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sabato 6 giugno 2015

Una Chiesa oltre il sagrato


Oggi 6 giugno la Chiesa di Fidenza ha vissuto un momento straordinario.
Presso la Chiesa Cattedrale Sua Eccellenza Mons. Carlo Mazza ha effettuato il rito della Imposizione delle mani e della Preghiera Consacratoria per l'Ordinazione Sacerdotale di Don Matteo Piazzalunga e di Don Hubert Mawulom Yao Klake e per l'Ordinazione Diaconale di Lorenzo Caruso e Vincenzo Visco.
Già un'ora prima dell'evento i fedeli hanno gremito i banchi centrali e le navate laterali, alla cerimonia, durata tre ore, ha fatto seguito un momento conviviale nei locali del Palazzetto Don Bosco.
La Chiesa Africana, speranza di tutta la Chiesa, era ampiamente rappresentata sia tra il clero che tra i fedeli per la presenza tra gli ordinandi di  Hubert Mawulom Yao Klake. Altri ospiti della diocesi di Bergamo hanno onorato con la loro presenza la cerimonia, Don Matteo Piazzalunga viene infatti da quella comunità che già conta presenze tra di noi, anche il nostro Vescovo proviene da quella Diocesi tradizionalmente fertile di vocazioni. 
Massiccia la presenza romana della comunità vicina a Lorenzo Visco.
Oggi in duomo Fidenza ha pertanto vissuto un momento di un vero e non consueto di apertura oltre il sagrato.
Ne riconosciamo il merito al nostro Vescovo che, non nascondiamolo, ha certamente cercato di sprovincializzare una chiesa locale  stanca il cui clero oltre a ridursi numericamente esprime spesso un tendenza alla routine liturgica. 
Eco di questo, espresso in forma certamente più appropriata, mi è parso d'intenderlo anche nel discorso del vescovo quando invitava i nuovi presbiteri e i nuovi diaconi ad essere servi e servi dei servi. 

Ora propongo alcune mie immagini artigianali. 






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