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mercoledì 5 febbraio 2014

San Donnino d'Oro 2014: riconoscimento a tre nostri ragazzi


“Abbiamo raccolto negli ultimi 12 mesi tante segnalazioni di giovani meritevoli. Questo dimostra che nel mondo non c’è solo del male ma che invece c’è tanto bene e questo è possibile grazie alle famiglie, alla scuola e alle parrocchie che tutti i giorni portano avanti la loro fondamentale missione educativa”.
Con queste parole di grande saggezza e obiettività il prof. Giovanni Bonvini presidente del Comitato promotore del san Donnino d’oro ha presentato la 28° edizione della manifestazione nata per favorire la valorizzazione della cultura della vita, che si è svolta domenica 2 febbraio nella Cattedrale di Fidenza, come da tradizione.
A dire grazie ai tre ragazzi premiati e alle persone segnalate erano presenti il Vescovo di Fidenza mons. Carlo Mazza, il Vice Presidente del Consiglio Provinciale Manfredo Pedroni, l’assessore alla cultura del Comune di Fidenza Pierluigi Zanettini, il Presidente del Consiglio Comunale di Fidenza Francesca Gambarini, l’assessore Daniele Aiello ed i Consiglieri comunali Rita Sartori, Davide Malvisi e Giuseppe Cerri, oltre ai parroci dei ragazzi premiati (don Marek, don Bogdan e mons. Giacomo Bolzoni) e al parroco della Cattedrale don Stefano Bianchi.
Il pomeriggio è iniziato con la prima parte del concerto effettuato dal bravissimo coro “Voci di Parma”, fondato nel 1978 dal maestro Mario Corradi e dal 2004 diretto dal maestro Alessandro Remigio che si è esibito in oltre 200 concerti in Italia ed in Europa.
Nino Secchi moderatore della manifestazione ha quindi chiamato i premiati leggendo le motivazioni che hanno indotto il Comitato Promotore composto da Giovanni Bonvini (presidente), madre Ermelinda Cuomo, don Gianemilio Pedroni, Luca Belforti, Luca Pollastri, Matteo Fassa, Tiaziana Bandini, Barbara Galeazzi e Luciana Barozzi a selezionare i tre giovani meritevoli del prestigioso premio.
Marta Rizzi è di Fidenza e frequenta la classe seconda della scuola di primo grado Mons. Vianello, si è distinta per l’impegno scolastico, l’educazione, la gentilezza e l’attenzione verso tutti ed in particolare per chi è in difficoltà, specie nei confronti di qualche compagno disabile a cui presta attenzione, collaborazione, compagnia, sostegno nei momenti di bisogno. Frequenta assiduamente la parrocchia di Cabriolo e partecipa con impegno e responsabilità alle celebrazioni eucaristiche e alla catechesi.
Elena Vernazza è di Salsomaggiore Terme, frequenta la prima classe del Liceo classico Paciolo D’Annunzio di Fidenza. Durante la sua crescita e formazione si è particolarmente distinta nel gruppo catechistico della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice per il suo impegno costante ed attivo, per l’attenzione verso i ragazzi che frequentano l’oratorio, in particolare verso quelli in difficoltà, bisognosi di aiuto, dolcezza, dedizione con una finezza d’animo particolare.
Tommaso Spasiano è di Salsomaggiore Terme e frequenta la classe quinta della scuola primaria D’Annunzio della città termale. Si impegna nello studio in cui dimostra la sua ottima preparazione. Ha un carattere generoso che lo spinge ad essere un buon compagno di gioco, capace di tenere un comportamento umile nei rapporti con i coetanei e gli adulti. Frequenta la parrocchia di San Vitale, è rispettoso verso tutti e sensibile particolarmente verso chi ha bisogno; è interessato agli argomenti religiosi e alle tematiche sociali.
Dopo la premiazione dei ragazzi si è passati alle “segnalazioni speciali” che hanno riguardato il cav. Duilio Allegri per la sua attività nel mondo del volontariato ed il servizio di cerimoniere anche in Cattedrale e l’Associazione Onlus “Insieme a Casalbarbato per Chernobil” per l’assistenza e l’ospitalità dei bambini della cittadina coinvolta dal tragico incidente della centrale nucleare.
L’Ultima segnalazione è andata al Frate Cappuccino Severino Davoli molto amato a Fidenza, che recentemente ha compiuto cento anni. In occasione del 70° anno e 50° della sua professione religiosa, il Comune di Fidenza ha concesso ai Frati Cappuccini, nella persona di Frate Severino, la Medaglia d’Oro, a ricordo dell’aiuto prestato alla popolazione in seguito al bombardamento del 1944. In quei giorni assieme al Vescovo mons. Francesco Giberti, con le mani nude ha scavato nelle macerie per salvare gli intrappolati sotto le macerie. Ha ritirato la pergamena con le motivazione il padre guardiano del convento di Fidenza frate Daniele Cavagna.
Un ricordo molto particolare e sentito è andato alla memoria di Giovanni Pollastri a testimonianza del grande impegno sempre dimostrato a favore di questa manifestazione.
Dopo le foto ricordo e la consegna dei premi il coro “Voci di Parma” ha concluso la 28° edizione del San Donnino d’Oro, riscuotendo molti applausi da parte dei presenti.
Amedeo Tosi

