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venerdì 20 gennaio 2017

"Lo sguardo oltre ... " la classe 5^A De Amicis di fronte alla Shoah


Abbiamo già dato notizia che la scuola primaria fidentina è risultata prima tra le scuole di pari grado della regione nella selezione preliminare della XV Edizione Concorso nazionale "I giovani ricordano la Shoah". 
Possiamo ora entrare più nei contenuti di questa esperienza che la classe 5^A della De Amicis ha vissuto grazie ai suoi insegnanti Barbara Ponticelli, Letizia Campanini, Erika Loschi e Marilena Guzzo che così ce ne parlano:

LO SGUARDO OLTRE…


In questi ultimi anni la scuola ha sempre ricordato lo sterminio degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella classe 5^A l’argomento è stato trattato e sviluppato, con gradualità a seconda dell’età degli alunni, ogni anno in occasione della Giornata della Memoria, fin dalla prima. 
Gli alunni si sono sempre emozionati e ogni volta hanno avuto un coinvolgimento emotivo che, come insegnanti, quest’anno ci ha spinto a partecipare al concorso nella convinzione che potesse essere un modo concreto per renderli “partecipi” di un così grave avvenimento storico e permettere anche a loro di comprendere nel profondo che tutto ciò che è stato non si deve ripetere mai più. 
Mai più! E da qui è partito tutto: i sentimenti espressi, sopiti, disegnati hanno preso vita e hanno dato impulso all’idea. Un susseguirsi di considerazioni, di suggerimenti, di interpretazioni che avevano “confuso” il cuore di molti e un tentativo spontaneo di recuperare il passato nel presente con lo sguardo oltre ogni confine, hanno convinto gli alunni che era necessario intervenire, in qualche modo, nel loro piccolo, e far conoscere il dramma degli Ebrei affinché non si ripeta. 
I bambini hanno pochi mezzi per farsi sentire ma molto efficaci e loro li hanno utilizzati. C’è stata una partecipazione sentita da parte di tutta la classe per cui il lavoro svolto è stato l’espressione della volontà unanime del gruppo unito, solidale, compatto. 
Dopo una prima fase relativa alla conoscenza del popolo ebraico e alla sua storia che ha visto coinvolte le discipline afferenti all'area storico-letteraria e alla religione cattolica e un approfondimento della cultura con la visita al Museo Ebraico “Fausto Levi” di Soragna (PR), si è proceduto con l’interpretazione che gli alunni hanno dato della parola Shoah attraverso i colori, le parole, i sentimenti. 
Nella terza fase c’è stata l’immedesimazione di ogni alunno nei panni di un bambino ebreo della provincia di cui aveva conosciuto la breve storia e il destino crudele, durante il viaggio nei treni bestiame che lo conduceva nei campi di sterminio. 
Per dare corpo e vita ai pensieri si è realizzato un cartellone che riproduceva il cancello di Auschwitz con incollate le parole della sofferenza, sotto al quale ne è stato posto un altro con le parole della speranza, Pace e Libertà, scritte nella lingua di provenienza degli alunni ad indicare che questi valori devono essere un diritto inviolabile di tutti gli uomini della terra, a qualunque razza essi appartengano. 
La fase conclusiva è stata quella riguardante la riproduzione digitale di quanto realizzato dagli alunni.
Con questo lavoro i 26 alunni di 5^A, classe composta da bambini provenienti da ben 11 nazioni del mondo, con la loro cultura, la loro lingua, le loro usanze, la loro pelle, i loro abiti hanno conosciuto la Shoah e l’hanno condannata; hanno capito che i pregiudizi generano le diversità e se non si accettano tali diversità si creano muri e divisioni ingiustificate impedendo una convivenza civile tra i popoli.
Barbara Ponticelli e Marilena Guzzo

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