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giovedì 10 novembre 2016

Piazza Pontida, dopo il forno il nulla?


Piazza Pontida, dopo il forno il nulla?
Un vuoto urbano caratterizza da circa un ventennio il centro fidentino tra le piazze Verdi e Pontida. Non è uno spazio qualunque, ma ricco di storia e di memorie sepolte.
Piazza Verdi, che lo chiude da un lato, allarga la visione su uno dei più caratteristici angoli di Fidenza. Sul lato ovest troviamo il Teatro “Gerolamo Magnani” con la sobria facciata neo-classica; a nord, la fiancata retrostante del Palazzo comunale; a ovest, i giardini pubblici; infine a sud, la ex sede del Liceo classico. 
Sull’altro lato dell’area troviamo piazza Pontida (già piazzetta S. Martino) che prende il nome da un fatto storico di grande rilievo: nella chiesa di S. Giovanni il 30 luglio 1195 venne riconfermata, nei riguardi dell’imperatore Arrigo VI, l’unità guelfa dei comuni emiliani e lombardi.
Manca oggi un progetto idoneo a far riprendere a questo luogo l’importanza che la geografia urbana gli ha assegnato. 


E’ corretto ricordare che all’inizio del 2000 un progetto c’era: anzi, si era giunti anche alla definizione degli accordi con una ditta di costruzioni, ma il tutto è stato accantonato da cinque anni. 
L’area avrebbe accolto residenze condominiali ed era anche prevista una sala civica. Alla sua realizzazione si opponevano varie considerazioni non ultima quella, probabilmente decisiva, dei costi che l’impresa assegnataria avrebbe dovuto sostenere per salvaguardare le permanenze storico-archeologiche presenti nel sottosuolo. 
Un rebus apparentemente irrisolvibile mette quindi in stallo la nostra città che in tempi recenti si è persa in facili sogni di modernità senza fare i conti sulle proprie reali potenzialità.
Tra le possibilità rimaste percorribili vi è quella della ricucitura degli spazi con interventi di ripristino e di inserimento di strutture non invasive.
E’ di questi giorni la copertura del terreno con una pavimentazione che ne ha permesso un utilizzo durante la festa patronale: un provvedimento tampone che, come tutte le cose provvisorie, rischia di durare nel tempo.
Ambrogio Ponzi
Articolo pubblicato da "il Risveglio" 39/2016

Agosto 2011 - La demolizione dei fabbricati che insistevano sull'area


4 commenti:

  1. Speriamo proprio che non duri nel tempo,la pavimentazione è stata realizzata senza tener conto dell'ambbiente circostante, senza gusto estetico, perfino il colore contrasta con tutto il resto: un pugno in un occhio!

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  2. Nessun vivente, né giovane, né vecchio, né vecchissimo, aveva mai visto Piazza Verdi ed il nostro Municipio, guardando dall'attuale Piazza Pontida. Mi ci hanno portata e sono stata colta da una forte emozione. Sai, Ambrogio, che non mi dispiacerebbe, se, fatte le dovute rifiniture, lo slargo che si è venuto a formare restasse così?

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  3. Meglio il "nulla", cioè una piazza più larga e adatta a manifestazione con più spazi espositivi. Avere più spazio non vuol dire non avere nulla.

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  4. Si coglie soprattutto il vuoto che si è creato a scapito delle due piazze e della loro fisionomia, che scompare. Sembra un'incompiuta in attesa di conoscere il proprio destino. Fidenza ha bisogno di altre piazze? Ce ne sono già per tutti i gusti.

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