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giovedì 9 ottobre 2014

Scuola: tre domande di Manfredo al Movimento 5 Stelle che risponde

Manfredo Pedroni, già Vicepresidente della Provincia di Parma interviene sul documento della locale sezione del Movimento 5 Stelle avente per oggetto il trattamento tributario delle scuole "private".
Manfredo si rivolge direttamente al Consigliere Angela Amoruso anche se il documento è firmato Movimento 5 Stelle, ciò premesso sotto riportiamo il messaggio integrale di Manfredo Pedroni del 7 ottobre u.s. e la replica puntuale del Movimento 5 Stelle di ieri 9 ottobre,  la controreplica di Manfredo Pedroni ed oggi un ulteriore contributo del M5S.
Istituto paritario Canossa

15 ottobre 2014
ALTRA RISPOSTA A PEDRONI


Ci spiace che il sig. Manfredo risponda ancora una volta un po’ piccato. La democrazia è dialettica e, pur consci che tante cose noi del Movimento 5 Stelle le ignoriamo, non ci sembra corretto il tono delle dichiarazioni che il sig. Pedroni dispensa dall’alto del suo piedistallo.
Peraltro, egli pare ignori il significato della frase “stabilire regole comuni” visto che sono regole “comuni” soltanto quelle che piacciono a lui. Attenzione però, che un conto è dare dell’ignorante al Movimento 5 Stelle, un conto è sputare sul piatto dove si mangia!
Dire che il Consiglio Comunale nella sua interezza, e quindi anche la maggioranza PD cioè coloro che hanno fatto gli interessi delle lobby esentando dal pagamento delle tasse le scuole private, sono affetti da una “anacronistica e preconcetta mentalità” è un’affermazione un po’ pesante.
Ma davvero, nessuno dei Consiglieri Comunali conosce la realtà delle scuole private, e soltanto il Sig. Pedroni, che ha un ruolo significativo in una scuola privata e porta avanti – giustamente, dal suo punto di vista – interessi privati, la conosce? Ci sembra quantomeno improbabile.
Sono proprio, secondo noi, gli interessi privati lobbistici che hanno stravolto il significato del dettato costituzionale in questi anni, come abbiamo ben spiegato in precedenza e non intendiamo ripetere per non annoiare nessuno, invitando chi fosse interessato, a leggersi il nostro precedente intervento.
Sono proprio i giochetti sulle parole, che ne hanno, con gli anni, storpiato il senso, come sta facendo il sig. Pedroni, ancora una volta, mortificando la Costituzione e chi la vuole difendere.
La scuola paritetica NON è pubblica, come egli afferma categoricamente. Altrimenti l’avrebbero chiamata pubblica, non crede? “Paritetica”, in fatti, vuol dire “Scuola a gestione PRIVATA, ma integrata nel sistema dell'istruzione pubblica”. E’ questo che dice il dizionario Hoepli. Con tale puntualizzazione, lungi da noi il voler affermare che egli sia un ignorante, sappiamo bene che non è così. Era solo per chiarire le cose.
L’altro giochetto che il Pedroni fa con la parola “equipollente” è anch’esso funzionale a confondere i lettori. La costituzione dice che “deve assicurare … ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali”. E’ chiaro, quindi, dal testo letterale, che la Costituzione dice semplicemente che il titolo di geometra conseguito in una scuola privata è “equipollente” a quello conseguito in una scuola pubblica. Nulla dice in merito alla presunta necessità di usare i soldi delle tasse dei cittadini per favorire lobby private.
Ci spiace che le trenta righe della nostra risposta alla sua terza domanda lo lascino insoddisfatto al punto da fargli dire che questa sia rimasta inevasa. Invitiamo il sig. Pedroni a rileggerle.
Per finire, sull’insalata mista che ha fatto del Paciolo senza alunni, le scuole della collina, la riforma Gelmini e “il progetto della buona scuola” di Renzi (che ha cancellato, di fatto, le supplenze), l’affermazione della dignità della persona umana, confessiamo di non aver capito nulla. Magari se può riproporlo in modo più semplice, che possiamo capire anche noi, glie ne saremmo grati.
E poi scusate, ma chi l’ha detto che noi il vecchio lo vogliamo contrabbandare per nuovo? Noi diciamo che il “vecchio” è meglio del nuovo! Di quel nuovo che ci propone l’allegra compagnia di Massari/Poletti/Renzi. Basti pensare al massacro che stanno facendo dell’articolo 18!
A proposito, i cittadini è giusto che sappiano che l’8 x 1000 da destinare all’edilizia scolastica è una conquista del Movimento 5 Stelle. Brava Angela Amoruso! Ricordiamolo alla Giunta smemorata che si fa bella sulla Gazzetta di Parma, tuttavia fa piacere che cerchino di rincorre il Movimento 5 Stelle di Fidenza. Vuol dire che stiamo facendo bene
Su una cosa siamo pienamente d’accordo con lui. “la costituzione e le leggi stabiliscono e governano il popolo, altrimenti si commettono delle discriminazioni e forse in passato ne sono state commesse troppo”. Ha ragione, ed è per quello che diciamo
SCUOLA PRIVATA? NO GRAZIE

