lunedì 7 gennaio 2013

Che succede all'ex cinghia di trasmissione Di Vittorio?


Ubicazione: Via Vespucci - Vaio Fidenza (PR)
Acque agitate alla Di Vittorio. Si, parliamo della cooperativa Di Vittorio. Presente da oltre 40 anni sul territorio fidentino - dati dal sito internet della Di Vittorio - 2720 soci, 450 alloggi costruiti, un patrimonio immobiliare valutato € 46.504.438,00 
(aggiornato al 31.12.2008) - viene gestita da un Consiglio di amministrazione viene eletto dall’assemblea dei soci ed è composto da 17 membri scelti tra soci. Il Presidente è eletto dal consiglio di amministrazione della cooperativa. Gli organi di governo restano in carica per tre anni. Il Consiglio di amministrazione attualmente in carica ( Franco Savi, Presidente; Marco Lamonica, Vice Presidente;Consiglieri: Adriano Grolli, Simone Rota, Alessandra Ugolini, Claudio Mancini, Elena Amadei, Elena Mazzaschi, Luca Laurini, Francesco Tibaldi, Mirco Sala, Rossana Rastelli, Graziano Barbarini, Luca Franzoni, Giorgio Savi, Renato Bonelli ,Yuri Tosini) è stato eletto il 25 maggio 2012.
Proprietà per il 100% di Coop Di Vittorio, nel 1992 nasce Polis spa (Presidente: Savi Franco; Consiglieri: Bonelli Renato, Bosi Guido) strumento operativo che si differenzia per progetti di intervento sul territorio che spaziano dalla partecipazione in Agrinascente, settore agroalimentare, a quello in Terre Emiliane, grazie al quale il Gruppo Di Vittorio ha intrapreso la propria attività anche nel settore del turismo, della ristorazione, Atto Primo,  e della promozione del territorio locale, senza dimenticare la partecipazione in Fidentia S.r.l. all'avventura delle torri nel piazzale della Stazione ferroviaria.
Polis Spa ha, inoltre, in gestione alcuni cantieri propri e altri in appalto, principalmente per conto della cooperativa.
Dicevamo... acque agitate alla Di Vittorio. 
Il Nuovo di Parma, articolo di Luigi Piscitelli,  scrive:  <<la cooperativa fidentina Di Vittorio è alle prese con un grave problema di liquidità che ne sta mettendo a repentaglio  la sopravvivenza. Tutta colpa dei tempi non facili per chi opera soprattutto in edilizia e di quel "buco" di 3,5 milioni di euro aperto dalla repentina decisione di un gruppo di soci aderenti al prestito sociale di ritirare i propri investimenti, mossa suicida che ha messo in crisi la società, impossibilitata a rispondere a tutte le pendenze.>>
Fuor di metafora, in realtà  è scontro aperto con  chi avversa la dirigenza di Savi, considerato un accentratore da troppo tempo al comando.  E così,  durante l'ultima assemblea dei soci  riunita il 18 dicembre al cinema San  Donnino,  Savi e le decisioni del Cda vengono duramente contestate. "Lotta interna per bande", scrive Piscitelli, tant'è che durante l'intervento dell'ex sindacalista della Cgil, il già comunista ed ora esponente del Pd  Ernesto Cocconi, intervento molto critico nei confronti della gestione Savi,  si è sfiorata la rissa.    
Insomma, alla contestazione Savi non ha risposto, ma, confidando sull'intervento salvifico della Lega delle Cooperative, ha promesso che a gennaio, dunque fra poco, verrà illustrato un piano di rilancio con annunci di vendita di immobili, ricerca nuovi finanziatori e un ritorno alle origini  rispetto ad un passato che aveva visto la cooperativa espandersi in vari settori.
Sull'intera vicenda, da notare , a parte gli articoli di Piscitelli per "il Nuovo di Parma",  il silenzio dei media e delle forze politiche a partire dal Pd... 

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