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sabato 11 giugno 2016

Umberto Zanella in Duomo: tra commozione ed effetti speciali

Umberto Zanella, qui con Fausto Negri, non nasconde
 la sua emozione nel salutare il pubblico
Martedì sera 9 giugno un numeroso pubblico ha riempito la Cattedrale per la presentazione e proiezione del documentario di Umberto Zanella che “Il racconto delle pietre”. 


Il filmato ha condotto i presenti in un percorso visivo della facciata e dell’abside del duomo mentre la voce narrante di Daniela Stecconi ha aiutato a capire il significato di tutte le statue e i bassorilievi che venivano via via proposti sul grande schermo ai piedi dello scalone centrale.
Le voci narranti, quella di Roberta Guatelli e quella di Marco Begarani,  si sono poi alternate nella seconda parte, più analitica, del filmato
Nel preparare il testo lo studioso Fausto Negri si è avvalso della consulenza di Aldo Magnani, presente tra il pubblico.
Il regista è il fidentino Umberto Zanella è persona conosciuta per la sua passione per la telecamera ed in altre occasioni ha presentato vari documentari riguardanti altre bellezze artistiche e storiche del nostro territorio e della Diocesi: Castione, San Nicomede, Fornio, Salsominore, Cangelasio…
Questi lavori verranno proposti a fine del corrente mese nel salone multimediale di San Michele in via Carducci.

Il documentario, della durata di 20 minuti, è stato introdotto dal Dott. Italo Comelli, studioso parmigiano esperto dell’età medievale. Italo Comelli ha cercato di rispondere alla consueta domanda che sempre ci pone mai si risolve “perché un duomo così prestigioso a Borgo San Donnino?”.
In apertura Comelli, da studioso e non da parmigiano, ha confermato che Duomo di Fidenza e Battistero di Parma sono i due capolavori architettonici e scultorei della provincia. Si è poi soffermato su cronologia e storia di quei primi tre secoli del secondo millennio che hanno visto il fiorire la civiltà delle cattedrali. Interessante e piacevole la conversazione anche se alla fine la domanda rimane tale.
Le conclusioni finali dell’incontro sono nell’intervento del Vescovo Mons. Carlo Mazza che ha fortemente sostenuto l’iniziativa rivolta a tutta la cittadinanza. 
Erano presenti alla manifestazione il Vicesindaco Giancarlo Castellani, il neo assessore alla scuola ed alla cultura Maria Pia Bariggi che sedeva accanto ad Alessandra Mordacci, direttore del Museo del Duomo, ed al parroco Stefano Bianchi.
Giovanni Chiapponi, all’organo, ha assicurato la parte musicale insieme al figlio Giacomo, violoncello, ed alla figlia Giulia al violino.


Il DVD del filmato comprende tre capitoli, oltre a "Il Racconto per il Pellegrino" e "la Bellezza dei Particolari" proiettati anche un filmato inedito:  "Il Racconto Approfondito", di 27 minuti. 

6 commenti:

  1. Organo?? Ma quella é una tastiera elettronica. Tristissimo...

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  2. "Il documentario, della durata di 20 minuti, è stato introdotto dal Dott. Italo Comelli, studioso parmigiano esperto dell’età medievale. Italo Comelli ha cercato di rispondere alla consueta domanda che sempre ci pone mai si risolve “perché un duomo così prestigioso a Borgo San Donnino?”. Era l'Età Comunale, probabilmente un'altra Amministrazione!

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  3. Bravissimi i musicisti, molto apprezzati ed applauditi.
    Toccante il brano finale. Nonostante il saluto del conduttore,
    nessuno si è alzato sino alla fine della composizione.
    Un tocco di bellezza, in una serata dedicata all'arte.
    Anonimo

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  4. Cefalù, che ha quasi la metà degli abitanti di Fidenza, ha un duomo stupendo, pure lui con due torri campanarie laterali., iniziato nel 1131. Anche in questo caso uno si potrebbe chiedere come mai proprio a Cefalù, allora.

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  5. Certamente ve ne sono molti altri. Mi permetto comunque di ricordare che il duomo di Fidenza e' un'incompiuta, basta osservare la facciata. Per capire un' opera come questa bisognerebbe sommessamente farsi introdurre da qualche bravo storico del Medioevo.

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  6. Aggiungo che,comunque, il Duomo di Cefalù è considerato, dal 2015, Patrimonio dell'UNESCO. Per comprendere i pregi del Duomo di Fidenza, mi basto da solo, senza ricorrere a storici del Medioevo.

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