domenica 15 dicembre 2013

Una lettera da Babbo Natale! di Franco Bifani

Caro Ambrogio, ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto vicino, in silenzio ti scriverò....

Babbo natale e il Bambino Gesù

Ambrogio, ho letto ieri, sul sito della Gazzetta di Parma on-line, il caso di quella maestra, che ha informato i suoi alunni della non-esistenza di Babbo Natale, provocando le risentite ed inviperite risposte di tanti genitori parmigiani, uno dei quali, fingendosi un bimbo di 3^ Elementare, di nome Cesare, ha stilato una sua piccata letterina di rimprovero alla maestra. 
Io, invece, Ambrogio, dò mille ragioni all’insegnante e torto marcio ai genitori. Babbeo Natale -così io lo definisco- è una becera creazione yankee, a libretto-paga della Coca-Cola, che gli ha imposto, anche nell'abbigliamento, i suoi colori. 
Lo trovo un'invenzione estremamente stupida, tesa a laicizzare, miseramente, la figura centrale del Natale, che è, appunto, il Dies Natalis di Gesù Cristo, il quale è qualcuno e qualche cosa di ben diverso e di immensamente superiore ad un grosso, grasso vecchione, che non frequenta il barbiere, che pare sempre mezzo brillo, che si esprime con una voce roca da tabagista cronico, e che nulla dice all'umanità, se non che bisogna spendere e spandere in regali inutili e non dilettevoli, in una sgradevole sagra del consumismo più sfrenato. 
Presepe ai Terragli d'Oriola (2010)

E' il modo per bandire, dalle nostre case, il Presepe, in cui stavano tre personaggi sacri, uno dei quali avrebbe cambiato il corso dell'esistenza umana, per l'eternità. A Lui, negli USA, si è sostituito questo personaggio sciocco, derubricato dal santo originario, San Nicola, ad un prodotto assolutamente pagano, adatto a popolare certi films stucchevoli, mielosi e lagrimososi, modello Frank Capra. 
Solo in America si può credere a certe cose; qui da noi, per fortuna, c'è ancora chi attende, anche per i doni, Il Bambino Gesù, cui rivolge le sue preghiere, dinnanzi ai presepi, sempre più rari. 
Gli americani ci stanno colonizzando e sminuendo anche il Natale, dopo averci imposto Coca-Cola, chewing-gum, i films con i cobbòi buoni e gli indiani cattivi ed ululanti, i neri rimbecilliti, parlanti con i verbi all'infinito e affetti da raffreddore cronico, i musi gialli, barbari e feroci, tenuti a bada dagli eroici marines USA, e MacDonald's, con i suoi panini che hanno tutti lo stesso sapore di salsine acide. 

Ancora un plauso alla maestra ed uno sguardo di compassione e commiserazione a Cesare ed a tutti coloro che lo supportano, dai negozianti ai beceri e pedissequi imitatori delle costumanze ammeregàne, come diceva Sordi in quel suo film "Un americano a Roma". Mi spiace per China65, ma non m'è venuta nessuna citazione in latino. 
Franco Bifani


Il laico Babbo Natale dove lo troviamo?  
Due anni fa l'ho trovato sul balcone della canonica della parrocchia della cattedrale e questa è stata una sorpresa o qualcosa di simile. 

5 commenti:

  1. Ho scritto un elaborato commento per ben due volte, ma mi scompare come clicco "pubblica". Ora mi limito a dire che Bifani ha ragione sotto molti aspetti, ma non nell'asserire che l'insegnante ha fatto bene a togliere, sua sponte, il sogno ad un bambino. Prima doveva chiedere consiglio ai genitori. A casa mia Babbo Natale non è mai entrato, perché il posto è di Santa Lucia che protegge un bene prezioso: la vista e la reca in dono ai bambini.

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  2. Non ho èarole, Ambrogio, se anche in cattedrale espongono Babbo Natale, ubi maior, minor cessat, ossia dioe c'è un maggiore, il minore se ne va al cesso. Mi aspetto una sostituzione, nel Presepe, di Bimbo Natale, affiancato da MacDonald's e dalla Coca Cola, al posto della Sacra Famiglia, a cominciare dal piccolo Gesù. Claretta, Babbo Natale non è un sogno che appartiene al'infanzia, ma un trade mark delle industrie alimentari e di giocattoli, made in USA. Non è un sogno, ma un incubo!

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    1. Siamo fuori dalla cattedrale, al freddo e in tempi ormai remoti (2011). L'aspetto decorativo poi era vanificato dai frequenti sgonfiamenti del pupazzo, questo ti può suggerire che i simboli veri non necessitano di pompaggi. Se passi nei paraggi dai invece un'occhiata al presepe nel cortile del vescovado.

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    2. Letterina a Babbo Natale.
      "Caro Babbo Natale, l'anno scorso ti ho chiesto una PS4 ed invece tu mi hai portato un trenino Lima che ci gioca solo mio babbo, che ha montato anche il passaggio a livello, la stazione e le montagne finte. Quest'anno ho così deciso di scriverti la presente sulla carta vetrata a grana grossa, perchè voglio proprio vedere se avrai il coraggio come l'anno scorso di usare la mia letterina come carta igienica.

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  3. Ambrogio, mi dicono che, nel frattempo, Babbo Natale è stato ordnato diacono, per farlo entrare, almeno dalla finestra del balcone, all'interno della Cattedrale. Ed io, Ambrogio, o meglio la mia riproduzione in miniatura, figura tra le statuine del Presepe del Vescovado, anche se non ha ricevuto un vero e proprio Imprimatur.

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