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giovedì 4 luglio 2013

Il comitato "Salviamo Cabriolo" valuta positivamente l'incontro pubblico con il Sindaco

Il Sindaco Mario Cantini, il Vicesindaco Stefano Tanzi e l'arch. Alberto Gilioli


È positivo, a nostro avviso, il bilancio della serata di mercoledì 3 luglio. Per la prima volta, da quando sono stati istituiti gli incontri mensili tra il sindaco e la cittadinanza, era presente una cospicua fetta di popolazione. Segno che, quando gli argomenti sono di reale interesse pubblico, i fidentini reagiscono, partecipano, intervengono.

Siamo perciò orgogliosi di avere denunciato per primi l’evidente anomalia contenuta nei vigenti strumenti urbanistici che consente di trasferire il diritto di edificabilità derivato dalla smantellamento di alcuni vecchi stabili adibiti a porcilaie e a deposito agricolo, in una fascia di terreno prativo individuata a ridosso del fabbricato ottocentesco.
Questa discutibile operazione consentirebbe la costruzione di una serie di cinque unità immobiliari (classificate come villette o ville di pregio) collegate ad un ampio parcheggio all'inizio dei viale dei gelsi. Si tratta purtroppo di un’altra eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni che si sono distinte per l’insensata cementificazione nel centro urbano e nella periferia, per la distruzione di Villa Panini e per la scarsa considerazione dei valori architettonici e ambientali del centro storico e della campagna. Il sindaco Cantini, che in un primo momento ha ritenuto di essere oggetto di chissà quale subdolo attacco politico, ha alla fine accettato di buon grado il dialogo con la nostra associazione e i cittadini presenti, accogliendo una serie di osservazioni e proposte che ci fanno ben sperare circa l'evolversi della vicenda.

Il diritto a costruire esiste, ma è subordinato, come è stato puntualizzato dal Direttore dell’ufficio tecnico architetto Alberto Gilioli, dalla applicazione della convenzione stipulata tra il comune e i proprietari dei terreni. Una convenzione, che come ha detto il sindaco, è per ora sospesa e sarà rivista, per scongiurare scelte irreparabili che potrebbero compromettere la situazione esistente . "La cartolina di Cabriolo non si tocca", ha detto il sindaco, riprendendo una nostra espressione. Di più, è Cabriolo è come un prezioso dipinto: non si sfigura un quadro, come questo, incentrato su un antichissimo insediamento, già esistente prima ancora di diventare chiesa e commenda Templare nel secolo XII e poi Gerosolimitana a partire dall'inizio del Trecento, mantenendo nel tempo la dedica a san Tomas Becket: un complesso architettonico di indubbio fascino, collocato sul sommo di una collinetta lambita dal Rovacchia e che rappresenta il punto Appenninico più prossimo al tracciato dell’antica Aemilia. Questo insediamento di eccezionale valore storico e archeologico è inserito in un contesto agricolo pervenuto a noi ancora intatto: è quanto rimane delle unità poderali amministrate prima dall’’Ordine del Tempio, come dimostrano ad abundantiam le carte storiche e le pubblicazione specialistiche degli ultimi anni.

Il sindaco e il Direttore dell’Ufficio Tecnico hanno soprattutto riconosciuto la necessità di coinvolgere nella tutela ambientale di Cabriolo la Soprintendenza, la Regione e la Provincia, affinché l’intera area, ossia il triangolo compreso tra la strada per Tabiano e Santa Margherita e l’attuale circonvallazione a sud , sia adeguatamente tutelato con l’istituzione di un apposito vincolo paesaggistico e ambientale. Contiamo perciò su dette autorità perché si arrivi presto a tale risultato.

Nel corso dell’animato dibattito, che ha visto un’ampia partecipazione di persone interessate e preoccupate per la sorte di Cabriolo, è stata anche ribadita la vocazione agricola e produttiva della suddetta zona, che potrebbe essere valorizzata in un’ottica non solo locale. Ciò rende ancora più inaccettabile il trasferimento di cubatura (o volumetria) per usi residenziali dagli storici insediamenti agricoli, dove ancora sorgono la stalla, un bellissimo fabbricato ottocentesco, e il caseificio, alla cosiddetta piana che si affaccia lungo la strada per Tabiano. Ciò che potrà essere costruito, e nella misura in cui potrà esserlo, sia pertanto edificato nell'area ai piedi della collina e nel rispetto dello stile delle architetture preesistenti.
Se tutto questo sarà fatto, come auspichiamo, la fisionomia di Cabriolo sarà salva.
Salviamo il Paesaggio
Salviamo Cabriolo


L'area di rispetto della collina di Cabriolo

Nelle due immagini inserite nello slide i fabbricati demoliti

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