sabato 6 febbraio 2016

Parlar d'arte a Fidenza. Si può.


Non è scontato che sia facile parlar d'arte oggi ma Alessia Gruzza, assessore alla cultura, è riuscita a creare un evento. Sabato 6 febbraio ci siamo ritrovati in molti all'incontro “Con gli occhi dell'artista – la pittura italiana dagli anni '60 ad oggi e Maurizio Bottarelli” presso la Chiesa di San Giorgio che concludeva la mostra, inaugurata il 19 dicembre. Le opere dell'artista Bottarelli si potevano vedere nei due spazi espositivi  messi a disposizione rispettivamente dal Comune e dalla Diocesi di Fidenza.  

Agli interventi di apertura del sindaco e dell'assessore hanno fatto seguito quelli degli artisti Alberto Reggianini e Simone Ponzi, presenti al tavolo dei relatori, che hanno introdotto l'intervento del maestro Maurizio Bottarelli.
Bottarelli ha esordito premettendo che "la pittura contemporanea è un labirinto, non ci sono certezze. Non c'è un criterio .... quel che prima era difetto ora è pregio".  
Ma è sul processo artistico di creazione che Bottarelli poi si sofferma con l'ausilio di un filmato. Nella prima parte vediamo il pittore mentre crea un'opera di grandi dimensioni con strumenti poveri e nel contempo mettendo tutta la sua fisicità al servizio dell'opera.  Al termine del filmato, molto efficace, un lungo e meritato applauso a Maurizio Bottarelli
L'intervento conclusivo è di Mons. Carlo Mazza ed è su questo intervento che ci soffermiamo. 

Nel suo intervento il Vescovo procede "per immagini": la figura del "demiurgo" è la prima di queste. La creazione artistica è messa in rapporto con la creazione biblica, passaggio dal caos a cosmos, dal disordine della materia indifferenziata all'ordine dell'universo.  
Altra immagine è quella della linea di confine che fa parte del nostro vedere ma che diventa evanescente per poi sparire completamente nell'arte contemporanea e nelle opere del maestro, "l'artista non sta entro confini", ritorna quindi l'immagine iniziale del demiurgo, persona dotata di capacità creatrice e generatrice.
Infine l'immagine della nostalgia, la "nostalgia dell'ordine" che si prova oggi spesso di fronte all'opera dell'artista contemporaneo, "oggi non esiste la bellezza, c'è il piacere, ed il piacere si rifà al denaro". 
Alcuni spunti, qui ripresi molto sinteticamente che già stimolano ad ulteriori riflessioni. 

Maurizio Bottarelli al lavoro in alcune immagini del filmato
Abbiamo qui una veduta parziale del pubblico composto
 per la metà da studenti delle scuole media superiori.
Una foto composizione postata su FB dall'On. Giuseppe Romanini
presente nella prima parte dell'incontro. Tra il pubblico abbiamo
 notato Amedeo Tosi, presidente del CC, e Mino Ponzi.  

Nessun commento:

Posta un commento