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domenica 2 ottobre 2016

Gli alunni della Zani chiudono la "Festa della Storia 2016"

L'assessore alla cultura Maria Pia Bariggi apre così l'ultimo
incontro della Festa della Storia 2016. A ricreare attorno 
alla "Storia" il clima della "Festa" è bastata la spontaneità
 degli alunni della scuola Zani. 
 
Nella foto accanto a Maria Pia Bariggi intravediamo Mirella Capretti,
relatrice, e la prof Mara Dallospedale, sulla sinistra, che avrà il compito
di coordinare le letture.
Si è conclusa sabato 1° ottobre, al Ridotto del Teatro Magnani, la Festa della Storia 2016, ispirata alla figura di Maria Luigia nel secondo centenario del suo arrivo a Parma.
A ricordare la Duchessa e il suo legame con Borgo San Donnino è stata, in questa occasione, la prof Mirella Capretti che, nella sua conferenza, ha illustrato, con  un preciso e documentato percorso, i rapporti intercorsi tra “Maria Luigia e l’Abate Pietro Zani”.
Fu la Duchessa, infatti, a cui l’Abate si rivolse nel 1816, a finanziare la stampa dell’  ”Enciclopedia Critico-Ragionata delle Belle Arti", pubblicata con dedica umile e riconoscente alla Regnante.  
Donna amante della cultura e dell’arte, conosceva le doti e i meriti dell’Abate grazie al suo ministro Magawly, che le aveva riferito degli studi, delle fatiche e delle sventure del prete, oltre che del suo sogno.
"Constantia et Labor” è il motto che l'ignoto autore ha inserito
in questo ritratto di Pietro Zani conservato nella Sala Giunta
 del nostro municipio.
Nominò inoltre Don Pietro Cappellano residente della Chiesa Magistrale dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio (Steccata) e gli concesse di alloggiare nelle vicinanze  della Tipografia Ducale, per controllare la stampa dell’Opera, “in un’oscura cameretta, l’affitto della quale veniva pagato coi fondi dello stato, per ordine dell’Arciduchessa”.
Tra i presenti il Presidente del Consiglio Comunale Amedeo
Tosi e la prof. Lorenza Pellegrini, Reggente della Scuola Zani.
Li troviamo in questa foto un po' suggestiva.
Dopo un breve ma sistematico racconto, supportato da interessanti immagini, della  travagliata vita dell’Abate,  instancabilmente applicato negli studi e nei contatti con i principali studiosi di cose d’arte italiani ed europei, con i vari Regnanti e Papi del momento, la prof Capretti ha presentato al folto pubblico una ricca raccolta di lettere intercorse tra l’Abate e varie personalità della cultura del tempo, quali il Marchese Malaspina, il Consigliere di Stato Cornacchia, il vice bibliotecario della Biblioteca Palatina, Affò.
La conferenza è stata animata da alcuni ‘lettori’ delle classi 2°B, 2°F, 3°A della Scuola Zani che, accompagnati dalle insegnanti Marzaroli, Corradi e Dallospedale, si sono alternati nell’interpretazione dei brani epistolari scelti dalla prof. Capretti.
Dopo le lettere, una struggente poesia d’amore e d’addio dedicata dall’Abate alla sua “Patria”, Borgo San Donnino.

“Quel Dio che il tutto regge, e che mi vede il core
Sa quanto alla mia Patria abbia portato amore:
E a lui noto è pur anche l’acerbo e fier tormento

Nel doverla lasciare, che all’anima ne sento.
Io già nutrìa  in mente speranza le più certe
Di chiuder le mie luci ove le aveva aperte:

Ma il mio destin vuol forse che il fin dei giorni miei
Veggomi in altro Cielo contrariar desir miei

Io presso insigni Amici, e avanti il partir mio
Voglio a Voi, e alla Patria donar l’ultimo addio.”


Molto apprezzato l’intervento di alcuni ragazzi delle classi 2° e 3°F sezione musicale che, assieme agli insegnanti di strumento Aleotti, Bertolani, Rossi e Torricella, hanno ricreato l’atmosfera di corte, sottolineando l’interesse della Duchessa per la musica, con la quale animava diverse occasioni private e pubbliche. A loro il compito di introdurre, accompagnare e concludere l’evento con violini, chitarre, pianoforte e flauti.
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Letture e musiche























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