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sabato 25 marzo 2017

Una lettera dall'Africa

Riceviamo e condividiamo questo scritto di padre Mario Pacifici che, ricordiamo, ha avuto modo di conoscere la nostra città e la nostra Diocesi in più occasioni. 

Balaka (Malawi, Africa) - Marzo 2011 - Padre Mario
Pacifici  con il nostro Vescovo Mons. Carlo Mazza

BALAKA 25 Marzo 2017
Ciao a tutti dal Malawi.
Oggi è il giorno del SÌ di Maria alla sua missione di madre di Gesù e madre nostra. Sia anche l'occasione per confermare il nostro SÌ quotidiano alla vita ed alla nostra missione.

Dopo la festa di San Giuseppe del 17 Marzo, porto nel cuore i miei 40 anni di missione in Malawi, con tanta gratitudine e gioia condivisa, essendo arrivato per la prima volta il 19 Marzo del 1977.
Siamo anche a metà del cammino quaresimale verso la Pasqua di Risurrezione di Gesù e nostra.
Condivisione, conversione, penitenza e preghiera sono le parole che spesso riecheggiano in questo tempo forte dello spirito, ma la parola che le riassume è comunione con tutti e con il creato.
Questa è la Pasqua autentica che ci aspetta e ci impegna nella missione in nome di Gesù Risorto e del suo Vangelo di vita nuova nel mondo intero, ovunque e sempre, per i vicini ed i lontani.
Il "sogno" di Dio sull'uomo si realizza quando non ci sono più rapporti di forza, di dominio, di sfruttamento, ma rapporti di comunione e di solidarietà fraterna; quando la molla che porta all'azione non è solo il proprio tornaconto, ma l'attenzione all'altro.
Forse nella nostra storia umana, non potremo vedere la completa attuazione di questo ideale, ma ci sono segnali incoraggianti e timide tracce del sogno che si realizza e diventa realtà nuova. La vita finisce quando smetti di sognare, la speranza finisce quando smetti di credere e l'amore finisce quando smetti di condividere e prendere cura degli altri vicini e lontani.
Chi si impegna a vivere la comunione nel nome della fratellanza, come la famiglia, le comunità di vita fraterna, crede ancora all'amore senza confini, perché siamo tutti della famiglia umana.
Non giudichiamo la giornata dai frutti raccolti, ma dalle sementi che abbiamo seminato.
Anche noi a Balaka abbiamo raggiunto un bel traguardo, con il riconoscimento della sala operatoria e dei laboratori di analisi e di radiografia del nostro COMFORT COMMUNITY HOSPITAL, frutto dei semi gettati nel campo della sanità, con pazienza e sofferenza, dalla Cooperativa Andiamo, in collaborazione con le autorità locali e con i tanti volontari, che sono ancora con noi o che hanno già varcato il tempo per l'eternità meritata.
Balaka (Malawi, Africa) - Marzo 2011 - Il nostro Vescovo
Mons. Carlo Mazza in un momento della sua visita a Balaka
Una gioia da vivere e gustare per trovare forze nuove e continuare la missione in comunione di intenti e con una chiara visione del cammino di percorrere insieme per il bene di tutti, i piccoli ed i poveri in particolare, come Papa Francesco ci insegna con la sua vita.
Termino con una parola sulla gioia, che vorrei paragonare al sale, quasi alla portata di tutti.
Una insalata bella ed arricchita da tante verdure, non è gustosa e saporita senza sale. Lo stesso è per la nostra vita, che se non è condita dalla gioia semplice e quotidiana rischia di essere senza sapore, monotona e spenta, anche con i mille impegni da programmare e da fare.
La gioia è un dono e la dobbiamo volere, accogliere e condividere, sull'esempio del povero autentico, che riceve e dona sinceramente, come tanta nostra gente povera di Balaka.
Con un saluto caloroso, mando gli auguri più belli per correre insieme, con gioia verso la Pasqua.
Di cuore
p. Mario
p. Mario Pacifici
Balaka MALAWI

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