                                                               Movimento 5 Stelle

10 ottobre 2014
La controreplica di Manfredo

Premessa: quando si discute occorre stabilire regole comuni, distinguiamo cosa significa scuola privata e scuola pubblica.
Per scuola privata il ministero intende quella scuola istituita da persone per i propri figli. Per scuola pubblica si intende libero accesso a tutti gli alunni che intendono iscriversi.
In Italia la scuola pubblica è formata da scuola statale e dalla scuola paritaria.
A Fidenza non vi sono scuole private tranne forse "la Casa d'oro" che propone la pedagogia Steineriana.
Le scuole materne , elementari, medie e superiori sono pubbliche statali o paritarie.
Il movimento 5 stelle ancora non ha la facoltà di stabilire quello che è privato o pubblico, ma la costituzione e le leggi stabiliscono e governano il popolo, altrimenti si commettono delle discriminazioni e forse in passato ne sono state commesse troppo.
A Fidenza le scuole paritarie hanno percorso un iter ministeriale, Istituite da enti o cooperative dopo anni di verifiche, hanno ottenuto la certificazione e il riconoscimento della parità alla scuola statale
dei loro attestati o diplomi, ottenendo la qualifica di scuola pubblica a tutti gli effetti.
Come risposta alla prima domanda viene citato un  regolamento comunale, mi permetto nella mia qualità di cittadino, di affermare che il termine "Privato" è vecchio o meglio di veneranda età derivato da una anacronistica e preconcetta mentalità e dura da superarsi visto le vostre prese di posizione.
Sarebbe bene che il Consiglio Comunale di Fidenza provveda a modificare e aggiornare tale denominazione.
La seconda risposta è un flop.
I cittadini devono pagare le tasse per i servizi erogati. tra i quali la scuola pubblica, una sola volta, indipendentemente che gli alunni frequentino la scuola statale o paritaria, quarto comma dell'art.33
della nostra Costituzione, " TRATTAMENTO EQUIPOLLENTE ".
Terza domanda inevasa.
La scuola pubblica in Italia ha conquistato l'autonomia scolastica, significa che si distinguono a seconda del progetto EDUCATIVO - FORMATIVO - DIDATTICO che presentano alle famiglie.
La vera conquista del popolo sta nel poter scegliere il progetto Educativo-Formativo-Didattico erogato indipendentemente dalla scuola statale o paritaria con un trattamento Equipollente.
Leggo che vi proponete come garanti della libertà di educazione, e pensate di essere credibili con le premesse delle vostre prese di posizione? beati voi e a chi vi crede, mi permetto una postilla per due anni a Fidenza la scuola statale Istituto Paciolo ha interrotto il corso per geometri per un numero insufficienti di Iscritti. Si superava il parametro costi numero degli alunni.
Sempre pronto a confrontarmi sulla riforma "Gelmini", se oggi si può discutere sul Progetto " La buon scuola " è perché si è posto un freno allo sperpero salvaguardando i punti di erogazione del servizio scolastico nelle zone più deboli della nostra nazione, vedi il nostro appennino.
Tanto dovevo al movimento 5 Stelle  che stimo perché offre una nuova
opportunità di un impegno politico, una nuova proposta, mi sia permesso
dato la mia "veneranda età"di espriemre un desiderio " UN IMPEGNO POLITICO PER L'AFFERMAZIONE DELLA DIGNITA' DELLA PERSONA UMANA " senza preconcetti e profeti che ci propongono il vecchio chiamandolo nuovo.
BUON LAVORO.

