giovedì 28 settembre 2017

“Ciclista 84”. Una scultura donata da Rino Sgavetta.

A sx la presidente del Circolo Anna Maria
Liviotti, a dx la maestra Laura Sambruna.

“Ciclista 84”.

Domenica scorsa 10 settembre, in occasione della festa di chiusura estiva al Circolo Sportivo Cabriolo - tra l’altro con una seguita celebrazione della Santa Messa di Don Renato Santi - è stata scoperta la scultura “Ciclista 84”, donata da Rino Sgavetta.

L’opera, di grandi dimensioni, in ferro su lastra di base, rappresenta un ciclista in corsa e sarà collocata all’ingresso del parco, visibile dalla strada di Tabiano.
L’avvolgersi dei tondini di metallo come fossero linee tracciate velocemente con un pennarello su una superficie liscia, traducono l’emozione e l’effetto della velocità, fissando in un equilibrio straordinario il movimento e la stasi, dove sembra di sentire il fruscìo delle ruote, e dove l’atleta, appiattito per fendere l’aria, diventa un tutt’uno con la bicicletta… come solo Sgavetta sa fare.
I ciclisti, infatti, rappresentano uno dei temi più sentiti e amati dall’Autore.
Di un brillante colore arancione, tonalità che compare spesso anche nelle sue tele, immortala la gioiosità e la frenesia della corsa nell’attimo fuggente. 
Da anni nel suo giardino, se ne è privato per riconoscenza alla “socia” del Circolo maestra Laura Sambruna, che lo ha omaggiato nell’aprile scorso con la Mostra “Muro e Muri”, in cui la scelta di un tema specifico ha permesso di capire, per qualcuno forse per la prima volta, quanto profonda, piena di significati e di riflessioni, oltre che di varianti tecniche, di ricerca spasmodica, di sperimentazione, può essere l’opera di Sgavetta. 
Laura si è prodigata pure per far conoscere e valorizzarne la produzione artistica attraverso un sito a lui dedicato (https://rinosgavetta.blogspot.it), che aggiorna spesso, con generosità di foto e commenti.
Per l’occasione sono stati esposti al Circolo una quindicina di quadri di ciclisti realizzati con tecniche diverse, dall’acquerello, all’olio, al collage, che, visti insieme, stupiscono e sorprendono lo spettatore che non conosce la grande mole di lavoro di quest’uomo che, vicino al traguardo dei 90 anni, continua a operare e dipingere con grande carica emotiva ed un contagioso entusiasmo. A conferma che l’arte, cibo per l’anima, allunga la vita.


Fidenza 15-09-2017                                                                      Mirella Capretti



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