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giovedì 30 giugno 2016

La bellezza, unendoci, ci salverà



Carissimo Ambrogio, 
ti invio questo testo sulla "Bellezza" che ho letto in parte in Cattedrale, alla fine della presentazione del video "il Racconto delle Pietre" di Umberto Zanella, e che ho scritto pensando alle "Pietre parlanti" della Cattedrale, rimaste pressoché intatte nel loro 'racconto', anche in mezzo a indifferenza, distruzioni, bombe...
Fausto Negri

LA BELLEZZA,
UNENDOCI,
CI SALVERÀ!


La bellezza ha di bello che sorprende e appaga, ma non basta mai. Lei rimane bella anche quando non è ammirata, occupa lo spazio in totale silenzio e fa parlare di sé senza fine.
La bellezza dona quiete e fa balzare il cuore, consola chi da lei è rapito ma toglie pure il fiato, pacifica ma non lascia in pace, appaga ma fa desiderare sempre di più. Non si stanca mai di annunciare anche quando rimane muta. Manifesta gloria in mezzo al fango, contagia di splendore pure in mezzo a distruzioni, risplende davanti alla cattiveria della storia, rimane bella anche di fronte a brutture e indifferenza.

La bellezza risplende della mano di chi l’ha compiuta, per questo canta del volto di Colui che l’ha sospinta alla luce. Lei accarezza gli occhi di chi guarda, conduce per mano a vedere, stupirsi, ringraziare… fa narrare di sé senza fine. Troverà sempre qualcuno in attesa e non potrà essere mai estinta.

Lungi dall'essere superflua, proprio nei tempi più difficili la sete di bellezza si fa più ardente. Quando il cammino si fa oscuro, guarendo i nostri cuori anestetizzati, lei si rivela portatrice di speranza.
Fausto Negri










* immagini tratte dal DVD "il Racconto delle Pietre"

2 commenti:

  1. La bellezza

    La bellezza cammina fra di noi
    come una giovane madre
    quasi intimidita dalla propria gloria.
    La bellezza è una forza che incute paura
    come la tempesta scuote
    al di sotto e al di sopra di noi
    la terra e il cielo.
    La bellezza è fatta di delicati sussurri
    parla dentro al nostro spirito
    la sua voce cede ai nostri silenzi
    come una fievole luce che trema
    per paura dell'ombra.
    La bellezza grida tra le montagne
    tra un battito d'ali e un ruggito di leoni.
    La bellezza sorge da oriente con l'alba
    si sporge sulla terra dalle finestre del tramonto
    arriva sulle colline con la primavera
    danza con le foglie d'autunno
    e con un soffio di neve tra i capelli.
    La bellezza non è un bisogno
    ma un'estasi,
    non è una bocca assetata
    né una mano vuota protesa in avanti
    ma piuttosto ha un cuore infuocato
    e un'anima incantata.
    Non è la linfa della corteccia rugosa
    né un'ala attaccata a un artiglio.
    La bellezza è un giardino sempre in fiore
    e una schiera d'angeli sempre in volo.
    La bellezza è la vita quando la vita si rivela.
    La bellezza è l'eternità che si contempla allo specchio
    e noi siamo l'eternità e lo specchio.
    Kahlil Gibran

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  2. Carissimo Fausto, le tue parole hanno portato una ventata di "bellezza" in questa mia giornata sciatta. Grazie anche a Biffino.

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