9 ottobre 2014
La replica del Movimento 5 Stelle 

Rispondiamo volentieri alle domande, pur se arricchite di sberleffi, del sig. Manfredo Pedroni, ma lo facciamo con l’educazione ed il rispetto che ci contraddistingue, non foss’altro per la veneranda età del nostro interlocutore.  E’ questione di stile, ognuno ha il suo.   Il tono spocchioso del Sig. Pedroni che impartisce lezioni a noi “ignoranti” non ci scalfisce nemmeno.  
Ciò premesso, sappiamo bene che la scuola in Italia è sia pubblica che privata, e che dev’essere garantita la libertà d’insegnamento nella scuola privata.  Infatti i cittadini italiani, compresi quelli di Fidenza, è banale, possono tranquillamente portare i propri figli nelle scuole private che vogliono. 
Ci scuserà però il sig. Pedroni se prendiamo la posizione, che è del Movimento 5 Stelle nazionale, espressa in questo semplice concetto:  “Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica”
Lei può essere d’accordo o meno, è nel suo pieno diritto, così com’è nel nostro diritto denunciare all’opinione pubblica il fatto che la Giunta Massari ha deciso di introdurre un’esenzione della Tassa dei Rifiuti per le scuole private che ricadrà su tutti i cittadini, i quali dovranno sobbarcarsi ciò che le scuole private non saranno più tenute a pagare.  Noi siamo contrari a questa scelta, che è una scelta politica, non un obbligo di legge come lei vorrebbe fare intendere.
Ed è una scelta talmente sbagliata, che a Bologna tempo fa ha scatenato una polemica fra il Comune, i Cittadini bolognesi, ed alcuni benpensanti che sostenevano le sue stesse tesi.   Dopo una prima fase di confusione, accuse e controaccuse, Bologna –  e dobbiamo dare atto che il suo Sindaco si è comportato molto correttamente – ha indetto un referendum cittadino dal quale è emerso che la maggioranza dei bolognesi era contraria a qualunque tipo di finanziamento pubblico (quindi anche l’esenzione dalle tasse) che fosse indirizzato verso le scuole private.  I soldi pubblici devono essere spesi per scuole pubbliche, questo è stato il responso dei cittadini.
In ogni modo, ecco le risposte alle sue domande
1) prima domanda quali sono le scuole private da lei citate a Fidenza che godono esenzioni ?   “i locali destinati ad asilo nido, a scuola materna, a scuola obbligatoria o superiore, di ogni ordine e grado, PRIVATI”  Non lo diciamo noi, ma il nuovo Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC) a pag. 32 (art. 47 comma 8 punto d))
2) Seconda domanda: ritiene giusto la consigliera che un cittadino paghi le tasse due volte? prima per chi frequenta la scuola statale poi una seconda volta quando manda suo figlio alla scuola paritaria?  No, ed è proprio per questo che abbiamo votato contro.  Il cittadino che volesse portare il proprio figlio ad una scuola privata, in realtà la pagherà tre volte. Pagherà la TARI per chi frequenta la scuola statale, poi pagherà la TARI per chi frequenta la scuola privata (che da oggi viene esentata e quindi la sua parte la pagheranno tutti i cittadini), ed infine pagherà la retta della scuola privata.   L’unica a guadagnarci è la scuola privata che, l’anno scorso, con la retta doveva pagare i vari costi fra cui la TARES, quest’anno invece, a parità di retta incassata, la TARI non la pagherà e quindi gli aumenterà il profitto.
3) == Terza domanda: se le scuole paritarie di Fidenza terminassero il loro ruolo educativo – formativo, il comune come supplirebbe alla mancanza di asili statali e comunali ?,    dove collocherebbe i bambini che oggi frequentano le scuole Paritarie ? chi garantirebbe la libertà di Educazione ?
In realtà non è un’unica domanda quindi rispondiamo con ordine:
Il Comune come supplirebbe alla mancanza di asili statali e comunali?  E’ una domanda priva di senso.  Se parliamo di scuole private, esse nascono dall’iniziativa d’impresa, in regime di libera concorrenza, ed il Comune non ha voce in capitolo.  O vuole alludere che le scuole private devono essere aiutate finanziariamente dal Comune?  Ancora sarebbe una cosa priva di senso perché se il Comune dovesse decidere di investire sulla scuola, investirà sulle proprie scuole pubbliche.  Che fa? Si fa concorrenza da solo regalando i soldi incassati dalle nostre tasse a dei privati? Dopo di che, se le scuole pubbliche non riempiono tutti i banchi, che fa? Le chiude?  A noi sembra assurdo
Dove collocherebbe i bambini che oggi frequentano le scuole Paritarie? Questa è chiaramente una provocazione.  Stia pure sereno, nessuno minaccia le scuole private. Come esse funzionavano gli anni passati possono continuare a farlo tranquillamente anche oggi ed in futuro.  Non è nostra intenzione penalizzarle in alcun modo, né favorirle.  I bambini che oggi frequentano le scuole Paritarie continueranno a farlo, quanto meno finché i loro genitori potranno permettersi di pagare la retta.
Chi garantirebbe la libertà di Educazione?  Noi per primi, può starne certo. Ed è proprio per questo che vorremmo una scuola pubblica sempre più rispondente alle esigenze di tutti, allargata a tutti i cittadini, e che non debba farsi carico di regali fatti alle imprese private, perché di questo si tratta, bisogna dirlo.  Le scuole private esercitano attività d’impresa come qualunque altra azienda che offre servizi a pagamento.
Ad integrazione delle informazioni fin qui fornite, occorre precisare che alcune leggi dello Stato, di circa una quindicina di anni fa, stanziarono una somma di ben 300 miliardi di vecchie lire, ovvero 150 milioni di euro, a favore delle scuole private, beninteso, da distribuire sotto forma di borse di studio a studenti meritevoli ed in famiglie in condizioni svantaggiate.   Da quel dì in avanti le scuole private sono state favorite sempre di più, con stanziamenti sempre più alti, esenzioni fiscali e tante altre regalie.  Nel frattempo, alle scuole pubbliche venivano sottratti sempre più soldi, vedi la riforma Gelmini.  Questa è storia, oramai.
Il disegno è chiaro, privatizzare la scuola e renderla d’elite, come avviene negli Stati Uniti dove chi vuole frequentare l’Università deve accendere un mutuo con la banca, nella speranza di poterlo pagare se, dopo la laurea, troverà un lavoro.  Non per nulla le tasse universitarie in Italia sono diventate le più alte d’Europa.
Ora è chiaro il perché noi del Movimento 5 Stelle ci opponiamo a tutto questo.  E’ una questione di giustizia sociale.

