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venerdì 8 novembre 2013

II Mulino del Fasolo (Fäžö)


L'arte molitoria approdò a Fidenza quando si chiamava ancora Fidentia per condividere poi con il Borgo gli alti e bassi della storia. “Burägh dü” ci racconta che da un manoscritto del Pincolini, tratto dalle memorie dell'Abate Zani, risulterebbe “la vendita per 30 soldi alla badessa Martina del monastero di S. Giovanni Battista, di un mulino vicino a Borgo, servito dalle acque di Sustironis, come da rogito di Giovanni Notaro, in data 13 dicembre 1148”.
Non è escluso che anche il Venzola assicurasse in centro al paese le risorse idriche necessarie a movimentare mulini urbani. 
Dal cinquecento una mappa ci da la pianta del sistema dei canali alimentati dallo Stirone tra i quali il Canale Otto Mulini ancora esistente anche se malandato ed in parte incorporato nella rete fognaria. I suoi mulini hanno cessato di macinare nella seconda metà del secolo scorso. 
Il Mulino Chierici è il sesto mulino degli otto, il successivo è il Mulino del Fasolo. Questo mulino per vari secoli fu della famiglia Faggioli, da cui prese il nome. E' posizionato a nord di Fidenza e dista un centinaio di metri dal cimitero urbano.


L'immagine propone una veduta complessiva del mulino del Faggiolo oggi. Alcune costruzioni sono purtroppo molto vicine e lo chiudono sul lato sud. Anche in questo caso è persa la parte esterna del mulino cioè la ruota che veniva mossa dalla corrente.  L'edificio è classificato come "edificio d'interesse architettonico" dalle norme tecniche di attuazione del PRG.

In questo carboncino di Ettore Ponzi datato anni trenta si vede la ruota del mulino, ora rimossa.   

Il Mulino del Faggiolo in una foto (attorno agli anni '40) una donna 
è ripresa sul muretto, vicino all'arco d'ingresso ancora esistente.

Il dipinto, datato 1948, riprende il "Canale otto Mulini"
a nord di Fidenza  verso il "Mulino del Faggiolo".  

7 commenti:

  1. Ho davvero goduto le foto di archeoagraria e, soprattutto, il quadro di Ettore Ponzi, di cui sono un sincero ammiratore. Nessuno, come lui, ha saputo così poeticamente interpretare Borgo, come cittadina, e le sue campagne.Dopodichè, Dio mi perdoni, Ambrogio, ma ho dovuto tirare le somme e ho concluso, che, già allora, ognuno tirava l'acqua al suo mulino, anche se a fini benefici.

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  2. Ambrogio, i disegni di Ettore Ponzi sono straordinari ed io ho un lontano ricordo di lui che dipingeva lungo la Strada Degli Otto Mulini. Era amico di mio zio Rino Montanari, il quale veniva "a moroso" dalla sorella di mia madre, intla ca' del süpión. La donna della foto, dovrebbe essere la Vanda Ghidini, madre di Celestino Inzani (èl pcär) e sorella della Prof. Iris in Calci (magrissima e biondissima). Sto nuotando in un oceano di ricordi, illuminati da un sole che, in quella zona däd là del vultón, era più splendente che altrove.

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  3. Bellissimo commento che ci porta a spasso nel tempo senza la voglia di tornare all'oggi.

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  4. Ambrogio, buongiorno!
    Che bello il disegno del Mulino del Faggiolo!!!
    Credo che vada proprio a fagiolo per Borgo ai tempi dell'abate Zani nel libro che sto tessendo...
    ho già "ritagliato" l'immagine: mi sembra bella nitida! Se poi, a tempo perso, mi manda misure e ubicazione, le metto.
    Grazie mille per i tanti pezzi di storia che vengo a conoscere sul suo blog.
    Saluti cordiali
    Mirella

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    1. Carboncino su carta 43X75 senza data

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    2. Buongiorno sig. Ponzi mi commuovo nel leggere la descrizione del mulino del faggiolo ma interessata vi dico che il vero nome è mulino del fasolo cordiali saluti gli eredi del mulino....

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    3. Anche se con ritardo apporto la correzione nel titolo come suggerito da "gli eredi del mulino"

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