Pagine

giovedì 1 giugno 2017

Protezione Civile è sentimento



PROTEZIONE CIVILE E’ SENTIMENTO

Nell’ambito della giornata conclusiva degli “Stati generali del volontariato di Protezione Civile” svoltasi a Bologna il 27 maggio 2017 si è tenuta la cerimonia e il ringraziamento pubblico da parte delle istituzioni ai volontari e agli operatori dell’Emilia-Romagna intervenuti nell’emergenza del sisma dell’Italia Centrale.
All’appuntamento erano presenti circa 1.000 Volontari; un tripudio di divise di associazioni e paesi diversi, di colori, di persone.
Ogni volto raccontava una storia diversa ma uguale, ognuno con le sue peculiarità ma con lo stesso fine: lavorare per aiutare. Ci sono stati abbracci, baci, sorrisi, risate, ricordi. Ognuno di noi ha potuto rincontrare tutti gli amici, vecchi e nuovi, con cui si è lavorato fianco a fianco durante quei mesi in quelle povere terre messe in ginocchio da quel mostro senza pietà che è il terremoto.

In quei giorni, settimane, abbiamo convissuto e lavorato come e più di una famiglia. Abbiamo condiviso lo spazio, il cibo, il tempo. Ci siamo scambiati pensieri, preoccupazioni, gli sforzi e i disagi.

Ho passato la giornata a cercare tra quei volti gli amici per riabbracciarli, chiedergli come stavano, fotografarli per ricordarmeli tutti. Mentre si è sull’emergenza non si ha tempo neanche di respirare, le foto che si riescono a fare sono molto poche. Si dice sempre, “Prima di partire facciamo la foto insieme” ma poi anche l’ultimo giorno è frenetico. Bisogna preparare le proprie cose, fare il passaggio di consegne con le nuove squadre che arrivano per il cambio turno, bisogna salutare i nuovi amici trovati in quei luoghi. Ho ritrovato quasi tutti e questa è stata la cosa più bella della giornata. Ora ho con me, per sempre, i loro volti impressi nelle mie foto. Quando sarò più grande le guarderò e sicuramente … piangerò ritornando ancora con la mente a  quei momenti.

Ritrovarsi è anche un modo per ripagarsi dell’immenso sforzo compiuto ricordando il nostro percorso e i risultati. In quei giorni anche noi diventiamo terremotati, facciamo parte di loro, condividiamo gli stessi disagi giornalieri. Una cosa però ci differenzia: noi alla fine del nostro servizio possiamo tornare nelle nostre case e riprendere la nostra vita normale, loro purtroppo devono continuare questo lungo e penoso cammino nella speranza di un futuro migliore. I saluti dell’ultimo giorno ci fanno capire quanto abbiamo dato, fatto ma quanto abbiamo ricevuto da loro: un’amicizia senza remore e una riconoscenza senza tempo. Il regalo più bello. E il solo scriverlo mi fa emozionare ancora, gli occhi…. Sono cose che rimangono.


Durante la giornata erano presenti tra gli altri: Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, Assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Paola Gazzolo, i rappresentanti della Protezione Civile Nazionale e della Regione Marche, il commissario straordinario alla Ricostruzione in Centro Italia Vasco Errani, il Dirigente Resp. Servizio Volontari Roberto Giarola, il Direttore Agenzia regionale Maurizio Mainetti, Il Presidente delComitato Regionale di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile E-R Volmer Bonini, il presidente regionale dell’Anci Emilia-Romagna Daniele Manca, i sindaci di Montegallo Sergio Fabiani, di Caldarola Luca Giuseppetti e San Severino Marche Rosa Piermattei, di San Marino Carlo Colizza.


Hanno esposto i risultati, i giudizi e i progetti futuri. Abbiamo avuto modo di conoscerli, di sentire le loro idee, le loro impressioni guardandoli negli occhi. Per il terremoto dell’Italia centrale molto si è fatto ma molto c’è ancora da fare. Un quinto di Italia è stato cancellato e ritornare alla normalità non sarà ne facile ne breve. Noi Volontari quando siamo stati chiamati abbiamo fatto del nostro meglio, senza remore ma il nostro compito finisce con la chiusura dell’emergenza. Rimangono i contatti personali con le persone sfollate e quelli non s’interrompono mai.