Al sig. Bifani rispondiamo: Le nostre proposte?  Molto semplici:  la legge regionale n. 12/2013, avvalorata ed ampliata con la recente legge nazionale n. 89/2014, consente ai Comuni di potenziare le proprie scuole assumendo nuovo personale, e così per i servizi socio-assistenziali, liberando gli Enti locali, per queste importantissime funzioni, dai vincoli assunzionali e da quelli del patto di stabilità.  Finalmente lo Stato e la Regione hanno capito che i servizi pubblici essenziali ai cittadini non avrebbero più potuto sopportare nuovi tagli ed ha consentito ai Comuni di fare investimenti per dotarsi dei servizi che servono davvero ai loro cittadini.   Bologna, come detto, ha già risposto in questo senso.   Fidenza invece, inspiegabilmente, torna indietro nel tempo, favorendo “i soliti noti”.
Ci aspettiamo che la Giunta Massari prenda coscienza di tutto ciò, e riveda le proprie posizioni, che nulla hanno di “paritetico”, anzi, sono indirizzate verso la privatizzazione delle funzioni comunali.  A quel punto vien da chiedersi:  perché allora dovremmo pagare tasse così alte?  Se i servizi li erogano dei privati?
Movimento 5 Stelle

Scuola: tre domande di Manfredo al Movimento 5 Stelle

Avevo scelto il silenzio, dopo anni di impegno amministrativo, lasciando spazio ai giovani non al vecchio che sempre ritorna.
Ma di fronte alla ignoranza del Consigliere 5 stelle mi permetto di intervenire per colmare quello che la Consigliera IGNORA.

1) in Italia la scuola pubblica si realizza in due categorie. 
               A) scuola statale, 
               B) scuola paritarie,

=== prima domanda quali sono le scuole private da lei citate a Fidenza che godono esenzioni ?

2) lo Stato democratico deve garantire la libertà ad ogni genitore di scegliere il tipo di scuola alla quale  mandare i propri figli. LIBERTA’ DI EDUCAZIONE.      ( come avviene in Europa )

3) la scuola Paritaria deve godere lo stesso trattamento della scuola statale Tasse o Gabelle varie e rette di frequenza,     ( in Italia questo non è realizzato il governo Renzi deve provvedere se vuole fare una reale e giusta riforma scolastica.

