Il meglio della TV? Spenta

Il contributo della Tv all'evoluzione del cervello

Per quel poco di verità e di cultura che la televisione comunica, c'è troppo di falso, di osceno, di volgare e di distorto, sia in materia di valori che di fatti reali. La televisione ha contribuito a diffondere molte cose, ma, non ultima la stupidità. 

In televisione, a parte le disgrazie, la violenza, la vanità e l'idiozia, tutto è falso. E chi sbraita e parla a vanvera, afferma l'imbecillità propria e di chi lo guarda. 

La dimensione fredda dello schermo della TV richiama il viso gelido e la vacuità inespressiva  dei teenagers, che percorrono le nostre città, riuniti nelle cosiddette mini-gangs, tristemente note a Parma. 

In TV la donna è considerata, a tutti gli effetti, un essere inferiore, per cui vale solo il fisico, ben tornito ed abbondante, e scoperto il più generosamente possibile. Ne risulta una specie di pubblica femmina che si propone, agli utenti sbavanti, in una serie infinita di scosciamenti, tremolii e ballonzolii di chiappe e seni. 

Ora si va in TV, solo per far pettegolezzi da intellettualoidi, sempre di sinistra(?), tra discussioni di lana caprina, in cui prevalgono l'imbecillità, la vanità, il conformismo, la voglia sfrenata di stupire, di spiaccicare sullo schermo informazioni e visioni morbose. 

La TV si è installata nelle nostre case, sempre più vuote di pensieri e parole e sempre più zuppe di scandali, di pochezze e di immagini virtuali, vomita pattume in quantità industriale, tra pianti in diretta, carrambate e altre amenità. Il nostro cervello deve dunque divenire soltanto una discarica? Noi, con lo zapping, possiamo solo passare da un cassonetto ad un altro per rifiuti organici, specie per tanti programmi insulsi, melensi, e sguaiati, orchestrati da personaggi di infimo livello, per i quali la lingua italiana è un optional, la sintassi un mistero oscuro. la cultura un’entità aliena, ma che si piccano di essere giornalisti, opinionisti e conduttori. 

La TV è un'invenzione che vorrebbe divertirci, persino istruirci, a volte, anche se involontariamente, nel nostro soggiorno, invaso da gente che non si vorrebbe mai avere in casa, come ospiti. 

Io mi sono ridotto a seguire, sempre cum grano salis, RaiStoria, alcuni programmi di Focus, qualche raro documentario od un film, quando mi accade di incappare in uno di essi, fra diecine di canali insulsi. 

Mentre il cinema aiuta a sognare, la televisione è ipno-induttiva; è meglio del cinema, solo perché sappiamo bene dov'è la toilette, dove andare a fare un po' d'acqua,durante le pause pubblicitarie, citava Dino Risi. 

Od anche il frigo, per una sorsata di birra, nei medesimi intervalli, aggiungo io, dato che le due operazioni, per ovvie ragioni fisiologiche, sono collegate tra di loro, in un concatenamento di causa-effetto.

Franco Bifani