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sabato 27 maggio 2017

Due passi in centro con Germano Meletti


CHI VUOLE VENIRE CON ME A FARE DUE PASSI PER VISITARE LE PORCATE SOMMINISTRATE AL NOSTRO CENTRO DA INCAPACI GIUNTE CHE SI SONO SUSSEGUITE AL SOGLIO DI PIAZZA GARIBALDI N° 1 NEL CORSO DEI DECENNI DANNEGGIANDO ENORMEMENTE UN CENTRO OGGI ALLE PRESE ANCHE CON UNA CRISI A LIVELLO NAZIONALE? 

E' tradizione di una certa sinistra di lasciare ai posteri megalomanie da loro realizzate per essere ricordati nel futuro. A Fidenza questa tradizione è piuttosto radicata, ma ai posteri resta solo guardare mostri lasciati lì da assurde esigenze propagandistiche, che però generano l'effetto avverso, a meno che si riesca a far credere si soliti "posteri"  in formato "spugne assorbenti" balle colossali o cambiare tutto all'istante come un provetto prestigiatore. 

Alcuni esempi 



- Palazzo Porcellini (tanto per iniziare un nome una garanzia) al posto di una bella e recuperabilisima rocca, solo lesionata dai bombardamenti

- Casello autostradale: il primo progetto prevedeva il casello di Fidenza in località Brolo e Broletto a Castione Marchesi: stessa distanza di quello poi realizzato da Fidenza e Salsomaggiore e molto più vicino ai Luoghi Verdiani. Qualcuno ha "spinto" affinché il casello venisse realizzato dove si trova. Intanto tutto quello che è poi stato là realizzato poteva benissimo trovare posto anche nel primo progetto. Risultato: con il casello attuale i veicoli pesanti (autotreni e autoarticolati e molti autocarri) non passavano dallo storico tunnel del cimitero e dovevano sostare ore ed ore al passaggio a livello praticamente sempre chiuso sulla strada fronte Torretta, penso che ve lo ricordate tutti, sopratutto quelli attempati come il sottoscritto. 
Il problema che ne risultò costò svariati miliardi dell'epoca per fare il sovrappasso, poi divenuto parte della tangenziale Nord. Tanto per restare fedeli alle megalomanie tale sovrappasso ed altri vennero realizzati per portare una eventuale futura strada a quattro corsie, due per ogni senso di marcia. I sostegni delle due corsie mancanti sono ancora ben visibili al fianco di molti sovrappassi, cattedrali nel deserto come molte costruzioni eseguite a Fidenza nel corso degli anni.

- I Nuovi Terragli, ironicamente ribattezzati "Torri Gemelle". Tutti vediamo lo scempio ben visibile davanti ai nostri occhi con l'infelice stravolgimento della zona stazione: sarà meglio adesso, senza un filo d'erba, o sarà stata meglio prima con la fontanella contornata dalla fiorita aiuola e una aiuola spartitraffico altrettanto fiorita, da varie piante oggi trasferite in un assurdo "bosco urbano" (controsenso che ricorda gli stravolgimenti proposti da questa assurda sinistra). 
Il risultato ha generato un'area desertica e desolante resa inutilizzabile anche come parcheggio da inutili prese di posizione del potere fidentino. E cosa dire del tunnel che passa sotto a questa desolante area, realizzato come tutta la strada per dare accesso ai garages delle "Torri Gemelle". 
Questo provoca enormi disagi nella circolazione per l'impossibilità di inversioni ad "U" sia per chi va ad imboccare via Mazzini verso Ovest che per chi imbocca via Carducci ad Est. Per fare inversione devo recarmi fino alla rotonda di via Mazzini in direzione Ovest oppure a quella del vecchio ospedale in direzione Est, a meno che non si riesca a compiere l'operazione in zona Foro Boario. Poi, se io porto qualcuno in stazione o vado a prendere qualcuno che arriva, per quale assurdo motivo devo essere bloccato a una certa distanza dall'entrata-uscita creando difficoltà per lo spostamento dei bagagli? E poi non sarebbe possibile abbattere il colonnotto saliscendi per istituire un senso unico verso via Gramsci? 
Si potrebbe dare una mano ai commercianti per favorire le loro attività oggi tanto bistrattate. Concludo col ricordare di una delle due "Torri Gemelle" occupata solo in piccola parte e l'altra, deserta e largamente incompleta dove campeggia una grossa crepa che, se non si interverrà, arriverà a minarne la stabilità portando all'inevitabile abbattimento.

- Parcheggio Guernika: se devi entrare arrivando dalla parte di via Carducci e dal tunnel storico sotto ai binari della ferrovia, devi fermarti perchè ci sono sicuramente auto ferme al semaforo e se non trovi la persona gentile che ti fa spazio con una retormarcia o spostamento in avanti resti fermo lì fintanto che non viene il verde bloccando anche i ltraffico. Stessa cosa succede quando devi uscire da tale parcheggio e girare a sinistra, oltretutto in modo arrischiatissimo perchè le auto ferme al semaforo ti impediscono qualsiasi visibilità, anche di pochissimi metri. Su tutta questa zona, sia quella qui considerata che quella appena precedente sono sovrastate da un groso pannello elettronico su cui campeggia la scritta "Ecco Fidenza", largamente invitante ad ogni tipo di epiteti contro chi ha voluto questa zona così conciata

- Non spostiamoci di molto e prendiamo in esame Via Gandolfi (la "fuga" dell'Astoria): con tutto il bisogno di parcheggi che normalmente c'è in città, sopratutto per favorire le attività, si è pensato bene di spendere inutilmente una certa cifra per eliminare una ventina di utilissimi posti macchina nelle righe blu, forse è la prima tranche di soldi promessi dalla Coop per la programmata apertura dell'ipermercato nel quartiere Gigliati, favorendo iniziative per dare lustro al commercio in centro. Il primo "lustro" è la soppressione di posti auto, decisamente non male!!!