4) viene citato l’art. 33 della costituzione (“Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.” ) in modo non appropriato perché non si tratta di istituire una nuova scuola, ma di garantire parità di trattamento fra scuola statale e scuola paritaria nella esenzione delle tasse.

==   Seconda domanda: ritiene giusto la consigliera che un cittadino paghi le tasse due volte prima per chi frequenta la scuola statale poi una seconda volta quando manda suo figlio alla scuola paritaria.

== Terza domanda: se le scuole paritarie di Fidenza terminassero il loro ruolo educativo – formativo, il comune come supplirebbe alla mancanza di asili statali e comunali ?,    dove collocherebbe i bambini che oggi frequentano le scuole Paritarie ? chi garantirebbe la libertà di Educazione ?

Il ruolo della scuola paritaria in Italia è insostituibile teniamocelo ben stretto, cerchiamo di realizzare la “ PARITA’  DI TRATTAMENTO “ garantendo ai cittadini la LIBERTA’ DI EDUCAZIONE “ per i propri Figli.
Quest’anno Fidenza ha perso per ragioni economiche il  Liceo delle Scienze Umane presso l’Istituto Canossa,  Fidenza è più povera!
I genitori debbono mandare i propri figli a Parma, con maggior disagio derivato dalla trasferta rispetto ai loro coetanei che frequentato le scuole superiori presenti in città.

Gentile consigliera, è difficile svolgere il proprio mandato, tutelando tutti i cittadini, non facciamo discriminazioni percorrendo vecchie e superate strade ideologiche che vogliono solo l’educazione fatta dallo stato, attuata nei paesi comunisti e superata dalla storia, altri problemi sono nascosti nelle pieghe del Bilancio del Comune di Fidenza, perché abbiano una tassazione cosi alta ? superiore alle necessità, si vuole forse accumulare un tesoretto ? per farne che cosa ? Quando ?

Svolga seriamente il proprio compito amministrativo i cittadini di Fidenza lo meritano e gliene saranno grati.

Distinti  saluti Manfredo Pedroni.

8 commenti:

  1. Mi spiace tanto, ma sono in disaccordo con Pedroni, che, giocoforza, tira l'acqua al suo mulino, ed anche in modo non sempre garbato. Io non vado matto per l'Amoruso, anche solo per il fatto di rappresentare, in sede locale, un movimento che io ritengo assurdo ed inutile, fatto solo di critiche feroci, senza mai la presentazione di progetti costruttivi ed alternativi. Però, non mi permetterei mai di darle dell'ignorante, anche perché, probabilmente, è molto pi competente e ferrata di me -alcuni esperti linguisti dicono "efferata"- in settori in cui io mi dimostrerei un asino ed un bovino. Unicuique suum! Se veramente un Liceo pedagogico mancava a Fidenza, si poteva costruire un'ala apposita, nel complesso scolastico dove sorgono Linguistico, il Classico e Scientifico, atto ad accogliere chi volesse frequentare tale indirizzo di studi, che, fra l'altro, è ormai obsoleto e sorpassato, dato che sforna, da decenni, maestrine con un futuro d perenne e cronica disoccupazione.

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    1. Mi permetto d'intervenire per ringraziare il Prof.Franco Bifani della sua attenzione e della sua correzione " modo non sempre garbato".
      Mi permetta prof. mi riferivo esclusivamente all'intervento fatto in Consiglio Comunale in occasione della discussione sul Bilancio Preventivo in data 29 settembre scorso, riportato come comunicato 5 stelle, sulla detassasione delle "scuole private " , e che a Fidenza città non sono a conoscenza della loro esistenza.
      Comunque ringrazio della correzione perchè non si deve mai perdere le regole della buona educazione anche nei casi di evidente mancato uso delle denominazioni corrette delle scuole Paritarie.

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  2. Esimio sig. Pedroni,
    consiglierei una lettura meno "partigiana" e confessionale della ns. Costituzione e la sostituirei con una interpretazione più laica (non comunista) e consona allo spirito della Stessa. Una più attenta lettura della Carta Costituzionale le darebbe l'opportunità di scoprire che l'ignoranza e il luogo comune non albergano solo in casa degli altri e che il silenzio a, volte, è davvero d'oro.
    Ossequi.