Articolo pubblicato sul settimanale "il Risveglio" in distribuzione in questi giorni.

3 commenti:

  1. Bràu rägâs. Grazie per quello che fate e per il messaggio di speranza che ci trasmettete.

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  2. mbrogio, te lo dico in un orecchio, od anche, in un occhio e con un solo occhio, sulla schermo del PC, ma non dirlo a nessuno, altrimenti rischiamo qualche scomunica, entrambi.
    Ma ti pare che si possa dare il premio S. Donnino d'oro, a tre ragazzi, dagli 11 ai 15 anni, con le
    motivazioni riportate su Il Risveglio? A parte che non hanno fatto altro che il
    loro sacrosanto dovere di cittadini in erba -non quella là, eh!-, figli e cristiani, ma Cristo non aveva
    detto che, quando si fa del bene, una mano non deve sapere ciò che fa l'altra, e viceversa?
    Tutti bravi ragazzi, simpatici, generosi, studiosi, gentili, educati,  d'animo
    fine, dolci, e, soprattutto, grandi, assidui, fervidi e ferventi frequentatori
    di parrocchie e catechisti. Tutti, insomma, come diceva Sordi in quel suo film,
    "compagnucci della parrocchietta"! Ecchediàmine, tra fumi d'incenso e melassa a
    gogò, sto quasi soffocando e morendo per coma iperglicemico! E se fossero appartenuti, invece, a famiglie di rifondaioli o di convinti revanscisti di destra? Io, da piccino, -ora no, forse- ero così ripieno di tutte le succitate virtù, che quasi
    scoppiavo. Ma non mi ha mai premiato nessuno, in parrocchia o nella sezione di qualche partito dei tempi che furono. E non mi chiamo Calimero e nemmeno Joe Condor. Onde ragion per cui, dopo, mi sono sottoposto ad una dieta dimagrante di tutte
    queste doti celestiali e paradisiache, ed ora sono cattivo come l'aglio.
    Non oso chiederti di pubblicare il presente commento, non vorrei che ci lapidassero, tu come eretico blogger, io come eterno bastian contrario, magari anche agit-prop dell'UAAR. Se mi renderai visibile, Dio te ne renderà merito, 70 volte 7; quanto fa?…Voglio che qualcuno, o qualche cosa istituisca un Premio al Franti di Borgo, con susseguente confronto all'arma bianca, o da fuoco, tra i vincitori dei due premi contrapposti.Vade retro, Bifani, esci da questo corpo!

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    1. Nessuna eresia. Un "se" di troppo.
      Vedi Franco, la vita può sembrare a volte grigia, è un peccato toglierle quel poco di colore.

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