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venerdì 21 marzo 2014

Storia ed arte nei quadri e nei disegni di Ettore Ponzi: incontro alla Zani di Fidenza

Fare il pieno di attenzione è possibile, occorrono gli ingredienti giusti, in questo caso è stata la storia, quella recente, che i nonni spesso non hanno voluto raccontare ma che hanno in qualche modo vissuto.
E' andato così il mio incontro con gli alunni di III B e E di martedì 18 marzo nell'aula della biblioteca della scuola Pietro Zani di Fidenza.
Avvalendomi delle immagini, principalmente quadri, e dei diari di guerra e prigionia di mio padre, il pittore Ettore, ho raccontato ai ragazzi quel pezzo di storia del novecento racchiuso nel periodo dal '40 al '50 che ha visto mio padre prima in Albania, poi nel lungo percorso nei campi di internamento in Jugoslavia ed Austria per finire in Germania nell'Oflager di Wietzendorf presso Hannover.
Certamente le immagini aiutano e così i quadri di paesaggio albanesi curati, dipinti ad olio su tavola, dicono di un periodo di stasi delle operazioni militari e di apparente calma, mentre i disegni di prigionia, anche per i materiali poveri usati, portano ad un'altra realtà quella dei campi di concentramento, i dipinti del dopoguerra mostrano invece la Fidenza offesa dalle bombe che attraverso le rovine riscopre se stessa.
In questi ultimi dipinti i colori spesso sono limpidi, chiari come se il triste passato ormai è alle spalle, c'è posto solo alla ripartenza della città.
Sono poi seguiti venti minuti di particolare attenzione per la proiezione di un filmato particolare. Era il racconto di come, in una baracca nel Natale del 1944 gli internati avevano allestito segretamente un presepe per superare un momento di scoramento nel lungo e freddo inverno. Il presepe di quella baracca del Campo 83 di Wietzendorf, è ora conservato e ricomposto nella Chiesa di sant'Ambrogio a Milano.

La scuola Zani non è nuova a queste iniziative, ed essendo stato altre volte coinvolto non ho dubbi nell'affermare che è qui, nelle aule di questa scuola come di altre altrettanto attive, che Fidenza deve investire per il suo futuro. Sembra ovvio, ma non lo è.

L'incontro è stato introdotto dalla dirigente scolastica della scuola Lorenza Pellegrini e ha visto la presenza attiva dei docenti Gloriana Lipia, M. Luisa Castelli, Luciana Lanzi, Umberto Faroldi, che ringrazio. 

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