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    1. In riferimento all'interlucutore anonimo, non è mia predisposizione dialogare con gli anonimi, ma leggendo uno scritto furbito che non giustifica le mancate risposte alle mie domande e in rispetto ai lettori mi permetto di controbattere.
      Tale anonimo afferma una mia lettura "partigiana" e "confessionale" della nostra Costituzione per avere messo in discussione e richiamato alla corretta interpretazione del termine "Istituzione" contenuto nell'art.33.
      Per cortesia Tale anonimo giustifichi quanto afferma altrimenti risulta una falsa e tendenziosa interpretazione dell'etimologia da me data altermine usato dai Padri Costituzionali.
      Per tranquillità dell'esimio anonimo oltre aver letto la Costituzione con spirito libero da ogni pregiudizio, quando negli scorsi anni il dibattito sull'art. 33 appassionava il rapporto fra scuole Paritarie e Istituzioni amministrative pubbliche mi sono studiato anche i singoli interventi dei Padri Costituendi del perchè avevano scritto:

      Articolo 33
      L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

      La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

      Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

      La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

      E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.

      Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

      Anonimo minterlucutore abbandoni i preconcetti, quando vuole intervenire legga attentamente quello che vuole contestare, perchè gli abbagli solari sono sempre dietro l'angolo e l'essere prevenuti può portare fuori strada, mi mancano le risposte alle mie tre domande, parità di trattamento chi frequenta la scuola statale e quella paritaria, il IV paragrafo dell'art.33 usa il termine "equipollente" ( detassazione attuata nel Bilancio Preventivo ), e libertà di educazione.
      Attendo la sua controreplica e si firmi non abbia paura, oppure neppure Lei crede o si vergogna di quello che scrive ?
      Manfredo Pedroni.

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  3. Al di là delle idee di ognuno circa il diritto di far educare i propri figli da scuole private o da scuole pubbliche, al di là delle interpretazioni delle leggi, spesso ingarbugliate e quindi soggette a svariate interpretazioni, al di là di ogni altra questione, ritengo che si dia un' importanza distorta all'aggettivo ignorante. Pedroni, scrive sì "ignorante", ma a lettere maiuscole, sottolinea ...che IGNORA. Io sono un'ignorante in computer; non me ne vanto, ma quando me lo dicono non posso che ammetterlo. Ah... già...dimenticavo: la mia ignoranza non è una questione politica o partitica.

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  4. Appunto, Clary, dato che ognuno di noi umani ignora qualche cosa, per il fatto che non siamo onniscienti, teniamoci il soave attributo in tasca, senza affibbiarlo a destra e a manca.

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  5. Grazie Scuola Privata di esistere a Fidenza.
    Del Movimento 8 Stelle possiamo tranquillamente farne a meno.

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  6. Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire cosa sta facendo questo PD (Partito dei Disoccupati) a livello locale, oltre che nazionale. Ringrazio il Movimento 5 Stelle per aver fatto chiarezza ai cittadini. Riporto anche un interessante articolo online, vediamo cosa ne pensa il sig. Pedroni: "Renzi non si distingue dai governi Berlusconi rispetto alle politiche sulla scuola! Col decreto SbloccaItalia SI CONTINUANO A FINANZIARE LE SCUOLE PRIVATE CON ULTERIORI 200 MILIONI DI EURO A PARTIRE DAL 2015 senza interrogarsi sulla disastrosa situazione raggiunta in termini di qualità e offerta formativa delle scuole statali, vessate dalla legge 133 del 2008 (Gelmini). Il Governo si sta assumendo la responsabilità di cancellare l’autonomia scolastica: nel ‘99 si investivano nella scuola pubblica 345 milioni di euro e oggi, con il previsto taglio di 30, si arriva al prosciugamento totale del fondo previsto dalla legge 440/97. Inoltre il taglio di 2020 unità del personale ATA (personale tecnico delle scuole pubbliche) andrà a dequalificare ulteriormente l’offerta delle nostre scuole. Siamo pronti a occupare tutte le scuole del Paese e a tornare in piazza. L’istruzione pubblica avrebbe bisogno di minimo 17 miliardi di euro per allinearsi alla percentuale di investimenti sul PIL che si fanno in Europa Il Governo Renzi, invece, ha deciso di colpire Università e Diritto allo Studio Universitario" vedi http://www.retedellaconoscenza.it/2014/10/legge-stabilita-governo-renzi-taglia-sanita-trasporti-istruzione-gli-studenti-pronti-mobilitarsi/

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