venerdì 24 luglio 2015

1985, l'anno in cui Fidenza rinnegò l'antico altare



In una Fidenza tutta presa dalla polemica ingenerata dall'abbattimento dell'altare secentesco della cattedrale e dai cambiamenti nella cripta, s'inserì la visita di Dom Hélder Câmara, il vescovo brasiliano amico dei poveri. Nello stesso anno Ettore Ponzi onorava la città con la sua ultima importante mostra. La Madonna dell'Antelami restaurata tornava nel frattempo a casa

Questo in estrema sintesi un anno importante e, per molti versi, lontano da noi molto di più dei trent'anni che effettivamente ci separano.

Se vogliamo fu un anno che mostrò una vitalità particolare di personaggi ormai avviati a passare il testimone, ma ancora presenti in prima linea.
Niente fu poi come prima, infatti fu chiamato "dopo".

Con l'aiuto delle pagine de "il Risveglio" ripercorriamo quell'anno cominciando dalla vicenda dell'altare.
Il nuovo desco sacro, incolpevole pietra

L' "affaire" dell'altare fu l'evento che più divise la città, voluto fermamente dal potere curiale trovò in Ettore Ponzi la voce più contraria e fu aspra tenzone con nessun vincitore se si pensa al risultato. 

Forze prevalentemente guelfe con sostegni esterni
si danno aspra battaglia nell'anno del Signore 1985.
I ghibellini arroccati nel Palazzo comunale
pregano (o bestemmiano) augurandosi il peggio.
Il Vescovo Mario Zanchin in segno di riconciliazione,
ma a misfatto avvenuto, visita la mostra di Ettore Ponzi.
L'arte non ha parte.

Come vediamo dalle due foto sopra la traslazione dell'altare, ormai ridotto a pezzi, viene curata personalmente dalle autorità delegate alla salvaguardia dei beni artistici e culturali con idonei macchinari e stipata alla rinfusa nella Chiesa di San Giorgio, allora magazzino di nota impresa edile. La parte mobile dell'altare (vescovi mitrati e candelieri) faranno poi mostra di sé nel museo, l'incenso non allieta più le sensibili narici.

Se l'altare se ne va la madonna Antelamica torna a
casa, non nella sua nicchia nel campanile da dove
guardava Fidenza, ma nella cripta per poi trovare
 "fissa dimora"  nel Museo Diocesano dove ora si trova. 

4 commenti:

  1. Ciao Ambrogio,
    Esiste un collegamento fra la chiesa e l’antico ospedale di San Giorgio?
    Buona serata, Ivano.

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    1. In sintesi: "eretto nel 1314 per testamento di un Pallavicino di Scipione aveva un piccolo ospedale che serviva per i carcerati e i disertori. Nel 1546 vi venne fondata la Confraternita della Ss.ma Trinità che divenne la legale proprietaria. Fu prolungato in epoca imprecisata e ornato di affreschi, sempre per la munificenza di Bernabò Visconti"
      Oggi è stato sistemato in modo decoroso come sala per conferenze ed esposizioni.
      Ciao Ivano, buona serata.

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    2. Riguardo all'Altare, io, quando ho saputo e poi visto del disfacimento dell'Altare mi son solo chiesto : ma cosa hanno fatto!, mi è venuta vergogna per loro, ma perchè che ancora oggi ripeto "ma cosa hanno fatto"quell'Altare era bellissimo e poi per me il duomo era più completo era più chiesa Umberto Zanella

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    3. e poi nessuno fa notare che il soffitto della cattedrale ,in momenti di grande feste spegnevano le luci delle arcate così i fedeli guardando il soffitto leggermente illuminato di quell'epoca, vedevano il soffitto pitturato di cielo e di stelle, sembrava che la cattedrale si aprisse in due lati così veniva un effetto ottico molto originale Umberto….

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