E’ stato presentato alla platea il video della Protezione Civile “Insieme tutto è possibile”, la testimonianza dei Volontari intervenuti con la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna a dare aiuto alle popolazioni terremotate dell’Italia centrale e l’immenso lavoro svolto. La colonna sonora “Terremosse” è dei I Rio, un complesso del Reggiano, hanno scritto il brano ispirandosi alla grande forza e caparbietà degli emiliani in occasione del sisma del 2012 e dedicandolo all’omonima rete d’imprese che, nonostante tutto, sono riuscite a continuare a produrre e a rimanere sul mercato. Si è voluto creare un cordone che legasse tutti i sismi perché non ci sono confini, quando c’è bisogno si parte, per qualsiasi luogo. Il filmato di 9 minuti si trova in Internet e verrà portato nelle scuole, nelle lezioni dei corsi della Protezione Civile, nei seminari, come già anticipato anche da Giarola. Questo sta già accadendo con il video sul Sisma Emilia 2012 dal titolo “Una festa per dire grazie” che consiglio di andare a vedere, anche solo per la canzone “Io non ho paura” della bravissima Fiorella Mannoia che fa venire i brividi. Nel filmato appare anche la nostra nonna Maria di Uscerno, il simbolo per antonomasia di quel sisma per tutti i volontari che hanno operato in quei luoghi e che l’hanno potuta conoscere. Lunedì ho convertito in foto le immagini in cui appare e le ho inviate a suo nipote.




Ammetto la mia apprensione nell’attesa della presentazione del filmato perché ero stata chiamata a rappresentare il volto di tutti i nostri volontari del Coordinamento di Parma che hanno operato durante il sisma.
Dopo la proiezione del video (dove vi lascio immaginare che ho pianto) una delle mie frasi “Protezione Civile è sentimento” è stata ripetutamente utilizzata dagli oratori, anche da Errani. Sono umana e mi sono sentita lusingata, io, piccola volontaria di Fidenza.

L’agitazione e l’emozione mi hanno accompagnato durante tutta la giornata, anche la notte, non ho dormito per tutte le belle sensazioni che ho provato, mio marito mi ha detto che ero su un altro pianeta! Purtroppo mi emoziono e non potrei fare questo lavoro se non fosse così.

Una giornata indimenticabile, che a oggi (a distanza di una settimana) per me, non è ancora finita. Tante sono state le emozioni che “non mi sono ancora spenta”!



Errani ha detto: “Bisogna ringraziare anche i volontari che non sono potuti partire”. Non perché non hanno voluto dare il loro contributo ma perché siamo tantissimi e i ruoli da ricoprire sono definiti ed è impossibile che tutti si possa partecipare. Ogni volta un esercito infinito è pronto per aiutare chi ne ha bisogno. Un grande grazie sempre a questo bellissimo mondo!
Roberta Taccagni



8 commenti:

  1. Meno male che arrivano anche queste note a confermarci che il cuore riesce ancora a battere per l'emozione di cose belle!

    RispondiElimina
  2. Grazie, sempre, sempre, sempre Ambrogio!
    Non avrò mai modo di ripagarti!
    Grazie Signora Marisa.

    RispondiElimina
  3. E meno male che esiste Errani! Voce fuori dal coro senza nulla togliere al volontariato.

    RispondiElimina
  4. Grazie sempre, sempre, sempre Ambrogio!
    E grazie alla Signora Marisa

    RispondiElimina
  5. Grazie alle ragazze e ragazzi di giallo vestiti!! Senza i volontari l'Italia finisce
    Bravo me. Errani, persona concreta ed efficiente. Ce ne fossero....

    RispondiElimina
  6. Signora Bettina lei sfonda una porta aperta, io sono "innamorata" di Vasco Errani!

    RispondiElimina
  7. La mia era ironia. Errani non mi va in nessuna salsa e non mi vanno alcuni membri della sua famiglia per motivi seri e provati. Un plauso alla Protezione Civile. Bettina

    RispondiElimina
  8. "Volontario a casa" e orgoglioso marito di volontaria attivissima (a volte fin troppo...), plaudo, come sempre, a Voi (e un po' anche a noi delle famiglie) per ciò che fate. L'essenza più pura dell' Italia migliore. GRAZIE!

    RispondiElimina