martedì 7 marzo 2017

Quel mazzolin di fiori... gialli


Quel mazzolin di fiori...
Non ci vogliono sociopsicologi di talento, per rendersi conto che, da tempo, l'8 Marzo si è ridotto ad una bolla di sapone, nella festa del mercato dei fiori e dei cadeaux più sciocchi ed insulsi, con dediche ripetitive e prive di fantasia; la sera, poi, trattorie, pizzerie e ristoranti traboccano di donne, adattatesi al pensiero di avere guadagnato, se non altro per qualche ora, una misera indipendenza e d emancipazione dal maschio di riferimento personale.
Partecipano alla pseudo-festa pure le femministe anni '70, deluse o rassegnate, o entrambe le cose, a consolarsi con una pizza alla diavola, un fritto misto e un dessert carico di grassi e carboidrati.
Diman tristezza e noia
Recheran l'ore, ed al travaglio usato
Ciascuna in suo pensier farà ritorno.”
Le cariche di governo, dal Comune, alle Province e Regioni, fino al Parlamento, sono sempre e saldamente in mano ai soliti maschi, anche, se non soprattutto, poco intelligenti.
La Chiesa non vuole femmine sugli altari, nemmeno come diacone, sono pur sempre le discendenti della peccatrice Eva,  colei che ha introdotto il peccato originale nel mondo. 
Nei posti di lavoro, le donne sono le prime ad essere licenziate, non parliamo poi di gravidanze, con tutte le conseguenti assenze e i dovuti permessi da concedere.
Donne sono le frequentatrici assidue delle cosiddette e famigerate SPA, alla ricerca dell'eterna giovinezza; sempre loro ad impinguare le casse delle cliniche di chirurgia estetica, per ridurre od ingrandire seno e sedere. Per chi, per loro stesse o per i maschietti di riferimento? 
Dal proclamare, a indici e pollici uniti, che certi apparati ed organi erano solo loro e se li gestivano in esclusiva,  ora ci sono le donne che affittano l'utero, ad un tanto a bebè.
E non fanno che aumentare i casi di donne uccise da morosi, coniugi, compagni, per il solo fatto di essersi stancate di avere accanto, da mane a sera, un idiota, un bamboccione o un depravato. 
Ci sono poi paesi in cui, fin dalla nascita, basta essere di sesso femminile, per venire trattate alla stregua di animali in compravendita, come oggetti dedicati alle faccende domestiche, celate al mondo da abbigliamenti infami, bambole da trastullo, per calmare le voglie dei maschi, maci e maschilisti, in fase di priapismo cronico.
Io stesso, pur amando, rispettando e stimando al massimo mia moglie, andrò ad acquistarle il solito mazzolino di mimose, ma solo perché so che le fa un certo piacere, e che, se non lo facessi, si sentirebbe, anche solo per un attimo ed un grammo, trascurata e dimenticata.
Ma rimango convinto che l'amore, sempre, comunque e dovunque,  non sia riducibile e dimostrabile  con un mazzetto di fiori gialli.
Franco Bifani

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