- Restiamo sempre nei paraggi e percorriamo via Mazzini: la comparsa di parcometri sofisticati e costosissimi (ma perché non ci vogliono dire il costo?) hanno allontanato le auto in sosta, risultando sempre praticamente deserta, almeno negli stalli predisposti. Di questo passo i parcometri di Via Mazzini non saranno pagati neppure tra cento anni.

- Saltiamo Via Mascagni e la vivace polemica in corso per la realizzazione del famigerato sottopasso e passiamo in Via Zani, dove, dopo due rifacimenti temporalmente vicini, della pavimentazione, ecco che bisogna nuovamente intervenire, loro però sono abili nel far credere al popolino di un loro solerte intervento per l'abbellimento della stessa via.

- Un  salto in via IV Novembre solo per dare una sbirciatina allo scheletro del mostro oggi proposto all'asta, per esso si variò il corso della vecchia circonvallazione smantellando i due distributori di carburante posti ai due lati della carreggiata. Inutile e superfluo ogni commento.

- Un altro "mostro" si trova nella zona "ex Pinguino", ancora in attesa che gli vengano assegnate "mansioni" particolari, ad oggi completamente deserto

- Nel percorso della "tappa" precedente (Via IV Novembre-Pinguino) abbiamo potuto osservare che dopo un anno lo SMS Simply Market non è stato sostituito da nessun'altra attività impoverendo così tutto il complesso di quel centro commerciale

- Solo un cenno per l'ospedale in attesa del completamento dei lavori a causa del fallimento UNIECO, cooperativa reggiana strettissima parente e "complice" della nostra sciagurata Di Vittorio. Ad oggi non è dato sapere quando riprenderanno i lavori dopo questa sosta forzata "di partito"

- Una "visita" veloce la meritano anche i quartieri periferici, generati sempre dalla megalomania di certi governanti ed oggi largamente sotto occupati, senza esercizi e senza nessun servizio, molti ancora con cantieri aperti che chissà quando mai verranno chiusi

- Nel frattempo il centro di Fidenza, contrariamente a tutte le strombazzanti dichiarazioni di apertura di attività commerciali, sta morendo. E' sotto gli occhi di tutti, non serve alcun tipo di statistica, basta osservare neppure troppo attentamente.

- Un ultimo cenno lo meritano le fontane: quella inutile e bruttissima davanti al già citato Palazzo Porcellini, al cospicuo costo di realizzazione va aggiunta una spesa annua di poco meno di 60 mila euro per la manutenzione. 
E del "sambotto" della piazzetta interna tra Vicolo Antini e Via Aimi cosa possiamo dire? Penso che parli da solo, così come quella assurda fontanella, immediatamente chiusa in Piazza Grandi, che per il gelo fece cadere alcune persone, che emetteva un getto d'acqua che si disperdeva in strada perché la stessa non aveva alcuna vasca di recupero. Non era meglio conservare quella della stazione? Certamente più bella di tutte e non c'era da spendere nulla perché era già fatta, anzi si è speso per sopprimerla

Per concludere richiamo un assolutamente pertinente con lo specchietto da me tracciato, come riporta il tabellone elettronico in zona stazione, un entusiasmante ECCO FIDENZA!!!!
Germano Meletti

5 commenti:

  1. C è da chiedersi come fanno i fidenyini a otarli ancora ed in special modo come han fatto a votare Massari che è il perfetto campione rappresentativo di questo sistema risultando personalmente implicato in moltissimi di questi progetti- scandalo.
    Non mi firmo per paura di rappresaglie conoscendo lo spirito democratico di questa gente...

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  2. Sì, l'ignoranza dei nostri amministratori locali ha permesso di distruggere quasi tutto il patrimonio artistico della nostra città, sostituendolo con costruzioni brutte e inadeguate. Hanno fatto più danni loro che i bombardamenti della seconda guerra mondiale. (Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini).

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  3. Le persone si giudicano dalle opere, non dalle parole e a Fidenza ci sono tali macroscopici obbrobri, che parlano da soli. Se poi siamo al punto di rischiare una denuncia o una ritorsione per una critica, la cosa è veramente grave.
    In Veneto si dice che "parola non sbuza tabaro "(Le parole non bucano il tabarro!)...

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  4. vogliamo ricordare la scarsa cura delle poche aree verdi......le piante mancanti o non sono sostituite o vengono rimpiazzate con essenze diverse come in via Costa: viale di tigli con aggiunte recenti di aceri.....in via Gramsci tigli e siepe scomparsi e mai più rimpiazzati davanti al nuovo condominio "Parco"......la lista è lunga purtroppo.....

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  5. Mi ero ripromessa di passare per le vie di Fidenza a fotografare i 1.000 negozi e attività chiuse. Non solo mi hanno preceduto ma hanno avuto una visione più ampia.....

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