi". Tütt i cujón j'en bon. Nessuno ti vuole ignorante se non la tua insipienza e la tua cecità. Vât a fèr flandàr, vah! (rivolta a chi ha scritto l'epigramma e mi perdonino i grandi scrittori di Epigrammi veri)."
    La Claretta

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  2. La cultura, oggidì, rende liberi pochissimiindividui, superstiti di una catastrofe d'ignoranza a livello globale. Essi sono i rari nantesi in gurgite vasto. Glistessi imbrattatori sono degli ignoranti, che non conoscono le regole minime per diffondere il proprio pensiero -chiamiamolo così, per carità cristiana- in modo corretto; gente che bada più a sè che non al rispetto altrui, egoisti, egotici, egocentrici. Tutti dedicati allo Smartphone, all'Ipad, all'auto da fighettino di mami e papi e a collezionare partners di una notte brava, a base di sesso, droga ed alcool; senza manco rock'n roll...

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