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giovedì 18 ottobre 2012

La Rocca di Borgo: un'eredità rifiutata

Da sinistra:  Carlo Giavarini, Graziano Tonelli,
Ambrogio Ponzi ed il Sindaco Mario Cantini

Nella splendida cornice del Ridotto del Teatro Magnani si è tenuto il convegno, organizzato dall'associazione “le Vie del Sale” e dedicato alla storia ed alla cronaca della nostra “cara vecchia Rocca”. Già mezz'ora prima dell'inizio le poltroncine della sala cominciavano a riempirsi a dimostrare l'interesse dei fidentini per l'argomento in proposito. Oltre al ricco materiale fotografico erano esposti nella sala alcuni disegni, carboncini o cartoni dipinti del pittore Ettore Ponzi che visivamente introducevano l'argomento che letteralmente suonava così “C'era una volta … la rocca di Borgo san Donnino”.
L'introduzione ufficiale, a sala completa, stipata anche nella saletta d'ingresso, è di Benvenuto Uni, presidente dell'associazione, mentre la presentazione dei singoli interventi è stata curata da Graziano Tonelli, già direttore dell'Archivio di Stato di la Spezia e Brescia, ma soprattutto fondatore dell'associazione “le Vie del Sale” e referente per il versante ligure dell'associazione stessa.
Come nel suo stile, il Sindaco Mario Cantini non si è limitato ad una presenza formale, il suo intervento ha legato l'episodio del passato della demolizione della Rocca con il presente che vede la città impegnata in scelte per il futuro.
Breve l'intervento del primo relatore Marzio Dall'Acqua che ha tracciato la storia delle mura e delle fortificazioni di Borgo di cui la Rocca rappresentava il cardine e, alla fine, unica testimonianza.
Marzio dall'Acqua è persona nota a Fidenza, dal critico d'arte è Presidente dell'Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma.

La Rocca di Borgo san Donnino in un olio su tavola di Ettore Ponzi del 1945
La parola poi è passata a Carlo Giavarini, professore all'Università Sapienza di Roma ma fidentino autentico, cui era riservato il compito di relatore per l'argomento oggetto del convegno. Il suo lavoro, che si è avvalso di immagini e di una pubblicazione che è stata distribuita nel corso della conferenza, ha riguardato tutta la storia della Rocca dalla sua erezione nel XIII secolo. Particolare attenzione al periodo di splendore della Rocca, scelta come residenza dalla Duchessa Enrichetta d'Este dal 1732 sino alla sua morte. A questo proposito Giavarini ha posto il dubbio circa l'effettivo luogo di tumulazione della Duchessa comunemente ritenuto presso il convento dei cappuccini di Fidenza. 
Il nucleo della ricerca di Giavarini e della sua esposizione è stato quelli dell'illustrazione delle piante dell'antica Rocca dal piano delle fondamenta sino alla sommità. Ha poi ricordato come le responsabilità finali della demolizione sono da attribuirsi, come arcinoto, allora sindaco Adolfo Porcellini, ma che il supporto urbanistico a questa scelte si deve al perito Luigi Bormioli che, anche se animato da amore per la sua città, ne è stato uno dei principali demolitori.
A seguire il mio intervento di presentazione delle immagini della rocca nel novecento utilizzando i disegni ed i dipinti di mio padre Ettore. Momento atteso dai presenti che ancora una volta hanno testimoniato l'attaccamento dei fidentini all'opera pittorica di Ettore Ponzi.
A chiudere in bellezza si è aggiunto il contributo del prof. Claudio Saporetti, per l'occasione ritornato nella sua città, che ha raccontato il suo personale rapporto con la Rocca nel dopoguerra.
Ambrogio Ponzi
15 ottobre 2012


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