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lunedì 20 ottobre 2014

Coop. Di Vittorio: le verità arrivano sempre tardi.

http://comitatodifesasocidivittorio.jimdo.com/
 A questo link potete trovare qualche informazionie sulla situazione corrente della cooperativa.
Il sito web è gestito dal "Comitato a difesa dei soci Cooperativa Di Vittorio"
E' stata ripresa dalla stampa la notizia del rinvio della ratifica del Concordato Preventivo previsto per il 7 ottobre. L'articolo pubblicato sulla Gazzetta di oggi raccoglie un comunicato del "Comitato a difesa dei soci Cooperativa Di Vittorio" e fornisce qualche informazione.

Non scalfisce tuttavia il significato dell'immagine sopra che mostra i soci con nuvolette vuote di domande senza risposte. 
Risposte che non vengono dagli organi amministrativi della cooperativa e tanto meno  dagli altri anelli lungo la cinghia di trasmissione PD - Lega Cooperative - Comune di Fidenza. 


In ogni modo si fa largo l'opinione che il rinvio della prevista ratifica del Concordato e la conseguente sua rinegoziazione chiudono ad ogni speranza di parziale restituzione ai soci dei loro risparmi.  

Il ritardo colpevole degli amministratori nell'informare i soci e a prendere per tempo idonei provvedimenti  ha creato una situazione paradossale: da una parte i soci informati fuori dalla ufficialità che hanno ritirato i propri denari investiti e dall'altra quelli che hanno continuato ad aver fiducia nella cooperativa e che alla fine saranno pesantemente penalizzati.
Se al momento per ovvie ragioni non è possibile sapere i nomi dei primi sarebbe corretto che amministratori presenti e passati ci dicano a quali delle due categorie appartengano, trasparenza su questo punto è opportuna magari accompagnata, se del caso, con le immediate dimissioni dagli organi della cooperativa e dalle cariche pubbliche che ricoprono

Per leggere le proposte del Comitato utile l'articolo di oggi sulla Gazzetta, meglio tuttavia andare direttamente alla lettura della Mozione che il Comitato ha presentato all'Assemblea dei soci del 13 ottobre stesso. 

4 commenti:

  1. Una cosa è certa, qualcuno i suoi soldi li ha ritirati per tempo, quindi qualcuno ne conosce i nomi e avrà anche autorizzato il ritiro. L'aspetto che insospettisce è che se la situazione era già allora critica forse nemmeno si potevano autorizzare i rimborsi richiesto, ma andavano pagati prima eventuali fornitori. Da ultimo, ma non per importanza, già in passato qualcuno aveva sollevato dubbi sul valore attribuito ai cespiti inseriti nel concordato rispetto al reale valore di mercato.
    Oggi sembrerebbe che quel qualcuno aveva ragione, il valore di mercato è più basso quindi dovrà diminuire qualche altra voce. Insomma un grande pasticcio e la cosa strana è che nessuno reclami o intenti un'azione di responsabilità. Per molto molto meno altri sono stati messi in croce...

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  2. E poi c'è la gestione dei fondi neri con i quali venivano pagate alcune operazioni finanziarie e alcune imprese fornitrici di lavoro.
    Di questa somma tutto si tace, così come le connivenze del sistema bancario che ha avallato finanziamenti su partite di giro esplicitamente coperte.
    Queste operazioni generavano bonus per i dirigenti bancari... e poi ancora altro...

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  3. Tra i tanti aspetti sconcertanti di questa situazione, ce n'è uno che mi si palesa continuamente e che mi stupisce più degli altri. Riguarda il comportamento dei soci o quanto meno di quelli che conosco. Ogni volta che domando loro come va oppure chiedo se ci sono novità, mi rispondono malvolentieri, abbassando la voce e guardando circospetti intorno. Oppure fanno gesti con le mani a dire: "Parlumni mîa par l'ämûr di Diu". Agiranno così per scaramanzia o per paura? Se è paura, vorrei tanto capire di chi o di che.

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    1. Non so come fosse ai tempi del Borgo, ma da settant'anni è così. I motivi? Non esaltanti certamente. Cambierà? Probabilmente si, ma nel frattempo avremo anche cambiato il colore della pelle

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