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giovedì 13 febbraio 2014

Intervista a Manfredo


Un po' di chiarezza non guasta. Alcuni commenti ed anche messaggi diretti sono stati molto critici di fronte alla scelta di Manfredo Pedroni di aderire alla formazione Nuovo Centro Destra, decisione che ha suscitato risentite reazioni da parte di altri esponenti del disciolto PDL. 

Al di la di una condanna generica di questi attacchi quando toccano aspetti personali, crediamo doveroso ricordare che Manfredo è impegnato in politica da ormai 50 anni motivando sempre il suo impegno che così riassume: "il mio impegno è sempre stato di mettere al primo posto l’UOMO con i suoi bisogni partendo dai principi e valori della dignità della persona umana in aderenza a quei principi di umanesimo che hanno portato i cattolici ad operare in politica." 
Continua poi "ho cercato di fare questo prima aderendo al partito della “Democrazia Cristiana” poi a “Forza Italia” e PDL, ora dopo l’accordo Berlusconi–Renzi, ho aderito al “Nuovo Centro Destra“. 
E' stata una scelta personale, la più difficile in questo panorama politico che privilegia il carisma mediatico di pochi e discutibili personaggi, ci dice infatti: "nella scelta mi sono basato più sulle mie personali convinzioni e non seguendo calcoli di probabili successi  elettorali. In famiglia non mi preoccupo di convincere i miei famigliari, ma di educare a fare scelte in rapporto alle proprie tradizioni, alla propria cultura e all'esperienza di vita" ed ancora "ho sempre rispettato i miei “competitor“ per le convinzioni diverse delle mie, di conseguenza apprezzo mio figlio,  per il suo impegno gratuito e disinteressato, magari se tanti giovani si interessassero di politica-amministrativa in modo pulito per il bene comune non per i propri interessi, vedremmo un altro film". 
Risponde così Pedroni ha chi ha cercato far pesare la diversa appartenenza politica di suoi familiari. 
Tornando poi all'argomento principale cioè la sua adesione al nuovo raggruppamento politico ci spiega che alla base di questa scelta stanno anche altre constatazioni che già ha avuto modo di spiegarci
"Vista l’esperienza delle Amministrazioni di Parma, Salsomaggiore e  Fidenza dove gli uomini che hanno diretto “Forza Italia” hanno messo al primo posto altri interessi voglio essere coerente con le mie motivazioni, quella non è più la mia casa. Non possono essere chiamati voltagabbana o traditori coloro che tirano la carretta in nome di un IDEALE e che non usano le istituzioni per i propri interessi personali contraddicendo in questo agli impegni assunti davanti  agli  elettori"  e prosegue "qualcuno dirà che è giunto il tempo di lasciare la politica attiva, forse è vero mi verrebbe da pensare, ma ai miei detrattori, più o meno improvvisati alla politica, consiglio di valutare il mio lavoro politico in questi ultimi anni. 
E' semplice, basta digitare manfredopedroni.wordpress oppure cerca su Google Manfredo Pedroni". 
Alla fine Manfredo ci congeda con le seguenti parole: "un grazie a Claretta, per la poesia. Claretta,maestra di vita e di buon senso, laureata all’università della convivenza umana". Claretta infatti tramite questo blog ha dedicato a Manfredo questa poesia  Di Quirino Bernardi detto Pîr:

PULITICA
Di me frädèj, èl prim l'é sucialista
me sum un democratico-cristiàn,
èl ters a l'é un frevênt repüblicàn
e l'ültim l'é räbì pr'i cumünista.
Èl lita ca sücéda par la ca'
par via di parêr ch j'en tütt cunträri,
i fan tarmèr i védar e po' j'armäri.
I pärulón ca scapa änsón n'äl sa.
Mo quand la mama da stèr là in cüžen'na,
la dîž ca gh'é ža prônt i täjädlén,
a fnissa tütt d'un cûlp e cme di gugnén,
sältùma, in blòcch, ädòss a la piätlen'na.


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